sabato 28 ottobre 2017

S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 28

"Visitazione" di Domenico Ghirlandaio, 1491

"Alla Scuola di Nazareth"

Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
tratti dagli scritti di Maria Valtorta




1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.

“Maria è la Vergine. E’ l’Unica. E’ la Perfetta. E’ l’abisso della purezza, della grazia... Giuseppe era santo. Santo in tutte le cose, anche nelle più umili. Santo per la sua castità d’angelo. Santo per la sua onestà d’uomo. Santo per la sua pazienza, per la sua operosità, per la sua serenità, per la sua modestia, per tutto”. 


2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.

“Maria, con due lacrime che scendono come perle dagli occhi che ridono, col volto levato al cielo e le braccia levate, esclama: - L’anima mia magnifica il suo Signore!”.


3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.

“Un piccolo Bambino, con le manine grosse quanto un boccio di rosa; che vagisce con una vocina tremula, proprio di agnellino appena nato, aprendo la boccuccia che sembra una fragolina di bosco; che muove una testolina che la Mamma sostiene, mentre guarda il suo Bambino e lo adora piangendo e ridendo insieme e si curva a baciarlo dove sotto è il cuoricino che batte, batte per noi... là dove un giorno sarà la Ferita. Gliela medica in anticipo, quella ferita, la sua Mamma, col suo bacio immacolato... Giuseppe stende le braccia e prende il batuffolino di carne che strilla di freddo e se lo stringe al cuore, dicendo con un grande scoppio di pianto: Oh! Signore! Dio mio!”.


4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.

“Maria e Giuseppe sorridono, e anche i presenti, che lodano la bellezza del Piccino. Il sorriso di Maria si spegne in un più vivo pallore quando Simeone le annuncia il dolore. Questa parola le trafigge lo spirito. Si avvicina di più a Giuseppe, Maria, per confortarsi, e si stringe con passione il suo Bambino”. 


5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.

“Maria è Sposa e Madre di Dio, eppure serve il coniuge, ed è tutta amore per lui… Giuseppe è il capo di casa, giudicato da Dio tanto degno da ricevere da Dio in custodia il Verbo incarnato e la Sposa dell’Eterno Spirito. Eppure è sollecito ad alleviare a Maria fatiche e lavori… In quella casa non vi sono nervosismi, bronci, visi scuri… Si amano santamente, ecco tutto”. 




Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.

Leggiamo, infatti, al  n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.

Ad ulteriore approfondimento, in questo blog: un brano della lettera che suor Lucia scrisse a Paolo VI in occasione del viaggio del Santo Padre a Fatima per il 50° anniversario delle apparizioni (13 maggio 1967).

Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.

https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html

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