"Sacra Famiglia con un Angelo" di Angelica Kauffmann (1741-1807) |
"Alla Scuola di Nazareth"
Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
TEMA: "La Famiglia Nazarena,
eccelso Modello di distacco dalle vanità del mondo"
1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
“Il Figlio di Dio, della stessa sostanza del Padre, viene nel mondo come uomo. Soltanto Lui ha il potere di far sì che gli uomini diventino figli di Dio. Soltanto Lui”. (Papa Giovanni Paolo II)
“Metti Dio al centro della tua vita! Siamo per il Cielo. Non è stolto compromettere l’eterno avvenire per cose così inette come sono quelle del mondo?”. (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo)
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“La Madre di Gesù e nostra ci ottenga dal Figlio suo la grazia di vivere una vita tutta secondo il cuore di Dio! Ci unisca questa sì cara Madre a Gesù così strettamente da non lasciarci più rapire ed allettare da cosa alcuna di questo basso mondo!”. (San Pio da Pietrelcina)
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Maria e Giuseppe avevano con loro Gesù, facevano tutto per Gesù”. (Beato Pietro Bonilli)
“Gesù ti ama, non girare altrove il tuo sguardo!”. (San Pio da Pietrelcina)
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Non si va al Cielo senza la croce, e bisogna portarla, non già trascinandola, ma tenendola sulle spalle come Gesù Cristo... La tribolazione rinnova lo spirito di preghiera, ci distacca dal mondo e ci fa desiderare Dio solo”. (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo)
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Quella di Nazareth è una casa in cui Dio è veramente al centro”. (Papa Giovanni Paolo II)
“O Maria e Giuseppe, insegnateci a spogliarci del mondo per rivestirci di Gesù Cristo, così che si possa tendere alla santità, al Cielo, a Dio!”. (Can. don Paolo Bonaccia, Direttore dei Missionari della Sacra Famiglia di Spoleto, 1838-94)
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html
Nessun commento:
Posta un commento