martedì 31 ottobre 2017
LA S. MESSA - Insegnamenti - 44
La Santa Messa è la chiave
che apre due porte:
quella del Purgatorio per uscirne,
quella del Paradiso per entrarvi per sempre.
(San Girolamo)
S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 31
"Natività di Gesù" di Giuliano Presutti, 1513-21 |
"Alla Scuola di Nazareth"
Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
tratti dagli scritti del can. don Paolo Bonaccia,
Direttore dei Missionari
della Sacra Famiglia di Spoleto (1838-1894)
1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
“La presenza di Gesù santificava Maria e quella di Gesù e di Maria santificava Giuseppe. La grazia che, come da una sorgente, scaturiva da Gesù, si diffondeva nella Vergine con la massima pienezza possibile ad una creatura, e con una copiosa abbondanza nello Sposo e Padre verginale Giuseppe… La stessa Trinità divina si compiaceva nel vedere tre Cuori in un sol Cuore, tre anime in un’anima sola, tre volontà in un’unica volontà”.
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“La Vergine vince in santità ogni altra creatura, poiché tutte le creature Ella sorpassò in umiltà. La Vergine si abbassò più d’ogni altra creatura e il Creatore, più che in ogni altra, in lei si compiacque”.
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Ti saluto, o santissima Betlemme, che avesti l'onore di ospitare per la prima volta nella tua grotta la Sacra Famiglia... Ti benedico perché tu udisti i primi vagiti del divino Infante, vedesti i suoi primi sorrisi, contemplasti le prime lacrime che dovevano santificare la lacrime, i sorrisi e i vagiti dell'infanzia cristiana... Che la gioia per la nascita dei figli cristiani sia la stessa che sgorgò da te, o santa Betlemme, e che rallegrò il Cielo e la Terra nella Natività del Signore! Quell'amore che legò con nodo mirabile Gesù, Maria e Giuseppe unisca le famiglie cristiane e da te scaturisca l'inizio di quella perfezione alla quale esse devono tendere”.
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Non vi è casa senza croce e membro della famiglia che non abbia la sua. Misera sarebbe quella dimora da cui la croce fosse bandita. Nella Casa di Nazareth essa torreggia più alta che altrove, poiché le tre grandi anime di Gesù, Maria e Giuseppe divennero tali patendo”.
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Il mondo di Giuseppe era la sola Casa di Nazareth… Egli è il santo più eccelso, ma al tempo stesso più nascosto. L’alba della sua vita, il corso, il tramonto, sono sempre coperti dalla nube dell’oscurità. Giuseppe è ignorato da tutti, è noto solo al suo Dio e alla divina Madre, e questo gli basta per essere l’uomo più felice. Egli non conobbe altro che Maria e Gesù, ed ora in Cielo è il più vicino ad entrambi”.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Ad ulteriore approfondimento, in questo blog: un brano della lettera che suor Lucia scrisse a Paolo VI in occasione del viaggio del Santo Padre a Fatima per il 50° anniversario delle apparizioni (13 maggio 1967).
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html
“La presenza di Gesù santificava Maria e quella di Gesù e di Maria santificava Giuseppe. La grazia che, come da una sorgente, scaturiva da Gesù, si diffondeva nella Vergine con la massima pienezza possibile ad una creatura, e con una copiosa abbondanza nello Sposo e Padre verginale Giuseppe… La stessa Trinità divina si compiaceva nel vedere tre Cuori in un sol Cuore, tre anime in un’anima sola, tre volontà in un’unica volontà”.
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“La Vergine vince in santità ogni altra creatura, poiché tutte le creature Ella sorpassò in umiltà. La Vergine si abbassò più d’ogni altra creatura e il Creatore, più che in ogni altra, in lei si compiacque”.
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Ti saluto, o santissima Betlemme, che avesti l'onore di ospitare per la prima volta nella tua grotta la Sacra Famiglia... Ti benedico perché tu udisti i primi vagiti del divino Infante, vedesti i suoi primi sorrisi, contemplasti le prime lacrime che dovevano santificare la lacrime, i sorrisi e i vagiti dell'infanzia cristiana... Che la gioia per la nascita dei figli cristiani sia la stessa che sgorgò da te, o santa Betlemme, e che rallegrò il Cielo e la Terra nella Natività del Signore! Quell'amore che legò con nodo mirabile Gesù, Maria e Giuseppe unisca le famiglie cristiane e da te scaturisca l'inizio di quella perfezione alla quale esse devono tendere”.
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Non vi è casa senza croce e membro della famiglia che non abbia la sua. Misera sarebbe quella dimora da cui la croce fosse bandita. Nella Casa di Nazareth essa torreggia più alta che altrove, poiché le tre grandi anime di Gesù, Maria e Giuseppe divennero tali patendo”.
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Il mondo di Giuseppe era la sola Casa di Nazareth… Egli è il santo più eccelso, ma al tempo stesso più nascosto. L’alba della sua vita, il corso, il tramonto, sono sempre coperti dalla nube dell’oscurità. Giuseppe è ignorato da tutti, è noto solo al suo Dio e alla divina Madre, e questo gli basta per essere l’uomo più felice. Egli non conobbe altro che Maria e Gesù, ed ora in Cielo è il più vicino ad entrambi”.
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html
lunedì 30 ottobre 2017
LA S. MESSA - Insegnamenti - 43
Per ogni Messa devotamente celebrata
molte anime escono dal Purgatorio
per volarsene in Cielo.
(San Girolamo)
S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 30
"Adorazione dei pastori" di Bartolomé Esteban Murillo, 1668 |
"Alla Scuola di Nazareth"
Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
tratti dagli scritti del can. don Paolo Bonaccia,
Direttore dei Missionari
della Sacra Famiglia di Spoleto (1838-1894)
1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
“Dio non dona mai grandi grazie senza contrassegnarle con il sigillo di grandi patimenti. La Croce s’innalzò per Maria dopo l’annuncio celeste, quando ella scorse e abbracciò la sorte crudele riservata al Figlio e alla Madre… A Giuseppe accadde come a Maria: mentre fu innalzato a grandi onori, fu anche destinato a grandi dolori. Egli, però, saggio e prudente, non proferì alcun giudizio, si abbandonò nelle mani divine”.
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“La S. Vergine chiese a Giuseppe il consenso di partire. Quale atmosfera di Paradiso doveva circondare Maria, la creatura più bella, la più santa delle madri!”.
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Maria e Giuseppe dedicarono a Gesù ogni cura... Avrebbero voluto allontanare dal divino Fanciullo ogni affanno per gravarsene al suo posto, e al suo dolore si affliggevano, al suo pianto piangevano”.
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Il santo vecchio Simeone, illuminato da Dio, aggiunse per la Madre parole terribili: E una spada acuta trafiggerà la tua anima! Il sinistro bagliore di questa spada contristò il cuore di Maria durante tutta la sua vita e la trafisse sotto la croce. Da quel giorno il Golgota fu sempre davanti ai suoi occhi… Né lo stesso Giuseppe era indifferente alla sorte della sua Sposa. Anch’egli avvicinò le labbra a quel calice, partecipando alle ansie e alle strette al cuore della Vergine”.
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Gesù amò Maria e Giuseppe con amore di predilezione fin dall’eternità e si compiacque in quelle due grandi anime al di sopra d’ogni altra sua creatura, versando nei due Cuori che vissero più a lungo accanto al suo le ricchezze del suo Amore infinito”.
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html
domenica 29 ottobre 2017
LA S. MESSA - Insegnamenti - 42
LA S. MESSA E LE ANIME DEL PURGATORIO
Da tante rivelazioni sappiamo
che quando si celebra la Messa per un'anima,
essa non soffre
o per lo meno è grandemente refrigerata,
proprio per la presenza di Gesù sull'Altare.
Celebrandosi la Messa per lei,
e applicandola Dio all'anima penante,
quando non c'è un ostacolo di giustizia che lo impedisca,
l'anima ritorna quasi come pellegrina di amore
sulla Terra dove si celebra,
si unisce alla Chiesa militante,
partecipa al suo ineffabile tesoro Eucaristico,
e si trova con immenso amore
vicina a Gesù,
adoratrice amorosissima,
attraverso il velo dell'Ostia santa,
di Gesù, suo amore e sua vita.
Nessuna creatura della Terra
è adoratrice Eucaristica
come un'anima purgante
che partecipa ad una Messa
celebrata per lei.
(Servo di Dio don Dolindo Ruotolo,
"Chi morrà, vedrà... Il Purgatorio e il Paradiso")
S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 29
"Natività di Cristo" di Lorenzo Lotto, 1523 |
"Alla Scuola di Nazareth"
Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
tratti dagli scritti del can. don Paolo Bonaccia,
Direttore dei Missionari
della Sacra Famiglia di Spoleto (1838-1894)
1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
“L’autore della verginità, Gesù Cristo, prese forma umana nel grembo verginale di Maria. Egli si scelse per Madre una Vergine e, parimenti, volle per Padre un Vergine… Fortunato Giuseppe, che meritò di piantare il suo giglio nell’orto di Nazareth, vicino al giglio di Gesù e a quello di Maria! Fortunatissima Nazareth, divenuta la dimora della verginità e della purezza!”.
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“O santa Vergine, quanto sei felice! Lo stesso Dio che gli Angeli e i fedeli adorano nei tabernacoli delle chiese, è adorato nel tuo grembo, quale primo tabernacolo vivente!”.
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Venne la fortunata notte del Santo Natale… Quale gioia ineffabile per Maria e Giuseppe accogliere fra le loro braccia il Redentore di tutti i secoli! Essi lo sollevarono al Cielo e lo presentarono all’Eterno Padre quale vittima per la salvezza del mondo. Voi soli, Angeli del Cielo, potete raccontarci l’amore e la tenerezza racchiusi nei due Santissimi Cuori!”.
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Gesù esultò grandemente nel percorrere la via di sacrifici sempre maggiori e, poiché più d’ogni altro amava i suoi genitori Maria e Giuseppe, così più da vicino li fece partecipi della sua sofferenza e, quali due primi e principali rami, li innestò al tronco della sua Croce”.
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Per Gesù, dopo il Cielo, Nazareth era il luogo più amato al mondo… Felice chi potrà respirare l’aria salvifica della Casa Nazarena, chi saprà fare propria tale fragranza di Paradiso; fortunato chi sarà chiamato ad abbeverarsi a quell’acqua pura, a refrigerarsi a quell’ombra, a ripararsi in quella modesta dimora, a sfamarsi a quella mensa, a partecipare a quei colloqui, a vivere in quel luogo appartato, a riposare in quel silenzio. Lo stesso immaginarlo ci delizia: cosa sarà il possederlo?”.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Ad ulteriore approfondimento, in questo blog: un brano della lettera che suor Lucia scrisse a Paolo VI in occasione del viaggio del Santo Padre a Fatima per il 50° anniversario delle apparizioni (13 maggio 1967).
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html
“L’autore della verginità, Gesù Cristo, prese forma umana nel grembo verginale di Maria. Egli si scelse per Madre una Vergine e, parimenti, volle per Padre un Vergine… Fortunato Giuseppe, che meritò di piantare il suo giglio nell’orto di Nazareth, vicino al giglio di Gesù e a quello di Maria! Fortunatissima Nazareth, divenuta la dimora della verginità e della purezza!”.
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“O santa Vergine, quanto sei felice! Lo stesso Dio che gli Angeli e i fedeli adorano nei tabernacoli delle chiese, è adorato nel tuo grembo, quale primo tabernacolo vivente!”.
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Venne la fortunata notte del Santo Natale… Quale gioia ineffabile per Maria e Giuseppe accogliere fra le loro braccia il Redentore di tutti i secoli! Essi lo sollevarono al Cielo e lo presentarono all’Eterno Padre quale vittima per la salvezza del mondo. Voi soli, Angeli del Cielo, potete raccontarci l’amore e la tenerezza racchiusi nei due Santissimi Cuori!”.
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Gesù esultò grandemente nel percorrere la via di sacrifici sempre maggiori e, poiché più d’ogni altro amava i suoi genitori Maria e Giuseppe, così più da vicino li fece partecipi della sua sofferenza e, quali due primi e principali rami, li innestò al tronco della sua Croce”.
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Per Gesù, dopo il Cielo, Nazareth era il luogo più amato al mondo… Felice chi potrà respirare l’aria salvifica della Casa Nazarena, chi saprà fare propria tale fragranza di Paradiso; fortunato chi sarà chiamato ad abbeverarsi a quell’acqua pura, a refrigerarsi a quell’ombra, a ripararsi in quella modesta dimora, a sfamarsi a quella mensa, a partecipare a quei colloqui, a vivere in quel luogo appartato, a riposare in quel silenzio. Lo stesso immaginarlo ci delizia: cosa sarà il possederlo?”.
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html
sabato 28 ottobre 2017
LA S. MESSA - Insegnamenti - 41
I suffragi coi quali possiamo aiutare
le anime del Purgatorio
sono le preghiere, le elemosine, i digiuni,
le indulgenze e qualunque penitenza.
La Santa Comunione
è, dopo la S. Messa,
il maggiore dei suffragi.
(Beato Giacomo Alberione)
Consigliamo vivamente di far celebrare delle S. Messe in suffragio dei defunti. E' un'opera di grande carità che le anime del Purgatorio ricambiano con suppliche in nostro favore.
Precisiamo che l'offerta della Santa Comunione è possibile SOLO se si è in stato di grazia, cioè SENZA peccato mortale. In caso contrario, infatti, essa diviene un orribile sacrilegio.
https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/search/label/Sacrilegi%20eucaristici
Ricordiamo a tale proposito gli insegnamenti finora pubblicati in questo blog:
Ulteriori insegnamenti sulle pene del Purgatorio, in questo album:
Numerose preghiere di suffragio in questo:
S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 28
"Visitazione" di Domenico Ghirlandaio, 1491 |
"Alla Scuola di Nazareth"
Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
tratti dagli scritti di Maria Valtorta
1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
“Maria è la Vergine. E’ l’Unica. E’ la Perfetta. E’ l’abisso della purezza, della grazia... Giuseppe era santo. Santo in tutte le cose, anche nelle più umili. Santo per la sua castità d’angelo. Santo per la sua onestà d’uomo. Santo per la sua pazienza, per la sua operosità, per la sua serenità, per la sua modestia, per tutto”.
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“Maria, con due lacrime che scendono come perle dagli occhi che ridono, col volto levato al cielo e le braccia levate, esclama: - L’anima mia magnifica il suo Signore!”.
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Un piccolo Bambino, con le manine grosse quanto un boccio di rosa; che vagisce con una vocina tremula, proprio di agnellino appena nato, aprendo la boccuccia che sembra una fragolina di bosco; che muove una testolina che la Mamma sostiene, mentre guarda il suo Bambino e lo adora piangendo e ridendo insieme e si curva a baciarlo dove sotto è il cuoricino che batte, batte per noi... là dove un giorno sarà la Ferita. Gliela medica in anticipo, quella ferita, la sua Mamma, col suo bacio immacolato... Giuseppe stende le braccia e prende il batuffolino di carne che strilla di freddo e se lo stringe al cuore, dicendo con un grande scoppio di pianto: Oh! Signore! Dio mio!”.
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Maria e Giuseppe sorridono, e anche i presenti, che lodano la bellezza del Piccino. Il sorriso di Maria si spegne in un più vivo pallore quando Simeone le annuncia il dolore. Questa parola le trafigge lo spirito. Si avvicina di più a Giuseppe, Maria, per confortarsi, e si stringe con passione il suo Bambino”.
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Maria è Sposa e Madre di Dio, eppure serve il coniuge, ed è tutta amore per lui… Giuseppe è il capo di casa, giudicato da Dio tanto degno da ricevere da Dio in custodia il Verbo incarnato e la Sposa dell’Eterno Spirito. Eppure è sollecito ad alleviare a Maria fatiche e lavori… In quella casa non vi sono nervosismi, bronci, visi scuri… Si amano santamente, ecco tutto”.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Ad ulteriore approfondimento, in questo blog: un brano della lettera che suor Lucia scrisse a Paolo VI in occasione del viaggio del Santo Padre a Fatima per il 50° anniversario delle apparizioni (13 maggio 1967).
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html
“Maria è la Vergine. E’ l’Unica. E’ la Perfetta. E’ l’abisso della purezza, della grazia... Giuseppe era santo. Santo in tutte le cose, anche nelle più umili. Santo per la sua castità d’angelo. Santo per la sua onestà d’uomo. Santo per la sua pazienza, per la sua operosità, per la sua serenità, per la sua modestia, per tutto”.
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“Maria, con due lacrime che scendono come perle dagli occhi che ridono, col volto levato al cielo e le braccia levate, esclama: - L’anima mia magnifica il suo Signore!”.
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Un piccolo Bambino, con le manine grosse quanto un boccio di rosa; che vagisce con una vocina tremula, proprio di agnellino appena nato, aprendo la boccuccia che sembra una fragolina di bosco; che muove una testolina che la Mamma sostiene, mentre guarda il suo Bambino e lo adora piangendo e ridendo insieme e si curva a baciarlo dove sotto è il cuoricino che batte, batte per noi... là dove un giorno sarà la Ferita. Gliela medica in anticipo, quella ferita, la sua Mamma, col suo bacio immacolato... Giuseppe stende le braccia e prende il batuffolino di carne che strilla di freddo e se lo stringe al cuore, dicendo con un grande scoppio di pianto: Oh! Signore! Dio mio!”.
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Maria e Giuseppe sorridono, e anche i presenti, che lodano la bellezza del Piccino. Il sorriso di Maria si spegne in un più vivo pallore quando Simeone le annuncia il dolore. Questa parola le trafigge lo spirito. Si avvicina di più a Giuseppe, Maria, per confortarsi, e si stringe con passione il suo Bambino”.
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Maria è Sposa e Madre di Dio, eppure serve il coniuge, ed è tutta amore per lui… Giuseppe è il capo di casa, giudicato da Dio tanto degno da ricevere da Dio in custodia il Verbo incarnato e la Sposa dell’Eterno Spirito. Eppure è sollecito ad alleviare a Maria fatiche e lavori… In quella casa non vi sono nervosismi, bronci, visi scuri… Si amano santamente, ecco tutto”.
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html
venerdì 27 ottobre 2017
LA S. MESSA - Insegnamenti - 40
Suffragio dei suffragi
è la Santa Messa,
rinnovazione reale,
benché incruenta,
del sacrificio della Croce
che salvò tutto il mondo.
(Servo di Dio don Dolindo Ruotolo)
Consigliamo vivamente di far celebrare delle S. Messe in suffragio dei defunti. E' un'opera di grande carità che le anime del Purgatorio ricambiano con suppliche in nostro favore.
Precisiamo che l'offerta della Santa Comunione è possibile SOLO se si è in stato di grazia, cioè SENZA peccato mortale. In caso contrario, infatti, essa diviene un orribile sacrilegio.
Ulteriori insegnamenti
sulle pene del Purgatorio, in questo album:
Numerose preghiere di suffragio in questo:
S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 27
"La Visitazione " di Willem Van Herp il vecchio, 1659 |
"Alla Scuola di Nazareth"
Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
tratti dagli scritti di Maria Valtorta
1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
“La nuova Eva è lì, davanti a Giuseppe, Arca viva di Dio, che egli riceve in tutela e che a Dio deve rendere pura come l’ha ricevuta… Giuseppe fu grande per il sacrificio, la pazienza, la costanza e la fede. Quale fede più grande di questa, che credette senza aver visto i miracoli del Messia?”.
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“Elisabetta alza un volto talmente radioso che pare ringiovanito, guarda Maria, sorridendo con venerazione, e poi si inchina in un profondo saluto, dicendo: - Benedetta tu fra tutte le donne! Benedetto il Frutto del tuo seno!… Quanta pace nella casa di Elisabetta! Le stanze splendono di luce!”.
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“La luce cresce sempre più. E’ insostenibile all’occhio… Maria ninna il suo Bambino, stringendoselo al cuore e tenendo la sua guancia sulla testolina per dargli calore… Il Salvatore sarà il Principe della pace… I due Sposi si guardano con un pianto beato”.
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Maria beve, come anima assetata, le parole di Anna, la quale ha pietà del suo soffrire e le promette che l’Eterno le addolcirà di una forza soprannaturale l’ora del dolore: - Non è mai mancato l’aiuto del Signore alle grandi donne d’Israele, e tu sei ben più di Giuditta e di Giaele. Il nostro Dio ti darà cuore di oro purissimo per resistere al mare di dolore, per cui sarai la più grande Donna della creazione, la Madre”.
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Maria amava intensamente il suo Giuseppe. Giuseppe le era stato padre, sposo, fratello, amico, protettore… Giuseppe, dall’unione con Gesù, ebbe affanni, fatiche, persecuzioni, fame ma, poiché tendeva a Gesù solo, tutto questo si cambiò in spirituale pace, in sovrannaturale letizia… Pace e letizia!... Quanto avrebbero da imparare le famiglie da questa perfezione di Sposi, che si amarono come nessun altro si amò!”.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Ad ulteriore approfondimento, in questo blog: un brano della lettera che suor Lucia scrisse a Paolo VI in occasione del viaggio del Santo Padre a Fatima per il 50° anniversario delle apparizioni (13 maggio 1967).
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html
“La nuova Eva è lì, davanti a Giuseppe, Arca viva di Dio, che egli riceve in tutela e che a Dio deve rendere pura come l’ha ricevuta… Giuseppe fu grande per il sacrificio, la pazienza, la costanza e la fede. Quale fede più grande di questa, che credette senza aver visto i miracoli del Messia?”.
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“Elisabetta alza un volto talmente radioso che pare ringiovanito, guarda Maria, sorridendo con venerazione, e poi si inchina in un profondo saluto, dicendo: - Benedetta tu fra tutte le donne! Benedetto il Frutto del tuo seno!… Quanta pace nella casa di Elisabetta! Le stanze splendono di luce!”.
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“La luce cresce sempre più. E’ insostenibile all’occhio… Maria ninna il suo Bambino, stringendoselo al cuore e tenendo la sua guancia sulla testolina per dargli calore… Il Salvatore sarà il Principe della pace… I due Sposi si guardano con un pianto beato”.
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Maria beve, come anima assetata, le parole di Anna, la quale ha pietà del suo soffrire e le promette che l’Eterno le addolcirà di una forza soprannaturale l’ora del dolore: - Non è mai mancato l’aiuto del Signore alle grandi donne d’Israele, e tu sei ben più di Giuditta e di Giaele. Il nostro Dio ti darà cuore di oro purissimo per resistere al mare di dolore, per cui sarai la più grande Donna della creazione, la Madre”.
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Maria amava intensamente il suo Giuseppe. Giuseppe le era stato padre, sposo, fratello, amico, protettore… Giuseppe, dall’unione con Gesù, ebbe affanni, fatiche, persecuzioni, fame ma, poiché tendeva a Gesù solo, tutto questo si cambiò in spirituale pace, in sovrannaturale letizia… Pace e letizia!... Quanto avrebbero da imparare le famiglie da questa perfezione di Sposi, che si amarono come nessun altro si amò!”.
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html
giovedì 26 ottobre 2017
PREGHIERA DEL SACERDOTE - 1
Vi adoro, mio Dio,
Vi ringrazio di avermi creato,
fatto cristiano,
chiamato allo stato religioso e sacerdotale!
(San Leonardo Murialdo, Scritti, II, p. 89)
S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 26
"La Visitazione" di Jerónimo Ezquerra (1660-1737) |
"Alla Scuola di Nazareth"
Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
tratti dall'opera "Mistica città di Dio"
della Ven. Madre Maria di Gesù d'Agreda
1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
“Questa Donna celeste entrò in possesso della maternità divina con tali privilegi che nemmeno i più dotti e sapienti troveranno termini adatti per spiegarla… Il Signore pose su Giuseppe uno sguardo colmo di bontà e dolcezza, mai usato verso altra creatura; lo accettò come Padre verginale e, per corrispondere a questa missione, gli diede pienezza di scienza e doni celesti”.
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“L’Unigenito del Padre riposava dolcemente nel talamo verginale di sua Madre, gioendo dell’amore con cui ella lo adorava, lo benediceva, lo contemplava”.
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“La Madre avvolse il Figlio in fasce e lo depose nella mangiatoia, adagiandolo così nel primo letto che Dio fatto uomo ebbe sulla Terra”.
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Giunto il mattino in cui nelle braccia dell’Alba purissima doveva uscire il Sole del Cielo alla vista del mondo, la divina Signora avvolse il Bambino Gesù nei suoi panni e con lui e col santo Sposo Giuseppe si dispose ad avviarsi al Tempio… Nel medesimo tempo in cui Simeone pronunciava le parole profetiche circa la Passione e Morte del Signore, il Bambino accettò la profezia del Sacerdote come sentenza dell’eterno Padre”.
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Fu tanta la felicità del santo Patriarca che, se negli altri figli di Adamo divenne castigo l’essere condannati al lavoro delle proprie mani ed al sudore della fronte, in San Giuseppe fu benedizione e consolazione senza pari l’essere stato eletto perché col suo lavoro nutrisse lo stesso Dio e sua Madre… La Regina degli Angeli, in cambio della premura e della fatica di San Giuseppe, si prendeva cura di lui, gli era obbediente in tutto, lo serviva, gli donava sollievo e a lui stava umilmente sottomessa”.
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
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mercoledì 25 ottobre 2017
IL SACERDOZIO CATTOLICO - INSEGNAMENTI - 41
Ricordati che il Sacerdote all'altare
è sempre
Gesù Cristo in croce.
(Santa Bernardetta Soubirous
ad un Sacerdote novello)
S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 25
"Il sogno di san Giuseppe" di Antonio Palomino, 1697 |
"Alla Scuola di Nazareth"
Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
tratti dall'opera "Mistica città di Dio"
della Ven. Madre Maria di Gesù d'Agreda
1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
“Giunse finalmente il fortunato giorno in cui l’Altissimo volle manifestarsi agli uomini e dare inizio alla Redenzione del genere umano, assumendone la natura nel grembo di Maria Santissima… Fu incomparabile la sorte e la felicità di Giuseppe, non solo perché nella sua Casa teneva l’Arca viva e vera della Nuova Alleanza, poiché tutto gli fu consegnato, ma ancor più perché custodì tutto ciò degnamente come servo fedele e prudente”.
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“Questo viaggio fu il primo pellegrinaggio che il Verbo incarnato fece nel mondo, mentre Maria lo adorava, lo contemplava e gli si mostrava ricono-scente per sé e per tutto il genere umano”.
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Il palazzo che il Re teneva pronto per alloggiare nel mondo il suo eterno Figlio era la più povera ed umile grotta, dove essi si ripararono, rifiutati dalla pietà degli uomini”.
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Nel momento in cui Simeone pronunziava le parole profetiche circa la Passione e Morte del Signore, il Bambino accettò la profezia del Sacerdote. Da allora restò ferito il Cuore di Maria dalla spada che la minacciava per l’avvenire. Anche Giuseppe comprese molte delle sofferenze di Gesù”.
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“San Giuseppe non era padre naturale del Bambino, ma verginale; l’amore che, però, gli portava eccedeva senza misura quello con cui i padri naturali hanno amato i loro figli… La Regina degli Angeli, per qualunque beneficio, con ammirabile sapienza rendeva grazie al Signore, riempiva tutti di dolci benedizioni e si poneva ai piedi di tutti… Il bellissimo Bambino ubbidiva all’uno e all’altra come un Figlio umilissimo ai suoi genitori”.
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
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martedì 24 ottobre 2017
L'ADORAZIONE EUCARISTICA - 19
Il SS. Sacramento
e le pratiche relative di adorazione
devono essere ben intese
ed occupare il posto precipuo ed essenziale
nella mente e nel cuore d’ognuno.
(San Luigi Guanella)
S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 24
"Il sogno di san Giuseppe" di Francisco Rizi, 1665 |
"Alla Scuola di Nazareth"
Insegnamenti del Servo di Dio don Dolindo Ruotolo
sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
“Maria credette al grande mistero che le si annunziò e credette all’effusione dello Spirito Santo in Lei... San Giuseppe capì perfettamente che era scelto a Custode del Figlio divino di Maria e della illibata verginità di Lei, ed Egli obbedì al Signore con piena sottomissione”.
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“Elisabetta vide Maria nello splendore della sua sovrumana bellezza… Era bellissima come non lo fu mai nessuna creatura, e rapiva perché spirava santità e pace... Era come un fiore aperto alla vita… Sembrava un Angelo del Paradiso, più di un Angelo, fulgente nei raggi della Divinità, che in Lei riposava”.
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Quale momento dovette essere quello per Maria, allorché i suoi occhi si incontrarono in quelli di Gesù! Essa sentì in quel Bambino tutta la maestà del suo Dio; si umiliò profondamente, lo adorò e l’anima sua fu angosciata nel vederlo tanto umiliato e così privo di tutto. Anche san Giuseppe, nella grande contentezza del suo cuore, dovette sentire tutta l’amarezza della sua posizione. Era stato eletto ad essere il Custode di Gesù, eppure non poteva difenderlo dal freddo, non poteva procurargli una culla dove potervelo adagiare! Per un cuore delicato come il suo, doveva essere un dolore immenso!”.
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Gesù veniva offerto come vittima di espiazione per i peccati di tutto il mondo…Veniva così destinato all’umanità intera come il Sacerdote eterno ed universale”.
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Giuseppe lavora, e Gesù lo aiuta nell’umile mestiere, e non disdegna il lavoro di fabbro. Egli bagna di sudore le membra, prima di bagnarle di sangue, ed offre al Padre anche la pena del suo lavoro per nostra espiazione… L’intimità della piccola Casa di Nazareth… O vita mirabile, o mirabile esempio delle famiglie cristiane! Beati quelli che mutano la casa in un tempio, e vi passano la vita nella pace, lodando il Signore in compagnia Vostra, o Gesù, o Maria, o Giuseppe!”.
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
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lunedì 23 ottobre 2017
IL SACERDOZIO CATTOLICO - INSEGNAMENTI - 40
I Religiosi
non perdano tempo
in discorsi inutili
e meno che necessari
per non averne danno nello spirito.
(San Luigi Guanella)
S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 23
"Annunciazione" di Orazio Gentileschi, 1623 |
"Alla Scuola di Nazareth"
Insegnamenti del beato Pietro Bonilli
sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
“Appena Maria pronunciò il fiat, s’incarnò Gesù nel suo seno… Dio attese il suo consenso e con questo volle che noi riconoscessimo anche da Maria il gran dono che ci faceva della Redenzione”.
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“Diceva san Bernardo che il parlar di Maria era per lui dolcezza al labbro, soavità al cuore, gli ridestava i sentimenti di fede, di speranza, di carità. E, invero, non può risuonare nel nostro labbro nome più augusto che Maria... Amore e confidenza senza limiti, dunque, a questa Signora Immacolata!”.
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Maria e Giuseppe facevano tutto per Gesù”.
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Quella di Nazareth – composta da Gesù uomo-Dio, da Maria SS. e dal Patriarca San Giuseppe, Sposo della Madre di Dio e Custode del Figlio di Dio – fu al tempo stesso la più santa, la più tribolata e la più rassegnata di tutte le famiglie, e per questo in Cielo è la più gloriosa e la più potente”.
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Chi nomina Nazareth, nomina il domicilio della santità”.
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
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domenica 22 ottobre 2017
LA PRESENZA REALE - 53
Nutrendoci dell’Eucaristia,
riceviamo in essa
il Corpo e il Sangue di Cristo,
sotto le apparenze
del pane e del vino.
(Giovanni Paolo II, 29 settembre 1979)
S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 22
"Annunciazione" di Lodovico Mazzanti, fine XVII secolo |
"Alla Scuola di Nazareth"
Insegnamenti del beato Pietro Bonilli
sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
“O gran Madre di Dio, mi rallegro con Voi che siate stata tanto cara a Dio, che v’ha ammessa a compagna della sua grande opera!… O Giuseppe, Santissimo Padre mio, quel che ammiro in Voi è la santa purezza: in quale grado dovrà essere stata in Voi una tale virtù, giacché foste eletto per Padre di Gesù, per Sposo di Maria?”.
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“La vita non è bella se non è spesa nella Carità. Tutto passa, tutto è fugace quaggiù. Passa il tempo e passano le cose, una cosa sola rimane: la Carità”.
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Arrivati a Betlemme, qual dolore fu di Maria e Giuseppe nel non poter trovare alloggio! Lontano dalla patria, senza conoscenza, in estremo bisogno… Fin dal primo istante, il nostro Re ci dà la più grande lezione: qui vi è umiltà, povertà, mortificazione”.
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Voglio seguirvi, o Gesù mio, nella miseria, nell’umiliazione, nella croce, sacrificandovi tutto quello che l’amor proprio vuole”.
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“La nostra stella di luce e di carità è la Santa Famiglia… Il più efficace rimedio al decadere della vita cristiana e ai tanti mali che affliggono oggi la nostra società è presentare al popolo gli insuperabili modelli della Santa Famiglia di Nazareth”.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Ad ulteriore approfondimento, in questo blog: un brano della lettera che suor Lucia scrisse a Paolo VI in occasione del viaggio del Santo Padre a Fatima per il 50° anniversario delle apparizioni (13 maggio 1967).
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html
“O gran Madre di Dio, mi rallegro con Voi che siate stata tanto cara a Dio, che v’ha ammessa a compagna della sua grande opera!… O Giuseppe, Santissimo Padre mio, quel che ammiro in Voi è la santa purezza: in quale grado dovrà essere stata in Voi una tale virtù, giacché foste eletto per Padre di Gesù, per Sposo di Maria?”.
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“La vita non è bella se non è spesa nella Carità. Tutto passa, tutto è fugace quaggiù. Passa il tempo e passano le cose, una cosa sola rimane: la Carità”.
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Arrivati a Betlemme, qual dolore fu di Maria e Giuseppe nel non poter trovare alloggio! Lontano dalla patria, senza conoscenza, in estremo bisogno… Fin dal primo istante, il nostro Re ci dà la più grande lezione: qui vi è umiltà, povertà, mortificazione”.
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Voglio seguirvi, o Gesù mio, nella miseria, nell’umiliazione, nella croce, sacrificandovi tutto quello che l’amor proprio vuole”.
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“La nostra stella di luce e di carità è la Santa Famiglia… Il più efficace rimedio al decadere della vita cristiana e ai tanti mali che affliggono oggi la nostra società è presentare al popolo gli insuperabili modelli della Santa Famiglia di Nazareth”.
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
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sabato 21 ottobre 2017
LA PRESENZA REALE - 52
Cappella del SS. Sacramento della Cattedrale di Saint Louis (U.S.A.), 27.01.1999 |
Ogni atto di riverenza,
ogni genuflessione
che fate davanti al Santissimo Sacramento
è importante
perché è un atto di fede in Cristo,
un atto di amore per Cristo.
(Giovanni Paolo II, 29 settembre 1979)