"Sacra Famiglia con SS. Trinità" di Jacob de Wit, 1726 |
"Alla Scuola di Nazareth"
Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
TEMA: "La Famiglia Nazarena, eccelso Modello di obbedienza"
1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
“Il Sì di Maria è lezione ed esempio per fare dell’obbedienza alla Volontà del Padre la via della propria santificazione… Giuseppe non discute, non esita, non adduce diritti od aspirazioni. Accetta il suo compito. Obbedisce sempre, pronto alla voce del Signore”. (Papa Paolo VI)
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“Abbi sempre i tuoi occhi rivolti alla Madonna, e a suo onore fa’ atti di perfetta uniformità al suo divin Figlio”. (San Luigi Scrosoppi)
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Questo Figlio di Dio, essendosi fatto servo di suo Padre, per ubbidirlo si fece anche servo delle sue creature, cioè di Maria e di Giuseppe… Ringraziamo questo Figlio e ringraziamo ancora questa Madre, che accettò tutto l’abisso di dolori che doveva costarle l’esser Madre d’un tal Figlio, venuto a patire e a morire per gli uomini”. (Sant'Alfonso M. de’ Liguori)
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“L’obbedienza richiede sacrificio, ma noi abbiamo sempre la certezza che essa è gradita immensamente a Dio”. (Santa Maria Maddalena de’ Pazzi)
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“L’obbedienza di Gesù a Maria e Giuseppe occupa quasi tutti gli anni da Lui vissuti sulla terra e costituisce quindi il più lungo periodo di quella totale ed ininterrotta lode che Egli ha tributato al Padre celeste. Alla Santa Famiglia appartiene così una parte rilevante di quel divino mistero, il cui frutto è la Redenzione del mondo”. (Papa Giovanni Paolo II)
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html
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