venerdì 30 giugno 2017

IL PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO - 1


IL SANGUE DI CRISTO, PREZZO DELLA SALVEZZA

Meditazione tratta dagli scritti di san Gaspare del Bufalo,
Fondatore dei Missionari del Preziosissimo Sangue
(1786 -1837)

Il Signore in ogni tempo ha suscitato delle devozioni atte a porre argine al torrente delle iniquità. Ma, se in altri tempi, la Chiesa la vediamo combattuta or contro un dogma or contro un altro, NEI TEMPI NOSTRI LA GUERRA È ALLA RELIGIONE NELLA TOTALITÀ: È AL CROCIFISSO SIGNORE.

ORA NECESSITA RIDIRE AI POPOLI A QUAL PREZZO SIANO RICOMPRATE LE ANIME... Il Crocifisso sia il nostro libro!

Convien rammentare che QUESTO SANGUE SI OFFRE OGNI MATTINA SULL’ALTARE. Questo è IL PREZZO DELLA SALVEZZA; è l’attestato dell’amore di Dio fatto Uomo. E’ questo il linguaggio della verità, essendo ben noto che L’INFERNO FREME A QUESTA PAROLA: DIVIN SANGUE.

... Fissate lo sguardo nel Cristo insanguinato e richiamate alla mente questi pensieri: “Chi è Colui che ha dato il Sangue per me? Il Figlio di Dio”. SE L’AVESSE VERSATO UN AMICO, COME GLI SAREI RICONOSCENTE! PER GESÙ, INVECE, LA PIÙ NERA INGRATITUDINE... 

I PECCATORI NE ABUSANO ORRENDAMENTE ed il Signore va dicendo nel trasporto del suo amore: “Quale utilità nel mio Sangue?”.

... Che mostruosa ingratitudine è il non approfittarne e trascurare un mezzo così efficace per salvarsi!

... Quanto è stato il desiderio ch’ebbe Gesù in tutta la sua vita mortale di spargere il suo Sangue, altrettanto grande è il suo desiderio che tutti ne approfittino, che tutte le anime ne siano partecipi. 

Perché infatti ha istituito i Sacramenti, che sono come i canali per i quali ci si comunicano i meriti di questo preziosissimo Sangue? Perché lo offriamo di continuo all’eterno Padre? Se non perché ardente è la brama del suo Cuore che tutti ottengano, per mezzo di questo Sangue, le acque delle sue grazie?

Il Sangue di Cristo è infatti LA NOSTRA SPERANZA E LA SALUTE PER LA VITA ETERNA... 

In questa devozione noi abbiamo I TESORI DELLA SAPIENZA E DELLA SANTITÀ, in questo IL NOSTRO CONFORTO, LA PACE, LA SALVEZZA.

giovedì 29 giugno 2017

IL SACERDOZIO CATTOLICO - INSEGNAMENTI - 31


Cari sacerdoti, 
Cristo conta su di voi. 

(Benedetto XVI)

mercoledì 28 giugno 2017

IL SACERDOZIO CATTOLICO - INSEGNAMENTI - 30


Il Sacerdote 
che non si è tenuto vicino 
alla fiamma del tabernacolo
non può emettere scintille dal pulpito.

(Ven. Monsignor Fulton John Sheen) 


Un insegnamento che ci rammenta
la necessità di una fervente, perseverante preghiera
per la santificazione dei Sacerdoti.

Nel nostro blog, alcune suppliche, per chi desidera unirsi:

https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/search/label/Il%20Sacerdozio%20cattolico%20-%20Preghiere

martedì 27 giugno 2017

SALDI NELLA FEDE - 3


Conserviamo con cura
questa fede 
che abbiamo ricevuto 
dalla Chiesa!

(Sant'Ireneo di Lione, 
"Adversus haereses" - "Contro le eresie")


Meditiamo. 
La necessità di conservare, 
di difendere la VERA fede dai falsificatori, 
i quali - celati all'interno della Chiesa - 
ora più mai intendono svenderla 
mediante FALSE dottrine, 
che offrono "agli uomini una soluzione APPARENTE
ai loro problemi, 
al prezzo dell’APOSTASIA dalla verità" 
(CCC, n° 675).

Vigiliamo, perciò, saldi nella fede.

lunedì 26 giugno 2017

SALDI NELLA FEDE - 2


Bisogna esporre al popolo 
l’insegnamento e l’interpretazione della fede 
nel modo più IRREPRENSIBILE
e ricordare che chi scandalizza 
anche uno solo dei piccoli 
che credono in Cristo 
subirà un castigo intollerabile.

(San Cirillo d'Alessandria)


Il dovere dei Pastori 
di preservare la fede del Popolo di Dio
mediante l'insegnamento della retta dottrina. 

SALDI NELLA FEDE (I Pt. 5, 8-9).
Per non cambiare "la verità di Dio 
con la menzogna" (Rm 1,25).

Affinché nessuno sia ingannato 
da falsi insegnamenti,
che conducono alla perdizione. Eterna.

domenica 25 giugno 2017

INSEGNAMENTI - 32


Gesù è rimasto nell’Eucaristia
per amore, per te.

È rimasto, 
pur sapendo come l’avrebbero ricevuto gli uomini, 
e come lo ricevi tu.

È rimasto, affinché te ne cibi, 
affinché tu gli faccia visita 
e gli racconti le tue cose 
e, frequentandolo nell’orazione 
accanto al Tabernacolo
e nella ricezione del Sacramento, 
ti innamori ogni giorno di più, 
e faccia in modo che altre anime – molte! – 
seguano lo stesso cammino.

(San Josemaría Escrivá de Balaguer)



"E' rimasto, affinché te ne cibi...", leggiamo in questo mirabile insegnamento.

Precisiamo - al fine di non indurre nessuno a compiere un terribile sacrilegio - che NON è però possibile accostarsi alla S. Comunione se si è in peccato mortale.

Ricordiamo a tale proposito gli insegnamenti finora pubblicati in questo blog:

sabato 24 giugno 2017

PREGHIERE PER I SACERDOTI - 11


O Gesù, dona ai tuoi Sacerdoti 
l'apprezzamento della loro immensa 
e profonda felicità nell'essere santi;
raccoglili intorno al tuo Cuore Eucaristico;
fa' loro gustare 
la bellezza dei divini Misteri 
e rendili veramente 
sale delle anime e luce del mondo! 
Così sia.

(Servo di Dio don Dolindo Ruotolo)

venerdì 23 giugno 2017

INSEGNAMENTI MARIANI - 12


IL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

Nel Cuore di Maria 
Dio ha iniziato l’opera della nostra Redenzione. 

Fu in questo Cuore 
che il Padre chiuse suo Figlio, 
come se fosse il primo tabernacolo. 

Maria fu la prima custodia che lo conservò, 
fu il sangue del suo Cuore Immacolato 
che somministrò al Figlio di Dio 
la sua vita di essere umano... 

Per nove mesi 
il sangue di Cristo era il sangue di Maria
colto alla fonte del suo Cuore Immacolato, 
i palpiti del cuore di Cristo 
battevano all’unisono 
con i palpiti del Cuore di Maria.

Le aspirazioni del Cuore di Maria si identificavano 
con le aspirazioni del Cuore di Cristo, 
l’ideale di Maria era diventato lo stesso di Cristo, 
e l’amore del Cuore di Maria 
era l’amore del Cuore di Cristo 
per il Padre e per gli uomini.

Sono questo stesso Corpo 
e questo stesso Sangue ricevuti da Maria 
che, sotto le spoglie 
del Pane e del Vino consacrati, 
ci sono dati in alimento quotidiano 
per rinvigorire in noi la vita della grazia. 

(Suor Lucia di Fatima)

giovedì 22 giugno 2017

IL SACRO CUORE DI GESÙ - 4


SUPPLICHE AL CUORE EUCARISTICO DI GESÙ
tratte dagli scritti del beato Giacomo Alberione

Cuore Eucaristico di Gesù, 
concedete la pace alle nostre famiglie: 
Voi ce l’avete promesso.

Cuore Eucaristico di Gesù, 
concedeteci tutte le grazie necessarie al nostro stato: 
Voi ce l’avete promesso.

Cuore Eucaristico di Gesù, 
consolateci nelle nostre pene: 
Voi ce l’avete promesso.

Cuore Eucaristico di Gesù, 
siate il nostro asilo sicuro 
in ogni ora brutta della nostra vita:
Voi ce l’avete promesso.

Cuore Eucaristico di Gesù, 
siate il nostro rifugio 
nel momento della nostra morte: 
Voi ce l’avete promesso.

Cuore Eucaristico di Gesù, 
benedite largamente tutte le nostre imprese:
Voi ce l’avete promesso.

Cuore Eucaristico di Gesù,
siate la sorgente e l’oceano della misericordia
per tutti noi peccatori: 
Voi ce l’avete promesso.

Cuore Eucaristico di Gesù, 
fate salire molto presto i ferventi a gran perfezione: 
Voi ce l’avete promesso.

Cuore Eucaristico di Gesù, 
benedite i luoghi e le case 
dov'è esposta la Vostra immagine: 
Voi ce l’avete promesso.

Cuore Eucaristico di Gesù,
date ai Sacerdoti la forza 
di muovere i cuori più induriti: 
Voi ce l’avete promesso.

Cuore Eucaristico di Gesù, 
scrivete nel Vostro Cuore il nome 
di quanti propagano la Vostra devozione: 
Voi ce l’avete promesso.

Cuore Eucaristico di Gesù, 
date la grazia finale 
a chi per nove mesi si comunica 
il Primo Venerdì con sentimenti di riparazione:
Voi ce l’avete promesso.

Cuore Eucaristico di Gesù, 
ristorate quanti vengono a Voi oppressi e affaticati: 
Voi ce l’avete promesso.

Cuore Eucaristico di Gesù, 
concedeteci tutte le grazie, 
che domandiamo al Padre in nome Vostro: 
Voi ce l’avete promesso.

Cuore Eucaristico di Gesù, 
mandate buoni operai alla Vostra messe: 
Voi ce l’avete promesso.

Cuore Eucaristico di Gesù, 
concedete la buona volontà a quanti Ve la chiedono: 
Voi ce l’avete promesso.

Cuore Eucaristico di Gesù, 
concedeteci il dono della sapienza: 
Voi ce l’avete promesso.

Cuore Eucaristico di Gesù, 
concedete alla Chiesa 
perpetuo trionfo sopra l’inferno: 
Voi ce l’avete promesso.

Cuore Eucaristico di Gesù, 
date l’acqua viva della santità a chi Ve la chiede: 
Voi ce l’avete promesso.

Cuore Eucaristico di Gesù, 
siate sempre coi Vostri Apostoli della parola e della penna: 
Voi ce l’avete promesso.

Cuore Eucaristico di Gesù, 
siate in mezzo alla famiglia quando Vi prega tutta unita: 
Voi ce l’avete promesso.

Cuore Eucaristico di Gesù, 
esaudite sempre le nostre preghiere in vita ed in morte: 
Voi ce l’avete promesso.



La Grande Promessa del Sacro Cuore di Gesù: 
i Primi nove Venerdì del mese:

https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/06/il-sacro-cuore-di-gesu-1.html

mercoledì 21 giugno 2017

IL SACRO CUORE DI GESÙ - 3


Il Sacro Cuore è vivo, 
palpitante d’amore per noi 
nell’adorabile Sacramento. 

Certo il Sacro Cuore è pure in Cielo, 
ma per gli Angeli ed i Santi. 

Nell’Eucaristia è per noi. 

(San Pier Giuliano Eymard)



Un prezioso insegnamento per ogni anima in grazia di Dio.

Precisiamo infatti ancora una volta - al fine di non indurre nessuno a compiere un terribile sacrilegio - che NON è possibile accostarsi alla S. Comunione se si è in peccato mortale.

Ricordiamo a tale proposito gli insegnamenti finora pubblicati in questo blog:

https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/search/label/Sacrilegi%20eucaristici



A conferma scientifica di quanto san Giuliano Eymard ha mirabilmente scritto in questo testo, ricordiamo uno dei numerosi Miracoli Eucaristici, quello di Lanciano: i medici, che negli anni settanta ne esaminarono alcuni frammenti, restarono attoniti nello scoprire che l’Ostia – trasformatasi in carne dodici secoli prima – è il cuore di un essere umano. Inoltre, nel Vino convertitosi in Sangue, furono individuate le stesse proteine contenute nel sangue di un individuo IN VITA.

Per ulteriori approfondimenti, il nostro file audio: 

https://gloria.tv/audio/RTsBX3AGBoK83DrCqqRqah4KU/language/LWuifGHdzSMu3RbWvem4B68Dj

martedì 20 giugno 2017

IL SACRO CUORE DI GESÙ - 2


IL CUORE ADDOLORATO DI GESÙ

Meditazione tratta dagli scritti di sant'Alfonso M. de' Liguori

Non è possibile considerare quanto fu in questa Terra addolorato il Cuore di Gesù per nostro amore, e non compatirlo. 

Egli stesso ci fece intendere che il suo Cuore giunse ad essere afflitto da tanta mestizia, che quella sola sarebbe bastata a farlo morire di puro dolore se la virtù della sua divinità non avesse per miracolo impedito la morte: "La mia anima è triste fino alla morte" (Mc 14, 34). 

Il maggior dolore che tanto afflisse il Cuore di Gesù non fu già la vista dei tormenti e dei vituperi che gli uomini gli preparavano, ma il vedere la loro ingratitudine all'immenso suo amore. 

Distintamente egli previde tutti i peccati che noi avevamo a commettere dopo tante sue pene e dopo una morte così amara ed ignominiosa.

Previde specialmente le ingiurie orrende che avevano a fare gli uomini al suo adorabile Cuore ch'egli ci lasciava per testimonio del suo affetto nel SS. Sacramento.

Oh Dio, e quali oltraggi non ha ricevuto Gesù Cristo in questo Sacramento d'amore dagli uomini! 

Chi l'ha calpestato, chi l'ha gettato nelle cloache, chi se n'è avvalso per fare ossequio al demonio! 

E pure la vista di tutti questi dispregi non gli impedì di lasciarci questo gran pegno del suo amore... Egli si contentò di permettere tanti sacrilegi, che di privare di questo cibo divino le anime che l'amano.

Tutto ciò non ci basterà a renderci ad amare un Cuore che tanto ci ha amati? 

Ingrati lasceremo noi ancora abbandonato Gesù sull'altare, come fa la maggior parte degli uomini? 

E non ci uniremo più presto con quelle poche anime devote che lo san riconoscere, a struggerci d'amore più che non si struggono le fiammelle che ardono d'intorno ai sacri cibori? 

Il Cuore di Gesù lì sta ardendo d'amore per noi; e noi alla sua presenza non arderemo d'amore per Gesù?".

lunedì 19 giugno 2017

IL SACRO CUORE DI GESÙ - 1


LA GRANDE PROMESSA DEL SACRO CUORE DI GESÙ

I PRIMI NOVE VENERDÌ DEL MESE

Nella cittadina francese di Paray-le-Monial, Gesù apparve, dal 1671 al 1690, ad una giovane religiosa dell’Ordine della Visitazione, Margherita Maria Alacoque (1647-1690), che fu poi beatificata dal Sommo Pontefice beato Pio IX nel 1864 e canonizzata, a ben 230 anni dalla morte, dal Sommo Pontefice Benedetto XV, il 13 maggio 1920.

Le apparizioni di Gesù a questa santa furono trenta, di cui però solo tre contenenti un messaggio divino per il mondo e perciò chiamate “grandi apparizioni”.

Durante la prima, avvenuta il 27 dicembre 1673, giorno della festa di San Giovanni evangelista, Gesù fece posare a lungo il capo della religiosa sul suo petto. Poi le svelò i segreti inesplicabili del suo Sacro Cuore, che ella contemplò su un trono di fiamme, più luminoso del Sole, con la ferita aperta dalla lancia nel costato, circondato di spine e sormontato da una croce.

"Il mio Cuore divino" – le disse Gesù – "è così appassionato d’amore per gli uomini e per te in modo speciale che, non potendo più contenere in sé le fiamme della sua carità ardente, deve spargerle per tuo mezzo". 

In quella apparizione, Gesù le rivelò che la devozione al suo Cuore avrebbe strappato gli uomini dal dominio di Satana, dando loro le grazie necessarie per la salvezza.

La terza apparizione è la più celebre ed ebbe luogo nel 1675, durante l’ottava del Corpus Domini. Mentre suor Margherita Maria era in ginocchio davanti alla grata del coro, con gli occhi fissi sul tabernacolo, improvvisamente il Signore le apparve sull’altare e le presentò il suo Cuore dicendo: "Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini da non risparmiare nulla, fino ad esaurire e consumare se stesso per testimoniare il suo Amore. In cambio io ricevo, dalla maggior parte, solo ingratitudine per la loro irriverenza e sacrilegi, per la freddezza e il disprezzo che essi hanno per me nel Sacramento del mio Amore. E ciò che è più penoso per me è che essi sono cuori a me consacrati!".

Il Signore poi ordinò alla Chiesa di istituire una festa speciale in onore del suo Sacro Cuore. "Per questa ragione io ti chiedo che il primo venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini sia dedicato ad una festa speciale in onore del mio Cuore, con la Comunione in tale giorno e col fare riparazione per l’indegnità con cui è ricevuto. Ed io ti prometto che il mio Cuore si dilaterà per riversare abbondantemente le ricchezze del suo amore su quanti gli renderanno questo onore o procureranno che gli sia reso".

Rassicurata dal suo direttore spirituale, Padre Claudio de la Colombière, oggi anch'egli santo, sul carattere soprannaturale delle apparizioni, suor Maria Margherita Alacoque, il 21 giugno 1675, ottava del Corpus Domini, inginocchiata davanti al Tabernacolo, consacrò interamente se stessa al Sacro Cuore di Gesù e a questa Consacrazione si unì anche Padre Claudio, durante quella che può a ragione essere definita come la prima Festa del Sacro Cuore.

Purtroppo, però, la vita della santa non fu facile. Infatti, in un primo momento ella non fu creduta e venne perfino considerata un’esaltata dalle sue Superiore. Il suo stesso direttore spirituale fu trasferito. Così, suor Maria Margherita, senza aver cessato di ripetere che Cristo l’aveva incaricata di una missione e che il Cuore adorabile di Gesù doveva regnare sul mondo, morì il 17 settembre 1690 a quarantatré anni di età, senza aver potuto vedere il trionfo del culto al quale aveva consacrato l’intera sua vita.

Da allora però crebbe sempre più quel movimento devozionale che, con l’approvazione dei Sommi Pontefici Pio IX, Leone XIII, Pio XI, e Pio XII, è divenuto l’attuale culto liturgico del Sacro Cuore di Gesù, riconosciuto da Papa Paolo VI.

Secondo quanto era il desiderio di Nostro Signore, la Chiesa Cattolica celebra ogni anno la solennità del Sacro Cuore di Gesù nel venerdì successivo all’ottava del Corpus Domini.

Durante le apparizioni a santa Margherita Maria, Gesù fece le seguenti Promesse per tutti coloro che avessero onorato il suo Sacro Cuore:

1. Io darò loro tutte le grazie necessarie al loro stato.

2. Metterò e conserverò la pace nelle loro famiglie.

3. Li consolerò in tutte le loro pene.

4. Sarò loro sicuro rifugio in vita e specialmente in punto di morte.

5. Spanderò copiose benedizioni su ogni loro impresa.

6. I peccatori troveranno nel mio Cuore la sorgente e l’oceano infinito della Misericordia.

7. Le anime tiepide si infervoreranno.

8. Le anime fervorose giungeranno in breve tempo a grande perfezione.

9. La mia benedizione si poserà anche sulle case dove sarà esposta ed onorata l’immagine del mio Sacro Cuore.

10. Ai sacerdoti io darò la grazia di commuovere i cuori più induriti.

11. Le persone che zelano questa devozione avranno il loro nome scritto nel mio Cuore e non ne sarà mai cancellato.

12. Io prometto, nell’eccesso della Misericordia del mio Cuore, che il suo amore onnipotente accorderà a tutti coloro che si comunicheranno il primo venerdì del mese, per nove mesi consecutivi, la grazia della penitenza finale e non morranno in mia disgrazia, né senza ricevere i Sacramenti e il mio Cuore sarà per essi un asilo sicuro negli ultimi momenti.

Da questa dodicesima Promessa del Sacro Cuore è nata la pratica dei Primi Nove Venerdì del mese, approvata dalla Santa Sede. 

Tale Promessa è definita “grande” perché assicura davvero il massimo dei doni: la PERSEVERANZA FINALE, cioè la morte IN STATO DI GRAZIA e, quindi, LA SALVEZZA ETERNA DELL'ANIMA.

La Grande Promessa venne sottoposta ad un rigoroso esame da parte di numerosi teologi. Il loro giudizio fu così favorevole che il Sommo Pontefice Benedetto XV volle dare egli stesso la più bella ed autorevole testimonianza sull'autenticità di questa Promessa, riportandone testualmente le parole nella Bolla Apostolica con cui suor Margherita Maria Alacoque fu dichiarata santa.

Per la Grande Promessa del Sacro Cuore di Gesù si richiedono le seguenti condizioni:

1. Confessarsi entro gli otto giorni precedenti il 1° venerdì di ogni mese. E’ possibile confessarsi anche entro gli otto giorni seguenti, ma SOLO se non ci si deve accusare di uno o più peccati mortali.

2. Accostarsi alla S. Comunione per nove mesi consecutivi, ogni primo venerdì del mese, IN GRAZIA DI DIO, con spirito di amore e di riparazione per le ingratitudini, le freddezze e il disprezzo con cui l'umanità ripaga l’amore del Sacro Cuore di Gesù.

3. Le S. Comunioni devono essere fatte nei primi venerdì del mese, e NON in un altro giorno della settimana. Nemmeno il confessore può commutare il giorno, poiché la Chiesa non ha concesso a nessuno questa facoltà. Neppure gli ammalati possono essere dispensati dall'osservare questa condizione.

4. La pia pratica si può iniziare in qualsiasi mese dell’anno; la Confessione e la S. Comunione devono ripetersi per nove mesi consecutivi, SENZA INTERRUZIONE a causa di dimenticanza, malattia, ecc., altrimenti si deve ricominciare da capo.

ALCUNI DUBBI

1. Se, dopo aver terminato i nove Primi Venerdì con le debite disposizioni, si cadesse in peccato mortale, e poi si morisse all'improvviso, come ci si potrebbe salvare?

Gesù ha promesso, senza eccezione alcuna, la grazia della perseveranza finale a tutti coloro che avranno fatto bene la S. Comunione nel primo venerdì di ogni mese per nove mesi consecutivi; quindi si deve credere che, nell'eccesso della sua Misericordia, Gesù dia a quel peccatore moribondo la grazia di emettere un atto di contrizione perfetta prima di morire, grazia che gli otterrà la salvezza eterna dell’anima.

2. Chi facesse i nove Primi Venerdì con l’intenzione di proseguire poi più tranquillamente a peccare, potrebbe sperare nella Grande Promessa?

No di certo, anzi, chi facesse queste nove Comunioni per potersi poi abbandonare liberamente ad una vita di peccato dimostrerebbe di essere attaccato al male e le sue Comunioni sarebbero pertanto tutte sacrileghe. Non potrebbe, dunque, illudersi di potersi salvare negli ultimi istanti di vita, dopo aver perseverato volutamente nell'immoralità e nel vizio.

... Questa promessa ci assicura la vittoria più importante, la vittoria ultima e decisiva: quella negli ultimi istanti della nostra vita terrena, da cui dipende l’eternità.

domenica 18 giugno 2017

CORPUS DOMINI - 5


Rinnoviamo la nostra fede
nella Presenza REALE 
di nostro Signore Gesù Cristo
nella SS. Eucaristia. 

Preghiamo, 
in riparazione dei sacrilegi,
delle indifferenze, 
delle irriverenze, 
dell'incredulità.

Sia lodato e ringraziato ogni momento
il santissimo e divinissimo Sacramento.

sabato 17 giugno 2017

CORPUS DOMINI - 4

LA FESTA DEL CORPUS DOMINI

Un tempo.
Riflessioni in immagini.


"Corpus Christi"  di Alexandre Antigna, 1855



"Il mattino del Corpus Domini" di Ferdinand Georg Waldmüller, 1857



"Processione del Corpus Domini lungo la Riva degli Schiavoni" (Venezia) di Ludwig Passini, 1873



"Processione del Corpus Domini a Hofgastein" di Adolph Von Menzel (1815-1905)


























Altre immagini nel video pubblicato dalla pagina facebook 
www.facebook.com/san.giuseppe.di.nazareth

https://www.facebook.com/san.giuseppe.di.nazareth/videos/1499582680072259/?hc_location=ufi

venerdì 16 giugno 2017

CORPUS DOMINI - 3


LA FESTA DEL CORPUS DOMINI

Meditazione tratta dall'opera "Il Santissimo Sacramento", I, p. 4, di Padre Frederick William Faber.

Guardate quelle gloriose processioni che, con i loro stendardi scintillanti al sole, si snodano attraverso le strade ornate di fiori dei villaggi cristiani, sotto le volte venerabili delle antiche basiliche e lungo i cortili dei seminari, asili della pietà. 

In quel concorso di folle, il colore del volto e la diversità delle lingue non sono che rinnovate prove dell'unità di quella fede che tutti sono lieti di professare con la voce del magnifico rituale di Roma. 

Su quanti altari di forma diversa, tutti ornati dei fiori più soavi e risplendenti di luce, tra nuvole d'incenso, al suono dei sacri cantici e davanti a una moltitudine prostrata e raccolta, il Santissimo Sacramento viene sollevato per ricevere le adorazioni dei fedeli, e abbassato per benedirli! 

E quanti atti ineffabili di fede e d'amore, di trionfo e di riparazione non ci rappresenta ognuna di queste cose! 

Il mondo intero e l'aria della primavera sono ripieni di canti di letizia. I giardini sono spogli dei loro più bei fiori, che mani devote gettano sul cammino del Dio che passa velato nel Sacramento. Le campane fanno risuonare lontano i loro giocondi concerti.

Il Papa sul suo trono e la giovinetta nel suo villaggio, le religiose di clausura e gli eremiti solitari, i vescovi, i dignitari e i predicatori, gli imperatori, i re e i principi, tutti sono oggi ripieni del pensiero del Santissimo Sacramento. 

Le città sono illuminate, le abitazioni degli uomini sono animate dai trasporti della gioia. 

È tale la letizia universale che gli uomini vi si abbandonano senza sapere perché, e rinasce su tutti i cuori dove regna la tristezza, sui poveri, su tutti quelli che rimpiangono la libertà, la famiglia o la patria. 

Tutti questi milioni di anime che appartengono alla regale famiglia e al linguaggio spirituale di san Pietro sono oggi più o meno prese dal Santissimo Sacramento, sì che tutta la Chiesa militante trasalisce d'una gioia e d'una emozione simile al fremito dei flutti del mare agitato.

Il peccato sembra dimenticato; le lacrime stesse sembrano piuttosto strappate dall'eccesso della felicità che dalla penitenza. È un'ebbrezza simile a quella che trasporta l'anima che fa il suo ingresso in cielo; o meglio si direbbe che la Terra stessa passa nel Cielo, come potrebbe accadere appunto per la gioia di cui l'inonda il Santissimo Sacramento. 

giovedì 15 giugno 2017

CORPUS DOMINI - 2


"Solenne processione vaticana del Corpus Domini sotto Gregorio XVI", Ferdinando Cavalleri, 1840.

LA FESTA DEL CORPUS DOMINI

Meditazione tratta dall’opera “La Presenza reale” 
di san Pier Giuliano Eymard.


“Questo è il giorno fatto dal Signore”. Salmo CXVII, 24.

Tutti i giorni vengono da Dio che nella sua bontà ne governa l'ammirabile successione. Tuttavia Egli ne lascia sei all'uomo perché attenda ai suoi lavori e provveda ai suoi bisogni e SI RISERVA IL SETTIMO, onde la domenica è specialmente il giorno del Signore.

Ma fra tutti i giorni uno è PER ECCELLENZA IL GIORNO DI DIO: il Corpus Domini, la FESTA DI DIO. E' veramente il giorno che il Signore ha fatto PER SÉ, PER LA SUA GLORIA, PER LA MANIFESTAZIONE DEL SUO AMORE. 

La festa di Dio che la Chiesa chiama la festa del sacratissimo Corpo di Gesù Cristo, festum sacratissimi Corporis Christi, è il solo giorno consacrato ad onorare UNICAMENTE la sua Persona ADORABILE, la sua REALE Presenza IN MEZZO A NOI. 

Le altre feste celebrano un mistero della sua vita passata: sono belle, danno gloria a Dio e sono feconde di grazie per noi, ma sono un ricordo, l'anniversario di un passato già lontano che rivive nella nostra pietà. 

Il Salvatore non è più in questi misteri: li ha vissuti una volta, e solo vi rimane la sua grazia. Ma qui è UN MISTERO TUTTO ATTUALE: la festa ha per oggetto la Persona di Nostro Signore VIVA e PRESENTE in mezzo a noi. 

Perciò la solennità ha un rito speciale. Non si espongono reliquie od emblemi del passato, ma l'oggetto VIVENTE della festa. 

E voi vedete nei paesi ove Dio è libero, come tutti ATTESTANO la PRESENZA di Gesù PROSTRANDOSI innanzi a Lui. Gli empi stessi sono scossi e S'INCHINANO: DIO È LÀ! Qual gloria da' al Signore, presente in mezzo a noi, questa festa, in cui tutti lo riconoscono e l'ADORANO! 

Essa è pure la festa più cara. Noi non abbiamo assistito ai misteri della Vita e della Morte del Salvatore, che celebriamo nel corso dell'anno; sebbene esultiamo delle grazie che ne discendono su di noi. Ma qui PARTECIPIAMO AL MISTERO che si compie sotto i nostri occhi e PER NOI, tra Gesù VIVENTE nel Sacramento e noi viventi nel mondo è una relazione di vita, di corpo a corpo, onde è che la festa non si chiama semplicemente la festa di Nostro Signore, ma la festa del CORPO del Signore. 

Il Corpus Domini è LA PIÙ GRANDE FESTA DELLA CHIESA. La Chiesa è LA SPOSA di Nostro Signore GLORIOSO, RISORTO, non di Gesù nascente o morente: ella non esisteva ancora quando si compirono tali misteri.

Gesù è VERAMENTE con la sua Chiesa poiché VIVE nell'adorabile Sacramento. Coloro che NON sono mai entrati nel luogo santo credono la Chiesa VEDOVA, senza vita, e ne considerano i templi come luoghi in cui non si parla che di morte e di patimenti. Or ecco in questo giorno quelli stessi che non vengono alle solennità celebrate nel sacro recinto, la vedono bella di tutto il suo splendore, a cui lo Sposo divino aggiunge LA SUA PRESENZA. Quale stupendo corteggio si spiega e con quale devozione i fedeli SI PROSTRANO! 

La Chiesa mostra a tutti IL SUO SPOSO NELL'OSTENSORIO RAGGIANTE. CHI OSERÀ DIRLA VEDOVA IN QUESTO DÌ? Gli amici suoi ADORANO, i nemici TREMANO! 

Gesù si mostra a tutti, benedice i buoni, volge sui peccatori uno sguardo di compassione, li chiama e attira A SÉ.

Il Concilio di Trento chiama questa festa IL TRIONFO DELLA FEDE. E la Chiesa pure trionfa NEL SUO SPOSO DIVINO.


"Corpus Domini", origini e significato:

mercoledì 14 giugno 2017

CORPUS DOMINI - 1

"CORPUS DOMINI"

Vetus Ordo: Giovedì dopo l’Ottava di Pentecoste. 
"Festum Sanctissimi Corporis Christi".

Novus Ordo: la domenica successiva a tale giovedì. Solennità. 

"Solenne processione vaticana del Corpus Domini sotto Gregorio XVI" - Salvatore Busuttil, 1837-39.

LE ORIGINI 

La celebrazione del Corpus Domini è dovuta all’ispirazione della religiosa fiamminga Santa Giuliana di Cornillon (1191-1258). Secondo la "Vita di Santa Giuliana", fu Cristo stesso a confidarle che desiderava questa nuova festa al fine di ricordare solennemente l’istituzione del Sacramento del suo Corpo e Sangue.

La festa, istituita nella diocesi di Liegi (Belgio) nel 1246, si diffuse rapidamente grazie anche all’impegno del fiammingo Giacomo Pantaleone di Troyes, futuro Sommo Pontefice Urbano IV (1261-1264), che nell'ultimo anno del suo breve regno incluse la festa nel calendario liturgico generale con la Bolla "Transiturus de hoc mundo" (11 agosto 1264). 

Tuttavia, per vari motivi, essa venne celebrata da tutta la Chiesa solo dopo il Concilio di Vienne (1311-1312).

LA S. MESSA

La S. Messa e l’Ufficio del Corpus Domini sono stati composti da san Tommaso d’Aquino per volontà del Sommo Pontefice Urbano IV. 

Nella S. Messa vi è una lunga, mirabile sequenza scritta dallo stesso san Tommaso: il "Lauda Sion". 

LA PROCESSIONE

Alla S. Messa segue la solenne processione eucaristica, similmente a quanto avviene durante la celebrazione del Giovedì Santo, che termina con la processione eucaristica all’altare della reposizione. 

Va sottolineato, però, che la processione del Giovedì Santo ricorda l’esodo del Signore dal Cenacolo alla solitudine del Monte degli Ulivi, dove fu tradito da Giuda, e quindi ha in sé un aspetto oscuro e triste: è la notte che conduce alla Passione del Venerdì Santo. 

Invece, secondo l'insegnamento di Papa Benedetto XVI, "nella festa del Corpus Domini, la Chiesa rivive il mistero del Giovedì Santo ALLA LUCE DELLA RISURREZIONE" (26 maggio 2005)

Insegnò a tale proposito Papa Giovanni Paolo II: "Nella solennità del Corpus Domini si rinnova questa particolare presenza di Cristo sulle strade, sulle piazze e sulle vie. Egli parla a noi riuniti non già con le vive parole del Vangelo, come una volta, ma con il così eloquente silenzio eucaristico. In questo silenzio dell’ostia bianca, portata nell’ostensorio, sono tutte le sue parole; c’è tutta la sua vita donata in offerta al Padre per ognuno di noi; c’è anche la gloria del corpo glorificato, iniziata con la risurrezione, e sempre perdurante nell’unione celeste" (17 giugno 1979).


"Il Signore è risorto e ci precede" 
(Papa Benedetto XVI, 26 maggio 2005)

Amen. Alleluia!

martedì 13 giugno 2017

I SACRILEGI EUCARISTICI - Insegnamenti - 15


Per poterci nutrire di questo pane
dobbiamo essere in grazia di Dio, 
come ci avverte san Paolo:
"Perciò chiunque in modo indegno
mangia il pane 
o beve il calice del Signore,
sarà reo del corpo e del sangue 
del Signore" (1 Cor 11, 27).

(Suor Lucia,
"Gli appelli del Messaggio di Fatima",
Libreria Editrice Vaticana,
pagg. 99-100) 


Altri insegnamenti sul terribile sacrilegio 
della Comunione in peccato mortale:

https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/search/label/Sacrilegi%20eucaristici

lunedì 12 giugno 2017

MIRACOLI EUCARISTICI - 1


SANT'ANTONIO DI PADOVA
IL MIRACOLO EUCARISTICO DELLA MULA

Nella sua intensa attività di evangelizzazione, sant’Antonio fu presente a Rimini verso il 1223 ed è proprio in tale periodo che il Miracolo Eucaristico viene attestato da numerosi libri storici, tra cui la Begninitas, una delle fonti più antiche sulla vita del Santo.

Il Miracolo Eucaristico avvenne dopo che un certo Bonovillo, un eretico, sfidò santAntonio a dimostrare con un prodigio la vera presenza di Nostro Signore nell'Ostia consacrata. Un’altra antica biografia - L’Assidua - riporta le esatte parole pronunciate da Bonovillo: «Frate! Te lo dico davanti a tutti: crederò nell’Eucaristia se la mia mula, che terrò digiuna per tre giorni, mangerà l’Ostia che gli offrirai tu, piuttosto che la biada che gli darò io».

Se la bestia avesse, dunque, trascurato il cibo e si fosse affrettata ad adorare il Santissimo Sacramento, l’eretico si sarebbe convertito.

Nel giorno convenuto, Bonovillo si presentò con la mula scalpitante e con una cesta di biada, mentre sant’Antonio, dopo aver celebrato la S. Messa, teneva tra le mani l’Ostia consacrata.

Davanti alla mula, il Santo disse: «In virtù e in nome del Creatore, che io, per quanto ne sia indegno, tengo VERAMENTE tra le mani, ti dico, o animale, e ti ordino di avvicinarti prontamente con umiltà e di prestargli la dovuta venerazione».

La mula, nonostante fosse stremata dalla fame, lasciò da parte il fieno e si avvicinò per adorare l’Ostia consacrata piegando le ginocchia e il capo, suscitando così stupore e commozione tra i presenti.

L'eretico, visto il prodigio, si gettò ai suoi piedi, abiurò pubblicamente i suoi errori, divenendo da quel giorno uno dei più zelanti cooperatori del Santo taumaturgo.

domenica 11 giugno 2017

IL SANTO TABERNACOLO - 18


Guardando il Tabernacolo io dico: 
- Ho tutto in Lui!
Tutte le bellezze della campagna,
del mare, delle valli, del cielo; 
è Lui il mio Sole.

(Beata Madre Maria Candida dell'Eucaristia)

sabato 10 giugno 2017

PREGHIERE - 48


O Santissima Trinità, Vi adoro! 
Mio Dio, mio Dio, Vi amo 
nel Santissimo Sacramento!

(Preghiera ispirata ai tre pastorelli
durante la prima apparizione di Maria SS.
a Fatima, 13 maggio 1917)


Una preghiera preziosissima, 
da ripetere sovente,
che ribadisce con forza:

- l'unità e trinità di Dio;

- la Presenza reale del Signore Gesù nella SS. Eucaristia.


Dogmi di fede 
che l'inferno vuole cancellare 
mediante false dottrine. 

Ma che tali restano,
in quanto Verità infallibile.