mercoledì 25 ottobre 2017

S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 25

"Il sogno di san Giuseppe" di Antonio Palomino, 1697

"Alla Scuola di Nazareth"

Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
tratti dall'opera "Mistica città di Dio"
della Ven. Madre Maria di Gesù d'Agreda



1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.

“Giunse finalmente il fortunato giorno in cui l’Altissimo volle manifestarsi agli uomini e dare inizio alla Redenzione del genere umano, assumendone la natura nel grembo di Maria Santissima… Fu incomparabile la sorte e la felicità di Giuseppe, non solo perché nella sua Casa teneva l’Arca viva e vera della Nuova Alleanza, poiché tutto gli fu consegnato, ma ancor più perché custodì tutto ciò degnamente come servo fedele e prudente”.


2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.

“Questo viaggio fu il primo pellegrinaggio che il Verbo incarnato fece nel mondo, mentre Maria lo adorava, lo contemplava e gli si mostrava ricono-scente per sé e per tutto il genere umano”.


3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.

“Il palazzo che il Re teneva pronto per alloggiare nel mondo il suo eterno Figlio era la più povera ed umile grotta, dove essi si ripararono, rifiutati dalla pietà degli uomini”.


4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.

“Nel momento in cui Simeone pronunziava le parole profetiche circa la Passione e Morte del Signore, il Bambino accettò la profezia del Sacerdote. Da allora restò ferito il Cuore di Maria dalla spada che la minacciava per l’avvenire. Anche Giuseppe comprese molte delle sofferenze di Gesù”.


5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.

“San Giuseppe non era padre naturale del Bambino, ma verginale; l’amore che, però, gli portava eccedeva senza misura quello con cui i padri naturali hanno amato i loro figli… La Regina degli Angeli, per qualunque beneficio, con ammirabile sapienza rendeva grazie al Signore, riempiva tutti di dolci benedizioni e si poneva ai piedi di tutti… Il bellissimo Bambino ubbidiva all’uno e all’altra come un Figlio umilissimo ai suoi genitori”.




Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.

Leggiamo, infatti, al  n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.

Ad ulteriore approfondimento, in questo blog: un brano della lettera che suor Lucia scrisse a Paolo VI in occasione del viaggio del Santo Padre a Fatima per il 50° anniversario delle apparizioni (13 maggio 1967).

Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.

https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html

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