sabato 23 dicembre 2017
AVVENTO - NATIVITÀ - INSEGNAMENTI - 13
O Pargolo d'amore,
io ti ritrovo ogni dì
nascente sull'Altare!
(Beata Madre M. Candida dell'Eucaristia)
venerdì 22 dicembre 2017
S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 48
"Sacra Famiglia nella bottega di san Giuseppe" di Jerónimo Jacinto de Espinosa,1640-60 |
"Alla Scuola di Nazareth"
Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
TEMA: "L'amore di Maria SS. e di san Giuseppe per Gesù"
1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
“Gesù fu dall’inizio il centro del loro grande amore, fu la loro grande vocazione, fu la loro ispirazione, fu il grande mistero della loro vita”. (Papa Giovanni Paolo II)
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“Mia carissima e amatissima Madre, fa’ che io non abbia altro cuore che il tuo, per amare Dio con amore puro e con amore ardente, come Te!”. (San Luigi M. Grignion de Monfort)
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Dio discende dal Cielo, si veste di carne per l’uomo... O Maria, o Giuseppe, vi prego per quell’amore con cui stringeste Gesù, di donarmi l’intima conoscenza sua, l’amore ardente, la fedele sequela!”. (Beato Pietro Bonilli)
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“In quella Famiglia non c’erano altri discorsi che dell’amore che gli uomini devono a Dio e che Dio porta agli uomini, specialmente nell’aver mandato al mondo il suo Unigenito a patire e a finire la sua vita in un mare di dolore e di disprezzi per la salvezza del genere umano”. (Sant'Alfonso M. de’ Liguori)
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Considerate che incendio di santo amore si doveva accendere nel cuore di Giuseppe, nel vedere il suo Signore che gli obbediva in tutto quello che gli ordinava… Quali affetti dovevano destarsi nel suo cuore nel portarlo in braccio, nell’accarezzarlo e ricevere le carezze che gli rendeva quel dolce fanciullo, nell’ascoltare le sue parole di Vita eterna e nell’osservare i santi esempi di tutte le virtù che gli dava quel divino garzoncello... Ogni parola, ogni azione di Gesù era così santa che innamorava tutti, ma specialmente Maria e Giuseppe che sempre lo stavano osservando”. (Sant'Alfonso M. de’ Liguori)
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html
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martedì 19 dicembre 2017
LA PRESENZA REALE - 55
Finché sui campi del nostro globo
spunterà una spiga di grano
e penderà un grappolo d’uva,
e un sacerdote salirà
pensoso del sacrificio
l’altare,
l’Ospite divino sarà con noi.
(Pio XII, 28 aprile 1939)
domenica 10 dicembre 2017
S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 47
"Tre Sacri Cuori di Gesù, Maria e Giuseppe" - Autore anonimo |
"Alla Scuola di Nazareth"
Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
TEMA: "I Tre Sacri Cuori di Gesù, Maria e Giuseppe"
(SECONDO SCHEMA)
1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
“Nel Cuore di Maria, Dio ha iniziato l’opera della nostra Redenzione. Fu in questo Cuore che il Padre chiuse suo Figlio, come se fosse il primo tabernacolo. Per nove mesi il sangue di Cristo era il sangue di Maria colto alla fonte del suo Cuore Immacolato, i palpiti del Cuore di Cristo battevano all’unisono con i palpiti del Cuore di Maria”. (Suor Lucia di Fatima)
“Dio, avendo assegnato il nostro Santo in qualità di padre a Gesù, certamente gli dovette infondere nel Cuore un amore di padre, e padre di un tale Figlio così amabile, che era insieme Dio; per cui l’amore di Giuseppe non fu puramente umano, come l’amore degli altri padri, ma un amore soprannaturale, ritrovando nella stessa persona il suo figliolo e il suo Dio”. (Sant’Alfonso Maria de’ Liguori)
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“Il Cuore di questa Madre è soltanto amore e misericordia”. (San Giovanni M. Vianney, il santo Curato d'Ars)
“La devozione al Cuore Immacolato di Maria consiste nel considerarla come sicura porta attraverso cui entreremo in Paradiso. Il Cuore di Maria è, infatti, per tutti i suoi figli il rifugio e la via verso Dio”. (Suor Lucia di Fatima)
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Egli nasce come raggio di sole che attraversa il cristallo senza appannarlo, e gli angeli sono lì a porlo fra le braccia di sua Madre. O Maria, diteci quali furono le effusioni del Vostro Cuore! Chi potrebbe penetrare in quella fornace di fuoco?”. (San Pio da Pietrelcina)
“Allora Giuseppe, inginocchiato e piangendo di tenerezza, disse: Dio mio e Figlio mio, a Te tutto mi consacro... … Considerate che incendio di santo amore si doveva accendere nel Cuore di Giuseppe! Quali affetti dovevano destarsi nel suo Cuore nel portarlo in braccio, nell'accudirlo!". (Sant'Alfonso M. de' Liguori)
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Gesù, poiché più d’ogni altro amava i suoi genitori Maria e Giuseppe, così più da vicino li fece partecipi della sua sofferenza e, quali due primi e principali rami, li innestò al tronco della sua Croce... In questa terra d’esilio, la Trinità divina non vide mai unione più bella di quella che regnava tra loro: tre Cuori in un sol Cuore, tre volontà in un’unica volontà”. (Can. don Paolo Bonaccia, Direttore dei Missionari della Sacra Famiglia di Spoleto, 1838-94)
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Gesù era il centro di quella Casa. Il suo Cuore divino traeva a sé i Cuori di Maria e di Giuseppe ed essi riposavano nel Cuore di Cristo… O santa Casa di Nazareth, gli Angeli contemplano estatici l’unione dei pensieri, delle volontà e degli affetti che regna in Gesù, Maria e Giuseppe, che dimorano in te! Quale ricchezza per le case se esse giungeranno ad imitare l’unione di Gesù, Maria e Giuseppe nella Casa Nazarena! Sembra che non si possa desiderare altro, affinché il Cielo discenda in terra, o la terra si converta in Cielo”. (Can. don Paolo Bonaccia)
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Ad ulteriore approfondimento, in questo blog: un brano della lettera che suor Lucia scrisse a Paolo VI in occasione del viaggio del Santo Padre a Fatima per il 50° anniversario delle apparizioni (13 maggio 1967).
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html
“Nel Cuore di Maria, Dio ha iniziato l’opera della nostra Redenzione. Fu in questo Cuore che il Padre chiuse suo Figlio, come se fosse il primo tabernacolo. Per nove mesi il sangue di Cristo era il sangue di Maria colto alla fonte del suo Cuore Immacolato, i palpiti del Cuore di Cristo battevano all’unisono con i palpiti del Cuore di Maria”. (Suor Lucia di Fatima)
“Dio, avendo assegnato il nostro Santo in qualità di padre a Gesù, certamente gli dovette infondere nel Cuore un amore di padre, e padre di un tale Figlio così amabile, che era insieme Dio; per cui l’amore di Giuseppe non fu puramente umano, come l’amore degli altri padri, ma un amore soprannaturale, ritrovando nella stessa persona il suo figliolo e il suo Dio”. (Sant’Alfonso Maria de’ Liguori)
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“Il Cuore di questa Madre è soltanto amore e misericordia”. (San Giovanni M. Vianney, il santo Curato d'Ars)
“La devozione al Cuore Immacolato di Maria consiste nel considerarla come sicura porta attraverso cui entreremo in Paradiso. Il Cuore di Maria è, infatti, per tutti i suoi figli il rifugio e la via verso Dio”. (Suor Lucia di Fatima)
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Egli nasce come raggio di sole che attraversa il cristallo senza appannarlo, e gli angeli sono lì a porlo fra le braccia di sua Madre. O Maria, diteci quali furono le effusioni del Vostro Cuore! Chi potrebbe penetrare in quella fornace di fuoco?”. (San Pio da Pietrelcina)
“Allora Giuseppe, inginocchiato e piangendo di tenerezza, disse: Dio mio e Figlio mio, a Te tutto mi consacro... … Considerate che incendio di santo amore si doveva accendere nel Cuore di Giuseppe! Quali affetti dovevano destarsi nel suo Cuore nel portarlo in braccio, nell'accudirlo!". (Sant'Alfonso M. de' Liguori)
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Gesù, poiché più d’ogni altro amava i suoi genitori Maria e Giuseppe, così più da vicino li fece partecipi della sua sofferenza e, quali due primi e principali rami, li innestò al tronco della sua Croce... In questa terra d’esilio, la Trinità divina non vide mai unione più bella di quella che regnava tra loro: tre Cuori in un sol Cuore, tre volontà in un’unica volontà”. (Can. don Paolo Bonaccia, Direttore dei Missionari della Sacra Famiglia di Spoleto, 1838-94)
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Gesù era il centro di quella Casa. Il suo Cuore divino traeva a sé i Cuori di Maria e di Giuseppe ed essi riposavano nel Cuore di Cristo… O santa Casa di Nazareth, gli Angeli contemplano estatici l’unione dei pensieri, delle volontà e degli affetti che regna in Gesù, Maria e Giuseppe, che dimorano in te! Quale ricchezza per le case se esse giungeranno ad imitare l’unione di Gesù, Maria e Giuseppe nella Casa Nazarena! Sembra che non si possa desiderare altro, affinché il Cielo discenda in terra, o la terra si converta in Cielo”. (Can. don Paolo Bonaccia)
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
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venerdì 8 dicembre 2017
APOSTASIA - 20
Dopo le apparizioni di Lourdes,
la Madonna non ha smesso
di manifestare nel mondo intero
le sue vive preoccupazioni materne
per la sorte dell’umanità
nelle sue diverse apparizioni.
Dovunque, ha chiesto preghiere e penitenza
per la conversione dei peccatori,
perché prevedeva la rovina spirituale di certi paesi,
le sofferenze che il Santo Padre avrebbe subito,
l’indebolimento generale della fede cristiana,
le difficoltà della chiesa,
la venuta dell’anticristo
ed i suoi tentativi per sostituire Dio
nella vita degli uomini:
tentativi che, malgrado i loro successi splendenti,
sarebbero destinate tuttavia all’insuccesso.
(Dall'omelia del Card. Ivan Dias a Lourdes,
8 dicembre 2007,
150° anniversario delle apparizioni)
"... la venuta dell’anticristo
ed i suoi tentativi per SOSTITUIRE
Dio nella vita degli uomini ...".
Un chiaro riferimento
a quei FALSI insegnamenti
che pullulano ogni giorno di più,
opera di FALSI pastori.
Insegnamenti NON PIÙ cattolici,
che mirano a SOSTITUIRE la Verità di Cristo
con vere e proprie MENZOGNE.
L'Immacolata interceda per ciascuno di noi
la grazia del discernimento,
unita alla volontà di contrastare
con la parola e con lo scritto
l'opera satanica di FALSIFICAZIONE in atto,
che sta letteralmente spaccando la Chiesa in due.
Non dimentichiamo MAI
che la RETTA Dottrina è IMMUTABILE
e SEMPRE e SOLO si FONDA
sugli insegnamenti di Nostro Signore nel S. Vangelo.
Ogni tentativo di "accomodare"
quanto Egli disse (e visse in prima persona!)
è APOSTASIA.
lunedì 4 dicembre 2017
S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 46
"Tre Sacri Cuori di Gesù, Maria e Giuseppe" - Autore anonimo |
"Alla Scuola di Nazareth"
Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
tratti dagli scritti di san Luigi Scrosoppi
TEMA: "I Tre Sacri Cuori di Gesù, Maria e Giuseppe"
(PRIMO SCHEMA)
1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
“Confida nella nostra divina Madre e nel nostro caro padre San Giuseppe… Abbi sempre i tuoi occhi rivolti alla Madonna, e a suo onore fa’ atti di perfetta uniformità al suo divin Figlio… Ricorri con grande confidenza alla nostra Mamma, in ogni tuo bisogno… Nei tuoi bisogni spirituali abbi sempre per tuo Maestro San Giuseppe… Guarda il Santissimo Cuore di Gesù che, aperto, ti invita ad entrarvi, dove troverai lumi e consolazioni celesti”.
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“Carità, carità con tutti… La carità è la regina assisa sul trono dell’umiltà e tutte le altre virtù sono ai suoi lati come tante ancelle”.
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Dio ci ama. Dio è disposto ad amarci per sempre, quantunque noi siamo indegni del suo amore… La venuta del divin Redentore è una venuta d’amore verso di noi, sue creature… La venuta di Gesù Cristo è una testimonianza dello svisceratissimo amore di Dio verso di noi”.
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“La prova di amare Iddio è quella di patire per suo amore… Un’anima che ama Dio non desidera che di sacrificarsi per Lui… Le croci producono frutti meravigliosi ed è onore essere crocifissi con Gesù e per Gesù”.
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Ad ulteriore approfondimento, in questo blog: un brano della lettera che suor Lucia scrisse a Paolo VI in occasione del viaggio del Santo Padre a Fatima per il 50° anniversario delle apparizioni (13 maggio 1967).
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html
“Confida nella nostra divina Madre e nel nostro caro padre San Giuseppe… Abbi sempre i tuoi occhi rivolti alla Madonna, e a suo onore fa’ atti di perfetta uniformità al suo divin Figlio… Ricorri con grande confidenza alla nostra Mamma, in ogni tuo bisogno… Nei tuoi bisogni spirituali abbi sempre per tuo Maestro San Giuseppe… Guarda il Santissimo Cuore di Gesù che, aperto, ti invita ad entrarvi, dove troverai lumi e consolazioni celesti”.
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“Carità, carità con tutti… La carità è la regina assisa sul trono dell’umiltà e tutte le altre virtù sono ai suoi lati come tante ancelle”.
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Dio ci ama. Dio è disposto ad amarci per sempre, quantunque noi siamo indegni del suo amore… La venuta del divin Redentore è una venuta d’amore verso di noi, sue creature… La venuta di Gesù Cristo è una testimonianza dello svisceratissimo amore di Dio verso di noi”.
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“La prova di amare Iddio è quella di patire per suo amore… Un’anima che ama Dio non desidera che di sacrificarsi per Lui… Le croci producono frutti meravigliosi ed è onore essere crocifissi con Gesù e per Gesù”.
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Voglio essere vero figlio di Maria Vergine e di San Giuseppe e quale figlio voglio dipendere in tutto da loro, e operare tutto con la loro santa benedizione. Stare nei Sacri Cuori di Gesù, Maria e Giuseppe, stare dentro tali Cuori”.
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
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S. ROSARI MEDITATI - Misteri gaudiosi
domenica 3 dicembre 2017
LA S. MESSA - Insegnamenti - 53
venerdì 1 dicembre 2017
S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 45
"Sacra Famiglia con san Giovannino" di Bartolomé Estaban Murillo, 1655-59 |
"Alla Scuola di Nazareth"
Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
TEMA: "La Famiglia Nazarena, eccelso Modello di immolazione"
(TERZO SCHEMA)
1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
“L’intera vita di Cristo fu immolazione infinita sull’altare della giustizia del Padre per la Redenzione del genere umano. E poiché Gesù più d’ogni altro amava i suoi genitori Maria e Giuseppe, così più da vicino li fece partecipi della sua sofferenza e, quali due primi e principali rami, li innestò al tronco della sua Croce. Appena, infatti, Maria disse: - Io sarò la Madre del Redentore, dovette anche dire: - Io sarò la Madre dell’Uomo dei dolori. Ella, che conosceva profondamente le Scritture, contemplava in esse le pene predette al Redentore: Isaia, Geremia, Davide, i Profeti… La Vergine era già vittima, vittima di dolori annunciati… Alle profezie, poi, seguì presto la realtà: per lei Betlemme, l’Egitto, Nazareth furono monti di mirra, salite dolorose che dovevano condurla alla vetta più alta e più penosa: il Calvario… A Giuseppe accadde come a Maria: mentre fu innalzato a grandi onori, fu anche destinato a grandi dolori. Pericolo di morte, esilio, afflizioni, fatiche incessanti! Quali fascio di croci gravò su di Lui in segno del suo amore!”. (Can. don Paolo Bonaccia, Direttore dei Missionari della Sacra Famiglia di Spoleto, 1838-94)
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“Volle la Vergine andare a visitare Elisabetta, conoscendo esser questa la Volontà del Verbo incarnato. Fu questo avviso una spada nel Cuore del nostro Giuseppe, al pensiero di dover per quel tempo restare privo della sua Sposa Maria. Tuttavia chinò la testa agli ordini divini e si uniformò alla Volontà del suo Dio. Giuseppe raccomandò caldamente la sua Sposa ad Elisabetta e a tutti di quella casa, dicendo loro che quella era il suo tesoro. Partì quindi il Santo col corpo, ma restò lì col Cuore”. (Serva di Dio Madre Maria Cecilia Baij)
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Unico asilo ai più grandi personaggi della terra è una stalla. In un angolo di questo rifugio - ben conveniente alla nascita di un Bambino destinato a morire un giorno su di una croce – Maria, restando sempre quale era stata, Vergine e Immacolata, diviene realmente Madre, mettendo al mondo il suo Figlio”. (Beato Bartolo Longo)
“Entriamo nella spelonca di Betlemme! Se entreremo con fede e penseremo che questo Bambino è il Figlio di Dio, che per nostro amore è venuto in terra e tanto patisce per pagare i nostri peccati, come sarà possibile non ringraziarlo e non amarlo?”. (Sant’Alfonso M. de’ Liguori)
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Simeone poi proseguì: - Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a Te una spada trafiggerà l’anima. Il bambino chinò il capo. Con quest’azione accettò la profezia del sacerdote... L’amorosa Madre incominciò a sentire in quello stesso momento la realtà della profezia di Simeone, e le restò immediatamente ferito il Cuore dalla spada che la minacciava per l’avvenire. Infatti, le furono manifesti tutti i misteri racchiusi nella profezia: il trionfo che Egli avrebbe riportato sui demoni e sulla morte, cosa che però avrebbe dovuto costargli molto, fino a portarlo alla sua morte vergognosa e dolorosa sulla croce; e l’opposizione che il Bambino Gesù avrebbe dovuto soffrire nella sua Chiesa, da parte di una così grande moltitudine di reprobi. Anche il santo Sposo Giuseppe, quando udì queste profezie, comprese molti dei misteri della Redenzione e delle sofferenze del dolcissimo Gesù...”. (Venerabile Suor Maria di Gesù d’Agreda)
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Non vi è casa senza croce e membro della famiglia che non abbia la sua. Misera sarebbe quella dimora da cui la croce fosse bandita. Nella Casa di Nazareth essa torreggia più alta che altrove, poiché le tre grandi anime di Gesù, Maria e Giuseppe divennero tali patendo. Anime afflitte, non sapete che tutti dobbiamo patire? Che è proprio del cristiano patire cose grandi? Beata quell’anima che accoglie mitemente nel cuore queste trafitture e ne forma il suo fascio di mirra: essa imita la vita nella Casa Nazarena”. (Can. don Paolo Bonaccia)
“O Madre mia dolcissima, per amore di questo Figlio sacrificato, aiutami sempre e non mi abbandonare!... O San Giuseppe, per quelle lacrime che hai sparso nel contemplare la futura Passione del tuo Gesù, ottienimi un ricordo continuo dei dolori del mio Redentore!… E Tu, o mio Gesù, che per mio amore hai tanto patito e sei morto, fa’ che io non dimentichi mai un così grande amore! Io ti amo con tutto il cuore”. (Sant’Alfonso M. de’ Liguori)
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
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lunedì 27 novembre 2017
SALDI NELLA FEDE - 19
La nostra fede è STORICAMENTE fondata,
e quindi NON è
qualcosa di vago e di passeggero:
nel mondo di oggi,
contrassegnato da un GRAVE RELATIVISMO
e da una forte CONFUSIONE di valori,
dobbiamo sempre ricordare
che, come cristiani,
siamo realmente edificati
sulle stabili fondamenta degli apostoli,
avendo CRISTO STESSO
come pietra angolare.
(Giovanni Paolo II)
giovedì 23 novembre 2017
S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 44
"Sacra Famiglia con i simboli della Passione" di Luca Giordano, 1660 |
"Alla Scuola di Nazareth"
Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
TEMA: "La Famiglia Nazarena, eccelso Modello di immolazione"
(SECONDO SCHEMA)
1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
“Questo è il modo con cui il Padre ha dimostrato di amare il mondo: mandando il Figlio a morire per noi”. (Madre Teresa di Calcutta)
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“O Madre mia dolcissima, per amore di quest Figlio sacrificato, aiutami sempre e non mi abbandonare”. (Sant’Alfonso M. de’ Liguori)
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Entriamo nella spelonca di Betlemme. Se entreremo con fede e penseremo che questo Bambino è il Figlio di Dio, che per nostro amore è venuto in terra e tanto patisce per pagare i nostri peccati, come sarà possibile non ringraziarlo e non amarlo?”. (Sant’Alfonso M. de’ Liguori)
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Gesù entrò nel Tempio di Israele per preannunziare una particolare battaglia, una lotta che sarà la missione della sua vita. La lotta, che finirà con un insolito trionfo. Sarà questo il trionfo della croce”. (Papa Giovanni Paolo II)
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Il Signore disponeva che San Giuseppe si fosse stabilito in Nazareth, che doveva dare a Gesù il soprannome di Nazareno, e additarlo al mondo come il Re promesso… Questo nome fu affisso sulla croce, e questo nome risuona dall’uno all’altro capo del mondo in mezzo ai popoli, che acclamano il Re immortale dei secoli… Sospeso tra la terra e il cielo, col volto maestosamente sereno e rifulgente di amore, con le braccia aperte, col capo chinato verso la Terra, Egli era la Vittima d’amore che intercedeva per gli uomini… Solo il Crocifisso ha salvato il mondo e può rinnovarlo ora che il mondo ha apostatato il suo amore”. (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo)
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Ad ulteriore approfondimento, in questo blog: un brano della lettera che suor Lucia scrisse a Paolo VI in occasione del viaggio del Santo Padre a Fatima per il 50° anniversario delle apparizioni (13 maggio 1967).
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html
“Questo è il modo con cui il Padre ha dimostrato di amare il mondo: mandando il Figlio a morire per noi”. (Madre Teresa di Calcutta)
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“O Madre mia dolcissima, per amore di quest Figlio sacrificato, aiutami sempre e non mi abbandonare”. (Sant’Alfonso M. de’ Liguori)
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Entriamo nella spelonca di Betlemme. Se entreremo con fede e penseremo che questo Bambino è il Figlio di Dio, che per nostro amore è venuto in terra e tanto patisce per pagare i nostri peccati, come sarà possibile non ringraziarlo e non amarlo?”. (Sant’Alfonso M. de’ Liguori)
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Gesù entrò nel Tempio di Israele per preannunziare una particolare battaglia, una lotta che sarà la missione della sua vita. La lotta, che finirà con un insolito trionfo. Sarà questo il trionfo della croce”. (Papa Giovanni Paolo II)
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Il Signore disponeva che San Giuseppe si fosse stabilito in Nazareth, che doveva dare a Gesù il soprannome di Nazareno, e additarlo al mondo come il Re promesso… Questo nome fu affisso sulla croce, e questo nome risuona dall’uno all’altro capo del mondo in mezzo ai popoli, che acclamano il Re immortale dei secoli… Sospeso tra la terra e il cielo, col volto maestosamente sereno e rifulgente di amore, con le braccia aperte, col capo chinato verso la Terra, Egli era la Vittima d’amore che intercedeva per gli uomini… Solo il Crocifisso ha salvato il mondo e può rinnovarlo ora che il mondo ha apostatato il suo amore”. (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo)
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html
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S. ROSARI MEDITATI - Misteri gaudiosi
martedì 21 novembre 2017
EXTRA ECCLESIAM NULLA SALUS - 8
In ogni tempo
i Romani Pontefici Nostri Predecessori
ebbero a cuore
- e anche a Noi preme moltissimo -
che i Cristiani
che si sono dolorosamente allontanati
dalla Chiesa Cattolica
siano invitati a tornare ad essa,
come ad una madre
da loro abbandonata.
(Benedetto XV,
Breve "Romanorum Pontificum",
25 febbraio 1916)
Un insegnamento prezioso.
L’unica VERA unione delle Chiese cristiane
NON può realizzarsi, infatti,
ponendole tutte sullo stesso piano,
così che la Chiesa Cattolica debba far propri
quegli ERRORI che sono stati causa
di ERESIA e di SCISMA.
L’UNITÀ NELLA VERITÀ sarà tale
solo quando chi si è separato TORNERÀ
alla Chiesa Cattolica,
aderendo così alla RETTA dottrina
INSEGNATACI DA CRISTO,
TRAMANDATACI DALLA TRADIZIONE APOSTOLICA
e CUSTODITA lungo i secoli
SOLAMENTE nella Chiesa Cattolica stessa.
lunedì 20 novembre 2017
S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 43
"Sacra Famiglia" di Rafael Flores, 1857 |
"Alla Scuola di Nazareth"
Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
TEMA: "La Famiglia Nazarena, eccelso Modello di immolazione"
(PRIMO SCHEMA)
1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
“Ecco il Figlio di Dio che, vedendo perduto l’uomo, per liberarlo dalla morte si offre a prendere carne umana. Ma, Figlio, par che allora gli dicesse il Padre, pensa che in terra dovrai fare una vita umile e penosa. Dovrai nascere in una grotta fredda ed esser posto in una mangiatoia per bestie. Dovrai, bambino, fuggire in Egitto per scampare dalle mani di Erode. Dovrai vivere in una bottega da umile garzone, povero e disprezzato. Dovrai lasciar la vita sopra una croce, svergognato ed abbandonato da tutti. Risponde il Figlio: Padre, non importa. Di tutto mi contento, purché si salvi l’uomo”. (Sant'Alfonso M. de’Liguori)
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“Senza sacrificio non c’è amore”. (San Massimiliano M. Kolbe)
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Unico asilo ai più grandi personaggi della terra è una stalla. In un angolo di questo rifugio - ben conveniente alla nascita di un Bambino destinato a morire un giorno su di una croce - Maria, restando sempre quale era stata, Vergine e Immacolata, diviene realmente Madre, mettendo al mondo il suo Figlio. Chiama il suo vergine Sposo, e con lui gli rende le prime e le più pure adorazioni che la terra gli abbia mai rese”. (Beato Bartolo Longo)
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Gesù entrò nel Tempio di Israele per preannunziare una particolare battaglia, una lotta che sarà la missione della sua vita. La lotta, che finirà con un insolito trionfo. Sarà questo il trionfo della Croce”. (Papa Giovanni Paolo II)
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Quanto costò a Gesù la sua vita sulla Terra! Tutta la vita fu Orto e Calvario. Egli cresceva in età e sapienza, e in Lui e con Lui cresceva la Croce. Non se ne separò un solo istante: in essa cresceva, in essa soffriva; ma sempre con sorriso e bontà”. (Beata Alexandrina Maria da Costa)
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Ad ulteriore approfondimento, in questo blog: un brano della lettera che suor Lucia scrisse a Paolo VI in occasione del viaggio del Santo Padre a Fatima per il 50° anniversario delle apparizioni (13 maggio 1967).
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html
“Ecco il Figlio di Dio che, vedendo perduto l’uomo, per liberarlo dalla morte si offre a prendere carne umana. Ma, Figlio, par che allora gli dicesse il Padre, pensa che in terra dovrai fare una vita umile e penosa. Dovrai nascere in una grotta fredda ed esser posto in una mangiatoia per bestie. Dovrai, bambino, fuggire in Egitto per scampare dalle mani di Erode. Dovrai vivere in una bottega da umile garzone, povero e disprezzato. Dovrai lasciar la vita sopra una croce, svergognato ed abbandonato da tutti. Risponde il Figlio: Padre, non importa. Di tutto mi contento, purché si salvi l’uomo”. (Sant'Alfonso M. de’Liguori)
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“Senza sacrificio non c’è amore”. (San Massimiliano M. Kolbe)
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Unico asilo ai più grandi personaggi della terra è una stalla. In un angolo di questo rifugio - ben conveniente alla nascita di un Bambino destinato a morire un giorno su di una croce - Maria, restando sempre quale era stata, Vergine e Immacolata, diviene realmente Madre, mettendo al mondo il suo Figlio. Chiama il suo vergine Sposo, e con lui gli rende le prime e le più pure adorazioni che la terra gli abbia mai rese”. (Beato Bartolo Longo)
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Gesù entrò nel Tempio di Israele per preannunziare una particolare battaglia, una lotta che sarà la missione della sua vita. La lotta, che finirà con un insolito trionfo. Sarà questo il trionfo della Croce”. (Papa Giovanni Paolo II)
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Quanto costò a Gesù la sua vita sulla Terra! Tutta la vita fu Orto e Calvario. Egli cresceva in età e sapienza, e in Lui e con Lui cresceva la Croce. Non se ne separò un solo istante: in essa cresceva, in essa soffriva; ma sempre con sorriso e bontà”. (Beata Alexandrina Maria da Costa)
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
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S. ROSARI MEDITATI - Misteri gaudiosi
sabato 18 novembre 2017
EXTRA ECCLESIAM NULLA SALUS - 7
«Fratelli, so che molti di voi
desiderano farsi santi.
Ritornate nella Chiesa cattolica!».
«Una sola fede può essere la vera:
professate la fede cattolica
per la quale morirono i martiri
ed i vostri padri eressero
chiese e monasteri!».
(Beato Marco d'Aviano, Omelie ai protestanti)
S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 42
"Sacra Famiglia" detta anche "Madonna del bucato" di Lucio Massari, 1675 |
"Alla Scuola di Nazareth"
Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
TEMA: "La Famiglia Nazarena,
eccelso Modello di sacrificio e di rinuncia"
1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
“O Creatore dell’universo, che ti sei spogliato della gloria divina; o nostro Redentore, che hai offerto il tuo corpo inerme come sacrificio per la salvezza dell’umanità!... Tu, Maria, donaci i tuoi occhi per contemplarlo con fede; donaci il tuo Cuore per adorarlo con amore!”. (Papa Giovanni Paolo II)
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“L’amore vive, si nutre di sacrifici”. (San Massimiliano M. Kolbe)
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Dio, contro l’aspettativa di chi è privo della sapienza divina, rinunzia fino a nascere nell’umile casetta di Giuseppe, rinunzia finanche ad un modesto alloggio fra parenti e conoscenti nella città di Giuda e, quasi rifiuto degli uomini, chiede rifugio e soccorso a vili animali, scegliendo la loro dimora per luogo di sua nascita, il loro fiato per riscaldare il suo tenero corpicciolo”. (San Pio da Pietrelcina)
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Amor sofferente: chi non sa soffrire, non sa amare. Pare quasi che chi ama, non abbia mezzo più potente e più sicuro di mostrare il suo amore, che quello del sacrificio”. (San Giuseppe Cafasso)
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Uno dei rimedi più efficaci a tanti mali dell’umanità è il ricondurre nelle case cristiane la Santa Famiglia di Nazareth. In Essa la carità, la pazienza, il sacrificio all’ultima perfezione”. (Beato Pietro Bonilli)
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html
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mercoledì 15 novembre 2017
INSEGNAMENTI - 45
Che cosa vi potrebbe essere
di più delizioso
del Sacramento
che contiene tutte le delizie divine?
(Sant'Alberto Magno)
S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 41
"Sacra Famiglia in preghiera" - Immagine devozionale del XX secolo, autore anonimo |
"Alla Scuola di Nazareth"
Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
TEMA: "La Famiglia Nazarena, eccelso Modello di preghiera"
(SECONDO SCHEMA)
1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
“Maria fu Madre di Dio perché vergine e umile. Custodì queste virtù con il nascondimento, la mortificazione, la preghiera”. (Beato Pietro Bonilli)
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“Maria, levando al cielo gli occhi, esclamò: L’anima mia magnifica il Signore! Mai uscì da labbro umano un cantico più sublime di gioia, mai un cuore si aprì a Dio con tanto riconoscente amore... Sembrava un Angelo del Paradiso, più di un Angelo, fulgente dei raggi della Divinità che in Lei riposava”. (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo)
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Unico asilo ai più grandi personaggi della terra è una stalla. In un angolo di questo rifugio, Maria entra in profonda contemplazione e, Vergine e Immacolata, diviene realmente Madre, mettendo al mondo il suo Figlio... Chiama il suo vergine Sposo e con lui gli rende le prime e le più pure adorazioni che la terra gli abbia mai rese”. (Beato Bartolo Longo)
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Tutte le nostre preghiere non meritano d’essere dal Signore né esaudite, né considerate, poiché noi non meritiamo grazie, ma castighi per i nostri peccati; ma ben merita d’essere esaudito Gesù Cristo, che intercede per noi ed offre tutti i patimenti della sua vita, il suo Sangue e la sua morte. Non può il Padre negare niente ad un Figlio così caro... Ringraziamo dunque Dio. E speriamo tutto nei meriti di Gesù Cristo”. (Sant'Alfonso M. de’ Liguori)
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“È dolce rappresentarci questa santa Famiglia di Nazareth all’ora della consueta preghiera. Nell’alba dorata o nel violaceo crepuscolo della Palestina, sulla piccola terrazza della loro bianca casetta, Gesù, Maria e Giuseppe sono in ginocchio; Giuseppe, come capo della famiglia, recita la preghiera, ma è Gesù che la ispira, e Maria unisce la sua dolce voce a quella grave del santo Patriarca. Meditate e imitate questo esempio, che troppi uomini oggi dimenticano!”. (Papa Pio XII)
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Ad ulteriore approfondimento, in questo blog: un brano della lettera che suor Lucia scrisse a Paolo VI in occasione del viaggio del Santo Padre a Fatima per il 50° anniversario delle apparizioni (13 maggio 1967).
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html
“Maria fu Madre di Dio perché vergine e umile. Custodì queste virtù con il nascondimento, la mortificazione, la preghiera”. (Beato Pietro Bonilli)
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“Maria, levando al cielo gli occhi, esclamò: L’anima mia magnifica il Signore! Mai uscì da labbro umano un cantico più sublime di gioia, mai un cuore si aprì a Dio con tanto riconoscente amore... Sembrava un Angelo del Paradiso, più di un Angelo, fulgente dei raggi della Divinità che in Lei riposava”. (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo)
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Unico asilo ai più grandi personaggi della terra è una stalla. In un angolo di questo rifugio, Maria entra in profonda contemplazione e, Vergine e Immacolata, diviene realmente Madre, mettendo al mondo il suo Figlio... Chiama il suo vergine Sposo e con lui gli rende le prime e le più pure adorazioni che la terra gli abbia mai rese”. (Beato Bartolo Longo)
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Tutte le nostre preghiere non meritano d’essere dal Signore né esaudite, né considerate, poiché noi non meritiamo grazie, ma castighi per i nostri peccati; ma ben merita d’essere esaudito Gesù Cristo, che intercede per noi ed offre tutti i patimenti della sua vita, il suo Sangue e la sua morte. Non può il Padre negare niente ad un Figlio così caro... Ringraziamo dunque Dio. E speriamo tutto nei meriti di Gesù Cristo”. (Sant'Alfonso M. de’ Liguori)
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“È dolce rappresentarci questa santa Famiglia di Nazareth all’ora della consueta preghiera. Nell’alba dorata o nel violaceo crepuscolo della Palestina, sulla piccola terrazza della loro bianca casetta, Gesù, Maria e Giuseppe sono in ginocchio; Giuseppe, come capo della famiglia, recita la preghiera, ma è Gesù che la ispira, e Maria unisce la sua dolce voce a quella grave del santo Patriarca. Meditate e imitate questo esempio, che troppi uomini oggi dimenticano!”. (Papa Pio XII)
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html
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lunedì 13 novembre 2017
LA PRESENZA REALE - 54
Sotto le specie
del pane e del vino consacrati
c'è il Corpo e il Sangue
di Gesù Cristo.
Qui la nostra fede dev'essere ferma,
perché è alimentata e chiarita
dalla parola di Dio,
che per noi è vita e luce.
Non camminiamo tra le tenebre,
seguiamo la via
che Dio ci ha tracciato.
(Suor Lucia di Fatima)
sabato 11 novembre 2017
S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 40
"Sacra Famiglia" di Juan Simón Gutiérrez, 1680 |
Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
TEMA: "La Famiglia Nazarena, eccelso Modello di preghiera"
(PRIMO SCHEMA)
1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
“Si mosse Iddio alle continue suppliche della SS. Vergine, le quali erano tanti dardi che giungevano al trono della Divinità. Erano ancora molto grate a Dio le suppliche del nostro Giuseppe, onde determinò Iddio di inviare il Messia promesso. E quando s’incarnò l’Eterno Verbo, il nostro Giuseppe stava in orazione, pregando per questo, come anche vi stava la SS. sua Sposa, la quale per tutta quella notte aveva pregato e supplicato”. (Serva di Dio Madre Maria Cecilia Baij)
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“Accordati già i Santi Sposi Maria e Giuseppe di partire da Nazareth per andare a visitare la parente Elisabetta, prima di partire si raccomandarono molto a Dio, supplicandolo del suo aiuto in quel viaggio”. (Serva di Dio Madre Maria Cecilia Baij)
“Quando Maria prega, abbraccia tutti i tempi, santificando ogni generazione: tutti entrano nel suo Cuore e sono fortificati dal suo amore; per tutti Ella intercede, piange, supplica, si commuove di tenerezza materna… Anche Giuseppe comprende nella sua preghiera tutti i tempi, unendosi in tal modo alla supplica universale del Redentore e della Corredentrice”. (Can. don Paolo Bonaccia, Direttore dei Missionari della Sacra Famiglia di Spoleto, 1838-94)
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Stava la divina Madre tutta assorta in altissima contemplazione. Giuseppe vide il suo Redentore nato, dal volto del quale uscivano chiarissimi raggi più che di sole e la stalla tutta splendore. A tal vista, il fortunato Giuseppe si prostrò in terra ai piedi del divino Infante e l’adorò con la faccia per terra. Faceva atti di amore, di ossequio, di ammirazione, di gratitudine, di ringraziamento al suo Dio, nato per la salvezza del mondo”. (Serva di Dio Madre Maria Cecilia Baij)
“Da Betlemme al Calvario, la vita di Gesù fu una preghiera ininterrotta, una supplica continua che dalla Terra saliva al trono del Padre. Gesù pregava incessantemente, non per sé, poiché quale bisogno ha un innocente di supplicare per se stesso? Egli pregava per le nostre iniquità. Il mondo era un immenso spineto, un campo sterminato completamente arido ed incolto in cui nascevano le erbe dannose d’ogni vizio. Con la sua preghiera incessante, Cristo fecondava il gran deserto del mondo. E noi tutti fummo bagnati da quelle lacrime, riscattati da quelle suppliche”. (Can. don Paolo Bonaccia)
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“San Giuseppe si associò all’offerta che Maria fece di Gesù Bambino al divin Padre; quindi assieme si effusero nell’adorazione, tutta umiltà e amore”. (Serva di Dio Madre Maria Costanza Zauli)
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“La Santa Famiglia è icona della Chiesa domestica, chiamata a pregare insieme. E, pertanto, vorrei rivolgere a voi l’invito a riscoprire la bellezza di pregare assieme come famiglia, alla scuola della Santa Famiglia di Nazaret. E così divenire realmente un cuor solo e un’anima sola, una vera famiglia”. (Papa Benedetto XVI)
“O Santa Casa di Nazareth, santuario divino, dove tante preghiere del Figlio di Dio vennero innalzate al Padre celeste ed innumerevoli lacrime furono versate dall'amabilissimo Redentore, dalla Vergine Madre e dal Santo Patriarca: sii benedetta sempre!”. (Beato Pietro Bonilli)
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Ad ulteriore approfondimento, in questo blog: un brano della lettera che suor Lucia scrisse a Paolo VI in occasione del viaggio del Santo Padre a Fatima per il 50° anniversario delle apparizioni (13 maggio 1967).
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
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