"Roma perderà la fede
e diventerà la sede dell’anticristo"
(Dal Segreto rivelato da Maria SS. a La Salette.
Imprimatur di S. E. Mons. Salvatore Luigi Conte Zola,
(Dal Segreto rivelato da Maria SS. a La Salette.
Imprimatur di S. E. Mons. Salvatore Luigi Conte Zola,
Vescovo di Lecce,
15 novembre 1879)
Foto scaricabili delle parti più significative
del testo del Segreto,
nell'album pubblicato
dalla nostra pagina facebook "Giuseppe di Nazareth":
LE LACRIME DI MARIA SANTISSIMA
RispondiEliminaL'apparizione della Beata Vergine Maria a La Salette
(19 settembre 1846)
IL RICONOSCIMENTO ECCLESIASTICO DELL'APPARIZIONE
La notizia dell’apparizione si diffuse molto velocemente, tanto che nei soli due anni successivi si ebbe a La Salette un afflusso di circa trecentomila pellegrini, che diedero inizio ad un impressionante rinnovamento di costumi.
Dopo cinque anni di studi approfonditi, eseguiti dal vescovo di Grenoble, Filiberto de Bruillard, l’apparizione ottenne il riconoscimento ecclesiastico (16 novembre 1851).
Quindi, il 1° maggio 1852 il Vescovo annunciò la costruzione, sui luoghi dell’apparizione, di un santuario dedicato a “Nostra Signora di La Salette”, che fu completato nel 1865.
Nel 1879 Papa Leone XIII decretò per il santuario il titolo di “Basilica minore” e la solenne incoronazione della statua della Vergine col titolo di “Riconciliatrice dei peccatori”.
Infine, nel 1934 la Santa Sede fissò la festa della B. Vergine di La Salette il 19 settembre di ogni anno, anniversario dell’apparizione.
IL SIGNIFICATO DEL MESSAGGIO: SENZA DIO NON VI E' NE' FUTURO, NE' VITA ETERNA
RispondiEliminaCon le lacrime versate a La Salette, Maria SS. mostra il suo dolore di Madre di fronte alla via di rovina scelta da noi, suoi figli, che spesso viviamo come se Dio non esistesse, rifiutando deliberatamente il suo amore, disprezzando i suoi Comandamenti ed escludendoci, pertanto, volontariamente dalla beatitudine eterna di cui potremmo godere un giorno in Paradiso.
Le lacrime della Madonna sono il suo ultimo tentativo materno di convertire i nostri cuori induriti dal peccato.
Le colpe che appesantiscono tanto il braccio di suo Figlio:
1. La profanazione della domenica, giorno del Signore, che non viene più santificata con la partecipazione alla S. Messa: "Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo, e voi non me lo volete concedere".
2. La bestemmia: "Non sanno che bestemmiare il nome di mio Figlio".
3. Il disprezzo della religione e l’irrisione della S. Messa: "D’estate a Messa vanno solo alcune donne anziane. Gli altri lavorano di domenica, tutta l’estate. D’inverno, quando non sanno che cosa fare, vanno a Messa, ma solo per burlarsi della religione".
4. Il consumo di carne il Mercoledì Santo e i venerdì di Quaresima:
"In Quaresima vanno dal macellaio come cani".
Quello di La Salette è l’appello accorato della Madre, che invita i suoi figli alla conversione, incapace ormai – nonostante le sue incessanti suppliche davanti a Dio – di evitare loro i giusti castighi per le loro gravi colpe: "Se il mio popolo non vuole sottomettersi, sarò costretta a lasciare cadere il braccio di mio Figlio. Esso è così grave e pesante che non posso più sostenerlo... Da quanto tempo soffro per voi! Se voglio che mio Figlio non vi abbandoni, mi è stato affidato il compito di pregarlo incessantemente per voi, e voi non ci fate caso... Per quanto pregherete e farete, mai potrete compensare la pena che mi sono presa per voi".
L’appello di Maria SS. a La Salette è quanto mai attuale.
La Madonna piange per i peccati degli uomini, non solo per quelli di ieri, ma anche per quelli di oggi, ricordando a tutti che senza Dio per l’uomo non vi è né futuro, né vita eterna.
"Se si convertono, allora, le pietre e le roccesi muteranno in mucchi di grano e le patate nasceranno da sole nei campi": il messaggio di La Salette è, tuttavia, anche un messaggio di speranza e ci ricorda che Dio benedice sempre i figli che camminano sulle sue vie.
L'AVVERARSI DELLE PROFEZIE
RispondiEliminaLa Santa Vergine durante l’apparizione ricordò ai ragazzi che l’anno precedente, il 1845, le patate erano marcite e profetizzò che avrebbero continuato a marcire al punto che a Natale non ce ne sarebbero più state.
Lo stesso disse del grano e dell’uva, informandoli che si sarebbe verificata una grande carestia.
Effettivamente nel 1845 un fungo, che fu individuato nella Phytophthora infestans, aveva iniziato a distruggere i raccolti di patate, che erano l’alimento principale della popolazione.
L’anno successivo, quello in cui la Madonna era apparsa ai due fanciulli, i contadini avevano piantato semi infetti, per cui tutto il raccolto andò in rovina.
Il fenomeno non riguardò solo la Francia, ma si verificò in tutta l’Europa: Belgio, Prussia, Svizzera, Italia, nessun Paese scampò all’infestazione. Soprattutto in Irlanda produsse una vera catastrofe alimentare, tanto che ancora oggi il 1847 viene ricordato come “l’anno nero” (Black 1847) perché infuriarono massimamente la carestia e tutte le malattie che sempre l’accompagnano come il tifo, il colera e la gastroenterite infettiva. Dal 1845 al 1850 il fungo distrusse tutte le piantagioni di patate e la popolazione irlandese si ridusse di circa tre milioni fra morti ed emigrati, che si recarono principalmente in America. L’infestazione fu definitivamente debellata solo nel 1852.
Come la S. Vergine aveva preannunciato, anche all’uva non capitò di meglio. Racconta lo scrittore storico Vittorio Messori: “ Io sono andato a studiare cosa successe all’uva in Francia dopo il 1846 e ho scoperto cose incredibili. L’anno dopo le apparizioni, fece la sua comparsa un fungo parassita che aggredisce l’uva, spargendo una malattia detta “oidio”. Si tratta di una malattia della vite che mai si era vista in Francia prima di allora. Fece moltissimi danni e quando scomparve, si manifestò subito la filossera, un pidocchio microscopico che distrusse la metà dei vigneti di tutto il Paese. Venne trovato un rimedio per la filossera, ma comparve immediatamente la peronospera, una malattia sconosciuta in Europa ed originaria dall’America. Le poche viti che erano riuscite a scampare ai due flagelli precedenti vennero annientate dal nuovo male. Ho fatto delle ricerche negli archivi e nelle biblioteche francesi: in Francia non esiste una sola specie di vite che sia anteriore al 1847. Tutte quelle allora già esistenti morirono. Una terribile previsione che si avverò in pieno”.
Anche queste epidemie, come quella delle patate, si sparsero in tutta l’Europa e occorsero decenni per combatterle e debellarle. Inoltre si dovette ricorrere a nuovi innesti fatti arrivare dall’America e modificare completamente le tecniche della viticoltura.
Ovviamente i danni non furono solo alimentari, come per le patate, ma furono maggiormente di carattere economico, perché colpivano le attività lavorative e produttive della popolazione, creando maggior miseria.
Dalla testimonianza della veggente Melania Calvat:
RispondiElimina"La visione della Vergine SS. era di per sé un intero Paradiso...
Si dimenticava questa Terra...
La voce della bella Signora era dolce, incantava, rapiva e faceva bene al cuore...
Gli occhi della SS. Vergine, nostra tenera Madre, non possono essere descritti da lingua umana. Per parlarne occorrerebbe un serafino, più ancora, occorrerebbe la lingua stessa di Dio, di quel Dio che formò la Vergine Immacolata capolavoro della Sua Onnipotenza...
In quei suoi occhi si vedeva il Paradiso... Più la guardavo, più desideravo guardarla, e più la guardavo più l’amavo e l’amavo con tutte le mie forze.
Aveva l’apparenza di una mamma affettuosa, piena di bontà, di amabilità, di amore per noi, di compassione e di misericordia...
Mentre mi parlava, la Vergine SS. piangeva ininterrottamente. Le sue lacrime cadevano l’una dopo l’altra lentamente, fin sopra le ginocchia, poi, come scintille di luce, sparivano... Erano splendide e piene d’amore...
Avrei voluto consolarla e non farla piangere, ma mi sembrava che Ella avesse bisogno di mostrare le sue lacrime per meglio manifestare il suo amore dimenticato dagli uomini...
Oh! Madre, più che buona!...
Voi avete, in un certo senso, esaurito la potenza di Dio. Dio, formandovi, come suo capolavoro celeste e terrestre, si è reso ancora più grande...".
IL RACCONTO DELL'APPARIZIONE - II PARTE
RispondiEliminaElla si rivolse ai fanciulli prima in lingua francese, poi nel dialetto locale, infine ancora in francese, dicendo loro, in lacrime: "Venite avanti, bambini miei; non abbiate paura; io sono qui per annunziarvi un grande messaggio...
Se il mio popolo non vuole sottomettersi, sarò costretta a lasciare cadere il braccio di mio Figlio. Esso è così grave e pesante che non posso più sostenerlo...
Da quanto tempo soffro per voi! Se voglio che mio Figlio non vi abbandoni, mi è stato affidato il compito di pregarlo incessantemente per voi, e voi NON CI FATE CASO. Per quanto pregherete e farete, mai potrete compensare la pena che mi sono presa per voi…
Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo, e voi non me lo volete concedere. È questo ciò che appesantisce tanto il braccio di mio Figlio!
Anche coloro che guidano i carri non sanno che bestemmiare il nome di mio Figlio.
Queste sono le due cose che appesantiscono tanto il braccio di mio Figlio.
Se il raccolto si guasta la colpa è vostra. Ve lo mostrai l’anno scorso con le patate, ma voi non ci avete fatto caso. Anzi, quando ne trovavate di guaste, bestemmiavate il nome di mio Figlio. Esse continueranno a marcire e quest’anno, a Natale, non ve ne saranno più…
Se avete del grano, non seminatelo! Quello seminato sarà mangiato dagli insetti, e quello che maturerà, cadrà in polvere quando lo trebbierete... Sopraggiungerà una grande carestia.
Prima di essa, i bambini al di sotto dei sette anni saranno colpiti da tremito e moriranno tra le braccia di coloro che li terranno. Gli altri faranno penitenza con la carestia... Le noci si guasteranno e l’uva marcirà".
La conversazione tra la Signora e i veggenti continuò con l’affidamento di un segreto ciascuno. Nessuno dei due, però, poté ascoltare il segreto confidato all’altro.
Quindi, Maria SS. proseguì: "SE SI CONVERTONO, allora, le pietre e le rocce si muteranno in mucchi di grano e le patate nasceranno da sole nei campi".
Poi chiese confidenzialmente ai due pastorelli: "Dite la vostra preghiera, figli miei?". Ed essi risposero: "Non molto, Signora". La Madonna, allora, replicò maternamente: "Ah, figli miei, bisogna dirla bene, mattino e sera. Quando non avete tempo, dite almeno un Padre Nostro e un’Ave Maria. Quando potrete far meglio, ditene di più".
Poi continuò tristemente: "D’estate a Messa vanno solo alcune donne anziane. Gli altri lavorano di domenica, tutta l’estate. D’inverno, quando non sanno che cosa fare, vanno a Messa, ma solo per burlarsi della religione".
Quindi aggiunse: "In Quaresima vanno dal macellaio come cani...".
"Avete mai visto del grano guasto, figli miei?" chiese, infine, Maria SS.
"No, Signora" risposero i due giovani in coro.
La Vergine, rivolgendosi allora a Massimino, replicò: "Ma tu, figlio mio, devi averlo visto una volta con tuo padre, verso la terra di Coin. Il padrone del campo disse a tuo padre di andare a vedere il suo grano guasto. Vi andaste tutti e due, prendeste in mano due o tre spighe, le stropicciaste e tutto cadde in polvere. Al ritorno, quando eravate a mezz’ora da Corps, tuo padre ti diede un pezzo di pane dicendoti: “Prendi, figlio mio, mangia ancora del pane quest’anno perché non so chi ne mangerà l’anno prossimo, se il grano continua a questo modo...”.
Disse, allora, Massimino, stupito che Maria SS. potesse conoscere con una tale precisione i particolari di un avvenimento accaduto tanto tempo prima, che lui stesso sembrava non rammentare quasi più: "Oh sì, Signora, ora ricordo. Prima non me lo ricordavo più...".
Concluse Maria SS.: "Ebbene, figli miei, fatelo conoscere a tutto il mio popolo!"
Poi attraversò un ruscello, osando i piedi su una pietra che emergeva e, senza voltarsi, ripeté ancora: "Andiamo, figli miei, fatelo conoscere a tutto il popolo!". Quindi risalì una piccola altura lì vicino e scomparve...