"Annunciazione" di Federico Barocci, 1582-84 |
"Alla Scuola di Nazareth"
Insegnamenti del beato Bartolo Longo
sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
“L’Angelo non è inviato alle grandi città, ai palazzi dei principi, alle figlie dei re ornate di oro, ma a Nazareth, piccola città, ad una Vergine, Sposa di Giuseppe l’artigiano. Non è dunque la nascita, né i doni della natura che traggono gli sguardi di Dio; il vero merito ai suoi occhi è l’umiltà, la modestia, l’innocenza dei costumi, l’amore della purità”.
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“Gesù, dal grembo di sua Madre, santifica l’anima di Giovanni e riempie Elisabetta di Spirito Santo. Cristo manifestò la virtù della sua Divinità prima per mezzo della propria Madre e poi per se stesso... Ciò che aspetti dal Cielo, solo per mezzo di Maria puoi ottenere”.
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Guarda la Regina del Cielo e della terra. Ella avvolge in poveri panni il Creatore del tutto, e lo pone a giacere nella mangiatoia, che serve da culla. Chiama il suo vergine Sposo, e con lui gli rende le prime e le più pure adorazioni che la terra gli abbia mai rese!... Rallegriamoci con questa divina Madre e con San Giuseppe; alle loro uniamo le nostre lodi! Procuriamo soprattutto d’imitare la loro povertà, la loro rassegnazione, la loro pazienza, la sottomissione e la fedeltà ai disegni della Provvidenza Divina”.
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Maria e Giuseppe sostengono nelle loro braccia questo Bambino... Che spettacolo fu per il Cielo questa santa oblazione! Ricevette allora Iddio nel suo Tempio un’offerta degna di sé e a sé uguale”.
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Gesù ubbidiva a Maria e Giuseppe in silenzio, con rispetto e con gioia... Ecco l’ubbidienza più perfetta che si sia mai praticata sopra la terra... O dolce Modello della vita nascosta! Osservavano esattamente la Legge di Dio e vivevano secondo il loro stato con la fatica delle loro mani! Alla fine del lavoro si ritiravano a pregare: quale orazione! Quanti doni celesti!”.
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html
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