"La Sacra Famiglia" di Franz Christoph Janneck, 1761 |
"Alla Scuola di Nazareth"
Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
“In Maria dimora il Signore, in lei trova il luogo del Suo riposo. Lei è la vivente casa di Dio, il germoglio che, nella buia notte invernale della storia, spunta dal tronco abbattuto di Davide. Ella dice Sì al Signore, si mette pienamente a Sua disposizione e diventa così il Tempio vivente di Dio… Il silenzio di Giuseppe è un silenzio permeato di contemplazione del mistero di Dio, in atteggiamento di totale disponibilità ai Voleri divini”. (Papa Benedetto XVI)
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“Il Figlio di Dio si concede all’adorazione di Elisabetta, irradiando la sua luce attraverso gli occhi e la voce di Maria… Abbiamo in Maria il modello e la guida per il nostro cammino. Ella ci precede e ci accompagna. Lasciamoci condurre da lei sulle vie dell’amore e della fedeltà a Cristo”. (Papa Giovanni Paolo II)
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Il Verbo di Dio, fattosi uomo, esce dal tabernacolo santo che è il seno immacolato di Maria. Prima sua apparizione nel mondo, in una mangiatoia… Tutto intorno è silenzio, povertà, semplicità, innocenza”. (Papa Giovanni XXIII)
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Colei che aveva accolto incondizionatamente la volontà di Dio al momento dell’Annunciazione, ripete oggi il suo Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto. Questo atteggiamento di docile adesione ai disegni divini segnerà l’arco dell’intera sua esistenza… Lasciatevi guidare da lei. Ricorrete al suo aiuto con umile confidenza, specialmente nei momenti della prova”. (Papa Giovanni Paolo II)
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“La Casa di Nazareth è la scuola del Vangelo… Qui comprendiamo il modo di vivere in famiglia. Nazareth ci ricordi cos’è la famiglia, il suo carattere sacro e inviolabile”. (Papa Paolo VI)
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html
“In Maria dimora il Signore, in lei trova il luogo del Suo riposo. Lei è la vivente casa di Dio, il germoglio che, nella buia notte invernale della storia, spunta dal tronco abbattuto di Davide. Ella dice Sì al Signore, si mette pienamente a Sua disposizione e diventa così il Tempio vivente di Dio… Il silenzio di Giuseppe è un silenzio permeato di contemplazione del mistero di Dio, in atteggiamento di totale disponibilità ai Voleri divini”. (Papa Benedetto XVI)
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“Il Figlio di Dio si concede all’adorazione di Elisabetta, irradiando la sua luce attraverso gli occhi e la voce di Maria… Abbiamo in Maria il modello e la guida per il nostro cammino. Ella ci precede e ci accompagna. Lasciamoci condurre da lei sulle vie dell’amore e della fedeltà a Cristo”. (Papa Giovanni Paolo II)
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Il Verbo di Dio, fattosi uomo, esce dal tabernacolo santo che è il seno immacolato di Maria. Prima sua apparizione nel mondo, in una mangiatoia… Tutto intorno è silenzio, povertà, semplicità, innocenza”. (Papa Giovanni XXIII)
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Colei che aveva accolto incondizionatamente la volontà di Dio al momento dell’Annunciazione, ripete oggi il suo Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto. Questo atteggiamento di docile adesione ai disegni divini segnerà l’arco dell’intera sua esistenza… Lasciatevi guidare da lei. Ricorrete al suo aiuto con umile confidenza, specialmente nei momenti della prova”. (Papa Giovanni Paolo II)
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“La Casa di Nazareth è la scuola del Vangelo… Qui comprendiamo il modo di vivere in famiglia. Nazareth ci ricordi cos’è la famiglia, il suo carattere sacro e inviolabile”. (Papa Paolo VI)
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Ad ulteriore approfondimento, in questo blog: un brano della lettera che suor Lucia scrisse a Paolo VI in occasione del viaggio del Santo Padre a Fatima per il 50° anniversario delle apparizioni (13 maggio 1967).
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
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