"Annunciazione" di Lorenzo di Credi, 1480-85 circa |
"Alla Scuola di Nazareth"
Insegnamenti di Madre Teresa di Calcutta
sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
“Il Figlio di Dio volle provare che cosa voleva dire essere uomo, essere rinchiuso nel grembo materno per nove mesi, dipendere da una madre. Per questo San Paolo dice: - Lui che era ricco, si fece povero. Si fece indifeso. Divenne la carne di Maria... E c’era quel piccolo corpo, così piccolo! Noi troviamo difficile farci così piccoli. Dopo di questo, Gesù ha potuto dire: Se non vi farete piccoli come bambini, non potrete entrare nel Regno di Dio”.
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“Maria sia la causa della nostra gioia... La gioia era la forza della Vergine. Solo la gioia poté darle la forza di camminare senza stancarsi fino alle colline della Giudea per fare il lavoro di una serva... E’ molto, molto importante per noi nutrire un amore profondo per Maria!”.
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Cristo si presenta come un bimbo piccolo, così piccolo, così inerme, così bisognoso di tutto ciò che l’amore può dare. Siamo pronti a riceverlo? Se Maria e Giuseppe stessero cercando un posto per farvi nascere Gesù, sceglierebbero la nostra casa, con tutto ciò che essa contiene e che la ingombra?”.
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“La sofferenza condivisa con la Passione di Cristo è un dono meraviglioso. Il dono più bello che uno possa ricevere è poter prendere parte alla Passione di Cristo. Sì, un dono e un segno del suo Amore; perché questo è il modo con cui il Padre ha dimostrato di amare il mondo: mandando il Figlio a morire per noi”.
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Gesù, Maria e Giuseppe, i membri della Sacra Famiglia di Nazareth, ci offrono un magnifico esempio da imitare. Il loro era un focolare dove regnava dolcezza, comprensione e mutuo rispetto. Come ho detto: un magnifico esempio da imitare”.
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html
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