lunedì 31 ottobre 2016
INVOCAZIONI - 2
Sia lodato e ringraziato
ogni momento
il santissimo e divinissimo Sacramento.
Preghiamo,
rinnovando la nostra fede
nella Presenza REALE
di Nostro Signore Gesù Cristo
nella SS. Eucaristia
con il suo Corpo, Sangue, Anima e Divinità.
NON è infatti possibile
considerare la SS. Eucaristia
un mero simbolo,
come fanno i Luterani.
La SS. Eucaristia È Gesù Cristo.
Una Presenza REALE,
confermata dall’insegnamento della Chiesa cattolica,
che SI FONDA sulle parole CHIARISSIME
di Cristo stesso:
“Questo E’ il mio Corpo…
Questo E’ il mio Sangue”.
Parole INEQUIVOCABILI,
confermate anche dai numerosi miracoli eucaristici
lungo i secoli
e perfino dal demonio in numerosi esorcismi.
E’ questa la differenza ABISSALE
che ci separa dai Luterani,
sulla quale NON si può scendere a compromessi.
CHIUNQUE affermerà il contrario MENTIRÀ.
domenica 30 ottobre 2016
MEDITAZIONI EUCARISTICHE - 4
IL DIO DELL'EUCARISTIA
Meditazione eucaristica
tratta dal Discorso del Sommo Pontefice Pio XII
ai partecipanti al Congresso Nazionale Italiano
dei Sacerdoti Adoratori del Santissimo Sacramento
(28 aprile 1939)
Il Salvatore divino è con noi,
non già come ombra fugace
della fama e del nome
che resta sulle tombe e sui monumenti
dei grandi uomini che passano,
ma quale Dio PRESENTE
nella sua divinità e umanità,
Dio nascosto nell’ombra dei pani mutati...
No, non è un fantasma
il Dio dei tabernacoli che ADORIAMO.
É quel medesimo che allora disse
ai pavidi discepoli:
"Abbiate fiducia;
sono io, non temete".
É quel medesimo che dice:
"Eccomi con voi tutti i giorni
fino alla consumazione dei tempi".
É quel medesimo che cammina
sulle onde dei secoli,
signore dei venti e delle procelle umane.
Egli cammina sull’onde tempestose
al fianco e innanzi alla SUA Chiesa;
risponde ai suoi ministri
che lo chiamano con la voce sacra,
a loro da lui largita;
e ai suoi altari invita e aduna
da venti secoli le nazioni e le genti,
il popolo e i regnanti,
i martiri e le vergini,
i pontefici e i sacerdoti,
PROSTRATI nell’adorarlo presente,
nell’amarlo nascosto,
nell’invocarlo compagno
nella gioia e nel dolore,
nella vita e nella morte.
Il Dio dell’altare sta in mezzo a noi,
invisibile, ma testimone FEDELE,
primogenito tra i morti,
principe dei re della terra,
il quale ci ha amati
e ci ha lavati dei nostri peccati
col proprio sangue
e ci ha fatti regno e sacerdoti
a Dio suo Padre;
il primo e l’ultimo,
il vivente che fu morto
ed è VIVENTE pei secoli dei secoli.
Ma è insieme in mezzo a noi,
il Dio dell’arcano.
Cadiamo AI SUOI PIEDI...
È il mistero della fede,
centro dell’incruento divino sacrificio,
geloso segreto della Sposa di Cristo,
cui nei primi secoli della sua immutabile giovinezza
amò celare sotto il velo dell’arcano
anche i teneri suoi figli:
arcano fatto mistero di un mistero,
nascosto da secoli eterni in Dio
e che nasconde un Dio.
Davanti a questo mistero
SI CHINARONO nella polvere
gli Apostoli e i martiri;
nelle basiliche i pontefici;
nei deserti e nei cenobi
i monaci e gli anacoreti;
nei chiostri le vergini;
nei campi della lotta le schiere;
nelle cattedre i dottori;
nelle vie i popoli.
DUPLICE è la sua presenza.
Ha una presenza DIVINA,
con la quale sostiene
l’universo da lui creato,
segue i passi degli uomini
per le vie del bene e del male
ed è loro testimone e giudice
inclinatore al bene
e punitore del male.
Ha un’altra presenza
UMANA e INSIEME DIVINA,
per la quale innalza i suoi padiglioni
nelle catacombe,
fra le dense case dei popoli,
per le campagne,
per le selve,
nelle valli,
sui monti,
per i deserti,
per le nevi,
in mezzo ai ghiacci perpetui,
dovunque un sacerdote
con la ONNIPOTENTE parola DI LUI
levi in alto un pane e un calice,
adorando ciò che ha fatto
in memoria di Lui.
Là Egli sta col suo ministro,
con lui cammina,
SI FA NOSTRO CIBO,
viatico dei moribondi e degli infelici,
fratello, sposo, padre, medico,
conforto e vita delle anime,
pane degli angeli,
arra di gaudio immortale.
Ecce ego vobiscum sum;
Ecco, io sono con voi.
Finché sui campi del nostro globo
spunterà una spiga di grano
e penderà un grappolo d’uva,
e un sacerdote salirà
pensoso del sacrificio l’altare,
l’Ospite divino sarà CON NOI;
e il credente curverà nella fede
la mente e il ginocchio
innanzi a un’Ostia consacrata,
come all’ultima cena gli apostoli
nel pane e nel vino consacrato
che il Salvatore dava loro dicendo:
«Questo è il mio corpo;
Questo è il mio sangue»;
adorarono Cristo,
il Maestro divino con quella pura e alta fede
che crede ai portenti della sua parola...
Da quell’ora del Cenacolo
cominciarono i secoli
del DIO DELL'EUCARISTIA;
il giro del sole ne illuminò i passi
con le sue aurore e i suoi tramonti;
le scavate viscere della terra
lo accolsero salmodiando;
negli eremi, nei cenobii, nelle basiliche,
sotto gli aerei pinnacoli
S'INCHINARONO A LUI
pastori e popoli, principi ed eserciti.
Nelle sue conquiste si avanzava
coi suoi araldi e sacerdoti
oltre i mari e gli oceani,
e dall’Oriente all’Occidente,
da un polo all’altro
il Redentore ormai pianta ogni dì
i suoi tabernacoli,
perseverando contro L'INGRATITUDINE DEGLI UOMINI
in trovare le sue delizie a stare con essi,
solo bramoso di effondere
a loro salvezza
i tesori delle sue grazie
e della sua magnificenza.
sabato 29 ottobre 2016
PREGHIERE - 17
"Mio Signore e mio Dio!".
NON è possibile
considerare la SS. Eucaristia
un mero simbolo,
come fanno i Luterani.
La SS. Eucaristia È Gesù Cristo.
Una Presenza REALE,
confermata dall’insegnamento della Chiesa cattolica,
che SI FONDA sulle parole CHIARISSIME
di Cristo stesso:
“Questo E’ il mio Corpo…
Questo E’ il mio Sangue”.
Parole INEQUIVOCABILI,
confermate anche dai numerosi miracoli eucaristici
lungo i secoli
e perfino dal demonio in numerosi esorcismi.
E’ questa la differenza ABISSALE
che ci separa dai Luterani,
sulla quale NON si può scendere a compromessi.
CHIUNQUE affermerà il contrario MENTIRÀ.
venerdì 28 ottobre 2016
LA PRESENZA REALE - 15
DEFINIZIONE DOGMATICA
DELLA PRESENZA REALE
DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
NELLA SS. EUCARISTIA
Se qualcuno negasse
che del Santissimo Sacramento dell'Eucarestia
è contenuto VERAMENTE,
REALMENTE e SOSTANZIALMENTE
il Corpo e Sangue
assieme all'anima e alla Divinità
di Nostro Signore Gesù Cristo
e dunque IL CRISTO TOTALE,
ma dicesse che esso
è solo come segno, figura o virtù,
sia Anatema.
(Concilio di Trento S. XIII canone 1)
Si quis negaverit,
in sanctissime Eucharistiae sacramento conteneri
vere, realiter, et substantialiter
Corpus et Samguinem
una cum Anima er Divinitate
Domini nostri Jesu Christi,
ac proinde totum Christum;
sed dixerit tantummodo
esse in eo ut in signo, vel figura, aut virtute:
Anathema Sit.
giovedì 27 ottobre 2016
LA PRESENZA REALE - 14
Tu, Gesù,
sei il Pane disceso dal Cielo,
il cibo che ci sostiene
nel cammino della vita.
(San Giovanni Bosco)
mercoledì 26 ottobre 2016
LA PRESENZA REALE - 13
Il demonio fa una guerra incessante
al nostro amore verso Gesù
nel Santissimo Sacramento.
Ben sapendo che Gesù è là IN PERSONA
per attirare ed avere
come nelle sue mani le anime,
si adopera per cancellare in noi il pensiero,
la buona impressione dell'Eucaristia.
E' questo per Lui un punto DECISIVO.
Eppure Iddio è tutto amore.
E questo dolcissimo Salvatore
grida a noi dall'Ostia sacrosanta:
“Amatemi come io vi ho amato;
rimanete nel mio amore!
Sono venuto a portare sulla Terra
il fuoco dell'amore,
e il mio più ardente desiderio
è che questo infiammi i vostri cuori”.
(Dall'opera "La Presenza reale"
di san Pier Giuliano Eymard)
martedì 25 ottobre 2016
PREGHIERE - 16
LA PREGHIERA DELL'ANIMA AFFRANTA
A GESÙ EUCARISTICO
(Testo del Servo di Dio don Dolindo Ruotolo)
Salvami, o Dio,
perché le acque della tribolazione
sono penetrate sino all'anima mia.
Sono immerso nel fango della mia miseria
e mi sento senz'appoggio.
I miei occhi si sono consunti dal pianto,
mentre ti aspetto, o mio Dio.
Tu conosci, o Dio, la mia stoltezza,
e i miei peccati non ti sono nascosti.
Perdonami, risanami, rinfrancami,
non rimanga confusa l'anima mia che ti cerca,
il mio cuore che ti brama.
Vieni Tu in mio aiuto,
non rimanga confusa l'anima mia,
non ceda ora alle lusinghe del mondo!
A Te rivolgo le mie preghiere,
o Signore,
innanzi ai tuoi Altari Eucaristici;
qui è il mio vero aiuto,
questo tempo che passo con Te
è per me il tempo
della grazia e della misericordia.
Traimi dal fango del mondo
perché io non vi affondi,
liberami dalle insidie di satana
che mi odia,
non permettere che io sia sommerso
dai flutti delle mie passioni
e che m'inghiottisca l'abisso!
Esaudiscimi, o Signore,
perché la tua pietà è benigna,
guardami nella tua grande misericordia,
non nascondermi la tua faccia,
affrettati ad esaudirmi
poiché sono nell'angustia!
Vieni all'anima mia e liberala,
salvami perché i miei nemici
si sono moltiplicati intorno a me
e minacciano di morte l'anima mia.
Ho il cuore spezzato,
sono affranto,
ho atteso invano
qualcuno che mi consolasse
e non l'ho trovato,
perché il mondo non sa darmi
che il fiele e l'aceto, l'amarezza e l'asprezza.
Il demonio mi tenta,
mi attrae con i benefizi temporali,
col miraggio delle ricche mense,
con l'illusione della luce falsa,
con l'ideale della forza.
Si offuschi la sua falsa luce,
vacilli la sua effimera potenza!
Io sono misero e dolente, o Signore,
il tuo soccorso salutare mi sollevi.
Amen.
domenica 23 ottobre 2016
LA S. MESSA - Insegnamenti - 15
Nella Messa Iddio si immola,
e quando Dio si immola
anche i re
si inginocchiano sul pavimento.
(San Luigi IX, re di Francia)
IL SANTO TABERNACOLO - 9
È davvero impazzita l’umanità
che affolla i ritrovi dove si perde la vita,
e lascia deserto il tabernacolo
dove la si trova e la si gode!
Se si acquista familiarità con Gesù,
e si orienta a Lui tutta l’anima,
senza riserve,
oh quanto è dolce conversare con Lui
cuore a Cuore,
nel placido silenzio che avvolge il tabernacolo!
Tu ci hai privilegiati, o Gesù,
in una maniera mirabile;
Tu sei con noi vivo e vero,
Tu supplisci la nostra vita interiore,
Tu sei nel tabernacolo rifulgente d’amore,
e noi ti dimentichiamo ...
Aprici gli occhi,
non permettere più che siamo ingrati,
castigaci se occorre,
ma tienici fedeli all'amor tuo per sempre!
Amen.
(Servo di Dio don Dolindo Ruotolo)
sabato 22 ottobre 2016
LA PRESENZA REALE - 12
Gesù Cristo è veramente,
realmente e sostanzialmente presente
nel Santissimo Sacramento dell'altare,
sotto le apparenze del pane e del vino.
Con la sua onnipotenza
Gesù Cristo ha convertita
la sostanza del pane nel suo Corpo,
la sostanza del vino nel suo Sangue,
e che al Corpo ed al Sangue
s'accompagnano l'Anima sua e la Divinità.
La divina Transustanziazione
sempre si effettua, nella Chiesa,
per opera dei Sacerdoti,
investiti da Gesù Cristo del suo potere
con quelle parole pronunziate sugli Apostoli:
- Fate questo in memoria di me.
Dalla Cena, la Chiesa non cessa lungo i secoli
di proclamare questa sua fede.
(San Pier Giuliano Eymard,
"La Presenza reale")
venerdì 21 ottobre 2016
L'ADORAZIONE EUCARISTICA - 11
Che cosa Gesù
poteva fare di più per noi?
Davvero nell'Eucaristia
Egli ci mostra un amore
che va fino all'estremo,
un amore che non conosce misura.
(Giovanni Paolo II)
giovedì 20 ottobre 2016
LA S. MESSA - Insegnamenti - 14
Se non ci fosse la Santa Messa,
a quest’ora il mondo
sarebbe già sprofondato
per non poter più reggere
all’alto peso di tante iniquità.
La Messa è quel poderoso sostegno
che lo tiene in piedi.
(San Leonardo da Porto Maurizio)
mercoledì 19 ottobre 2016
IL SACERDOZIO CATTOLICO - INSEGNAMENTI - 12
Il mondo intero ha fame di Dio.
Siete voi, Sacerdoti,
che dovete spegnere questa fame.
La potrete saziare
con la tenerezza e l'amore di Cristo.
Date al mondo questo Gesù
che infiamma i vostri cuori!
Che ogni essere umano sia Gesù per voi
e che voi, a vostra volta, siate la sua presenza!
Siate santi e insegnate a tutti a esserlo!
Insegnateci la preghiera
che purifica i nostri cuori
e che ci aiuta a progredire nella fede!
Ricordateci l'importanza della meditazione,
fonte di amore e di servizio!
Voi, che avete consacrato
le vostre vite e i vostri cuori,
dovete essere poveri, casti e santi
per poter dire
« Questo è il mio Corpo » nella Consacrazione
e per poter dare continuamente a noi
questo Pane di Vita che ci sostenta
e che ci invita a essere santi.
(Madre Teresa di Calcutta)
martedì 18 ottobre 2016
SAN GIUSEPPE, CUSTODE DELLA SS. EUCARISTIA - 1
Questo corpo santissimo di Gesù Cristo
che ci nutriva per la vita eterna,
fu nutrito dalle fatiche di Giuseppe.
(San Leonardo Murialdo)
lunedì 17 ottobre 2016
domenica 16 ottobre 2016
LA PRESENZA REALE - 11
Dal Decreto sul SS. Sacramento dell’Eucaristia
- XIII sessione del Concilio di Trento, 11 ottobre 1551 -
Nel divino Sacramento della Santa Eucarestia,
dopo la Consacrazione del pane e del vino,
è contenuto VERAMENTE,
REALMENTE E SOSTANZIALMENTE,
sotto L’APPARENZA di quelle cose sensibili,
IL NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO,
VERO DIO E VERO UOMO.
Questo, infatti, tutti i nostri Padri
che vissero nella vera Chiesa di Cristo
hanno professato chiarissimamente:
che il nostro Redentore ha istituito
questo meraviglioso Sacramento nell’ultima cena,
quando, dopo la benedizione del pane e del vino,
AFFERMÒ CON PAROLE
ESPLICITE E CHIARE
DI DARE AD ESSI
IL PROPRIO CORPO E IL PROPRIO SANGUE.
Queste parole, riportate dai santi Evangelisti
(Mt 26, 26-28; Mc 14, 22-24; Lc 22, 19-20.),
e ripetute poi da San Paolo (I Cor 11, 24-25),
hanno per sé quel significato proprio e chiarissimo.
E’ pertanto sommamente indegno
che esse vengano distorte a immagini fittizie,
con le quali è negata LA VERITÀ DELLA CARNE
E DEL SANGUE DI CRISTO,
contro il senso generale della Chiesa,
la quale come colonna e sostegno della verità (I Tm 3, 15),
ha detestato come SATANICHE
queste costruzioni fantastiche.
Fu SEMPRE persuasione, nella Chiesa di Dio
– e lo dichiara ora DI NUOVO questo santo Concilio –
che CON LA CONSACRAZIONE DEL PANE E DEL VINO
SI OPERA LA TRASFORMAZIONE
DI TUTTA LA SOSTANZA DEL PANE
NELLA SOSTANZA DEL CORPO DI CRISTO,
NOSTRO SIGNORE,
E DI TUTTA LA SOSTANZA DEL VINO
NELLA SOSTANZA DEL SUO SANGUE.
Questa trasformazione è chiamata
dalla santa Chiesa Cattolica Transustanziazione.
Non vi è, dunque, alcun dubbio
che tutti i fedeli cristiani,
secondo l’uso sempre ritenuto nella Chiesa Cattolica,
debbano rendere a questo santissimo Sacramento,
nella loro venerazione,
IL CULTO DI LATRÌA,
DOVUTO AL VERO DIO.
sabato 15 ottobre 2016
I SACRILEGI EUCARISTICI - Insegnamenti - 13
IL SACRILEGIO DELLA COMUNIONE
IN PECCATO MORTALE
Chi non mangia la Sua carne
e non beve il Suo sangue,
non può entrare nel regno di Dio.
Lo deve però mangiare e bere
DEGNAMENTE,
poiché chi lo riceve INDEGNAMENTE,
mangia e beve la sua condanna.
(San Francesco d'Assisi)
venerdì 14 ottobre 2016
PREGHIERA PER LE VOCAZIONI RELIGIOSE - 1
PREGHIERA ALLA SANTA FAMIGLIA
PER IL DONO DI VOCAZIONI RELIGIOSE
O Santa Famiglia di Nazareth,
comunità d’amore di Gesù, Maria e Giuseppe,
modello e ideale
di ogni famiglia cristiana,
a Te affidiamo le nostre famiglie.
Apri il cuore di ogni focolare domestico
alla fede,
all’accoglienza della Parola di Dio,
alla testimonianza cristiana,
perché diventi sorgente
di nuove e sante vocazioni.
Disponi le menti dei genitori
affinché con carità sollecita,
cura sapiente e pietà amorevole,
siano per i figli guide sicure
verso i beni spirituali ed eterni.
Suscita nell’animo dei giovani
una coscienza retta ed una volontà libera
perché crescendo in “sapienza, età e grazia”
accolgano generosamente il dono
della vocazione divina.
Santa Famiglia di Nazareth,
fa' che noi tutti
contemplando ed imitando
la preghiera assidua,
l’obbedienza generosa,
la povertà dignitosa
e la purezza verginale vissuta in Te,
ci disponiamo a compiere la volontà di Dio
e ad accompagnare con previdente delicatezza
quanti tra noi sono chiamati
a seguire più da vicino
il Signore Gesù
che per noi “ha dato se stesso”.
Amen.
(Papa Giovanni Paolo II)
mercoledì 12 ottobre 2016
PREGHIERE - 15
Gesù, ti adoro
in ogni luogo
dove abiti Sacramentato,
ti faccio compagnia
per coloro che ti disprezzano,
ti amo per coloro
che non ti amano,
ti do sollievo
per coloro che ti offendono.
Gesù, vieni nel mio cuore!
(Preghiera insegnata da Gesù
alla beata Alexandrina M. da Costa)
martedì 11 ottobre 2016
lunedì 10 ottobre 2016
INSEGNAMENTI MARIANI - 2
Non c'è migliore preparazione
alla S. Comunione
che offrirla tutta all'Immacolata.
Ella preparerà il nostro cuore
nel migliore dei modi
e potremo esser certi
di procurare in tal modo a Gesù
la gioia più grande,
di manifestarGli il più grande amore.
(San Massimiliano M. Kolbe)
domenica 9 ottobre 2016
LA S. MESSA - Insegnamenti - 13
Sul Calvario,
nell’ora più augusta dell’universo,
il Sacrificio CRUENTO,
in cui il Figlio di Dio incarnato operò,
immolandosi, la Redenzione del mondo!
Nell’Eucaristia
IL MEDESIMO sacrificio,
rinnovato in modo INCRUENTO,
ogni giorno
duecento, trecento mila volte
in altrettanti luoghi della Terra.
(Pio XII, 24 luglio 1955)
sabato 8 ottobre 2016
MEDITAZIONI EUCARISTICHE - 3
LA SANTA MESSA,
SACRIFICIO INCRUENTO DI GESÙ CRISTO
Meditazione eucaristica
tratta dalla Lettera Enciclica
“Mediator Dei” - “Sulla Sacra Liturgia”
del Sommo Pontefice Pio XII
L’augusto Sacrificio dell’altare
NON è una pura e semplice
commemorazione della Passione
e Morte di Gesù Cristo,
ma è UN VERO E PROPRIO SACRIFICIO,
nel quale, IMMOLANDOSI INCRUENTEMENTE,
il Sommo Sacerdote fa
ciò che fece una volta sulla Croce,
offrendo al Padre tutto se stesso,
vittima graditissima.
UNA E IDENTICA È LA VITTIMA.
E’ DIVERSO SOLTANTO
IL MODO DI FARE L’OFFERTA.
Identico è il sacerdote, Gesù Cristo,
la cui sacra persona
è rappresentata dal suo ministro.
Identica è la vittima, cioè il Divin Redentore,
secondo la sua umana natura
e nella realtà del suo Corpo e del suo Sangue.
Differente, però, è il modo col quale Cristo è offerto.
Sulla Croce, difatti, l’immolazione della vittima
fu compiuta per mezzo di una morte cruenta,
liberamente subita;
sull’altare, invece, a causa dello stato glorioso
della sua umana natura,
la morte non ha più dominio su di Lui
e quindi non è possibile l’effusione del sangue;
ma per mezzo della transustanziazione
del pane in Corpo e del vino in Sangue di Cristo,
come si ha realmente presente il suo Corpo,
così si ha il suo Sangue.
... Il Dio che adoriamo
conceda benigno a noi tutti di partecipare
in questo esilio terreno, con un solo cuore,
alla sacra Liturgia,
che sia come una preparazione ed un auspicio
di quella celeste Liturgia,
con la quale, come confidiamo,
in compagnia con la eccelsa Madre nostra,
canteremo:
"A Colui che siede sul trono e all’agnello:
benedizione, e onore e gloria e impero
nei secoli dei secoli!".
venerdì 7 ottobre 2016
LA S. MESSA - Insegnamenti - 12
Non vi è un apostolato più bello
di una Messa celebrata
bene e santamente.
(Servo di Dio don Dolindo Ruotolo)
giovedì 6 ottobre 2016
mercoledì 5 ottobre 2016
VISITA AL SS. SACRAMENTO (Sant'Alfonso Maria de' Liguori)
Signor mio Gesù Cristo,
che per l'amore
che portate agli uomini,
Ve ne state notte e giorno
in questo Sacramento
tutto pieno di pietà e di amore,
aspettando, chiamando ed accogliendo
tutti coloro che vengono a visitarVi,
io Vi credo presente nel Sacramento dell'Altare.
Vi adoro nell'abisso del mio niente,
e Vi ringrazio
di quante grazie mi avete fatte;
specialmente di avermi donato
Voi stesso in questo Sacramento,
e di avermi data per Avvocata
la Vostra santissima Madre Maria
e di avermi chiamato a visitarVi
in questa chiesa.
Io saluto oggi il Vostro amantissimo Cuore
ed intendo salutarlo per tre fini:
primo, in ringraziamento
di questo gran dono;
secondo, per compensarVi
di tutte le ingiurie
che avete ricevuto
da tutti i Vostri nemici
in questo Sacramento:
terzo, intendo con questa visita
adorarVi in tutti i luoghi della Terra,
dove Voi sacramentato Ve ne state
meno riverito e più abbandonato.
Gesù mio,
io Vi amo con tutto il cuore.
Mi pento di aver per il passato
tante volte disgustata
la Vostra Bontà infinita.
Propongo con la Vostra grazia
di non offenderVi più per l'avvenire:
ed al presente, miserabile qual sono,
io mi consacro tutto a Voi:
Vi dono e rinunzio
tutta la mia volontà,
gli affetti, i desideri e tutte le cose mie.
Da oggi in avanti
fate di me e delle mie cose
tutto quello che Vi piace.
Solo Vi chiedo e voglio
il Vostro santo amore,
la perseveranza finale
e l'adempimento perfetto della Vostra volontà.
Vi raccomando le anime del Purgatorio,
specialmente le più devote
del Santissimo Sacramento e di Maria Santissima.
Vi raccomando ancora
tutti i poveri peccatori.
Unisco infine, Salvator mio caro,
tutti gli affetti miei
con gli affetti del Vostro amorosissimo Cuore
e così uniti li offro
al Vostro Eterno Padre,
e lo prego in nome Vostro,
che per Vostro amore
li accetti e li esaudisca.
Così sia.
martedì 4 ottobre 2016
lunedì 3 ottobre 2016
IL SACERDOZIO CATTOLICO - INSEGNAMENTI - 10
Badate alla vostra dignità, Sacerdoti,
e siate santi perché Egli è santo!
E come il Signore Iddio onorò
voi sopra tutti gli uomini,
per questo mistero,
così voi, più di ogni altro uomo,
amate, riverite, onorate Lui!
(San Francesco d'Assisi)
Cuidem de sua dignidade, sacerdotes,
e sejam santos porque Ele é santo!
Assim como o Senhor Deus
os honrou acima de todos os homens,
por este mistério,
assim vós, mais de qualquer outro homen,
devem ama-Lo reverecia-Lo e honra-Lo!
(Sao Francisco de Assi)