"Annunciazione" di Benvenuto Tisi detto Garofalo,1528 |
"Alla Scuola di Nazareth"
Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
tratti dagli scritti di sant'Alfonso M. de' Liguori
1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
“O Vergine Immacolata e santa, tu fosti così piccola ai tuoi occhi, ma fosti così grande agli occhi del tuo Signore, che ti esaltò sino a sceglierti per sua Madre e a farti Regina del Cielo e della Terra!”.
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“O mia Regina, ti sei data tanta fretta per visitare e santificare con la tua visita la casa di Elisabetta; visita presto la povera casa della mia anima: tu la puoi guarire da tutte le sue infermità”.
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Se Gesù fosse nato in Nazareth, è vero che ancora sarebbe nato da povero, ma almeno avrebbe avuta una stanza asciutta, un poco di fuoco, pannicelli caldi ed una culla comoda. Ma no, egli volle nascere in quella grotta fredda e senza fuoco; volle che una mangiatoia gli servisse di culla, ed un poco di paglia pungente gli servisse di letto per più patire... Entriamo nella spelonca di Betlemme. Se entreremo con fede e penseremo che questo Bambino è il Figlio di Dio, che per nostro amore è venuto in terra e tanto patisce per pagare i nostri peccati, come sarà possibile non ringraziarlo e non amarlo?”.
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“O Madre mia dolcissima, per amore di questo Figlio sacrificato, aiutami sempre e non mi abbandonare!”.
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Gesù andava a prender l’acqua, Gesù apriva e serrava la bottega, Gesù scopava la casa, raccoglieva i frammenti dei legni per il fuoco e faticava tutto il giorno ad aiutar Giuseppe nei suoi lavori… Un Dio onnipotente, che con un cenno ha creato il mondo e può distruggerlo quando vuole!... Che dolce cosa, poi, era l’osservare la devozione con cui Gesù faceva orazione, la pazienza con cui lavorava, la prontezza con cui ubbidiva, la modestia con cui si cibava, e la dolcezza ed affabilità con cui parlava e conversava! Ogni parola, ogni azione di Gesù era così santa che innamorava tutti, ma specialmente Maria e Giuseppe che sempre lo stavano osservando”.
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
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