venerdì 7 aprile 2017
MEDITAZIONI EUCARISTICHE - 10
L'AGONIA DI CRISTO
- PERPETUATA NEL SS. SACRAMENTO -
E IL SONNO DELLE NOSTRE ANIME
Meditazione del Servo di Dio don Dolindo Ruotolo (1882-1970)
Gesù si avviò verso il Getsemani.
D’un tratto la divinità si nascose
ed Egli rimase solo,
caricato dei peccati degli uomini
di tutti i secoli passati e futuri,
fino al termine del mondo;
si sentì caricato di tutte le prevaricazioni,
perché Egli le doveva tutte riparare
con le sue pene...
Fu una pena ineffabile,
alla quale s’aggiunsero
gli assalti furenti di Satana
che tentava di vincerlo
ed allontanarlo col terrore
dal pensiero di riparare
per i peccati degli uomini...
I peccati dei quali si sentiva caricato
gli davano un dolore spasimante,
ed avrebbe desiderato esserne liberato,
ma l’amore, l’infinito suo amore
gli faceva desiderare
di non esserne liberato,
poiché EGLI SOLO poteva sopportare
quel peso spaventevole...
Domandò di fare la volontà del Padre
per compiere divinamente la grande espiazione,
e cercò dei cuori che l’avessero aiutato
a riparare e ad amare.
Andò dagli Apostoli
ed, ahimé, li trovò addormentati!
Addormentati profondamente,
quando avrebbero dovuto pregare con Lui!
... Gesù Cristo sta ora nell’Orto della sua Chiesa
e, nascosto nel suo Tabernacolo di amore,
prega e si offre al Padre.
LÀ EGLI CONTINUA LA SUA AGONIA MISTICAMENTE
E LÀ VUOLE I SUOI FIGLI,
PERCHÉ VEGLINO E PREGHINO CON LUI.
Quale dolore per Gesù
vedere che i suoi figli dormono
nella notte dei loro peccati
e, sognando le chimere del mondo,
lo dimenticano!
... Dobbiamo vigilare e pregare
per non cadere nella tentazione;
potremmo sentirci scossi nella nostra fedeltà
se non preghiamo,
potremmo seguire lo spirito del mondo,
o fuggire addirittura dal nostro adorabile Redentore
ed unirci ai suoi persecutori.
... Che cosa più soave per noi quanto il vigilare
innanzi a Te Sacramentato, o Gesù!
Quanto peseranno nel giorno del Giudizio
le ore che avremmo potuto passare con Te
e che abbiamo trascorse invece
nelle miserie di questa Terra!
Un’agonia come non ve ne fu, né ve ne sarà mai uguale, fino alla fine dei tempi, misticamente perpetuata nelle Sacre Specie Eucaristiche, a causa degli oltraggi e delle ingratitudini umane.
RispondiEliminaScrisse, infatti, a tale proposito san Pier Giuliano Eymard: "Gesù nella sua Passione non ha sofferto tante umiliazioni quante ne subisce nel suo Sacramento. La Terra è per Lui un ignominioso Calvario".