“Non offendano più il Signore,
che è già molto offeso”
(La Madonna a Fatima, 1917)
Leggiamo nel “Protocollo circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo” al punto 3.4:
“La distribuzione della Comunione avvenga dopo che il celebrante e l’eventuale ministro straordinario avranno curato l’igiene delle loro mani e indossato guanti monouso”.
“Guanti monouso”, cioè NON guanti sterili (ovvero guanti sterilizzati e posti in buste singole SIGILLATE), ma guanti in lattice, meno consistenti di quelli utilizzati ad es. per lavare i piatti o per le pulizie, venduti in pacchetti di cartone sottile, NON sigillati ad uno ad uno.
Guanti che, dopo l'apertura del pacchetto, possono perciò venire a contatto con il coronavirus, che si deposita al loro esterno.
La loro funzione è perciò UNICAMENTE quella di proteggere CHI LI INDOSSA (in questo caso il Sacerdote) da individui che - toccando i guanti - potrebbero trasmettere l'infezione. Ma NON quella di proteggere i fedeli che si comunicano DOPO l'individuo infetto.
In quanto“monouso”, infatti, al fine DAVVERO di prevenire una diffusione del covid-19, dovrebbero essere sostituiti ogni qualvolta il fedele che riceve la Comunione sulla mano li tocchi, trasformandoli in fonte di un eventuale contagio. Ma ciò non viene fatto.
In ultimo, nel punto sopracitato del Protocollo si raccomanda al Sacerdote PRIMA di igienizzarsi le mani (si presuppone con una soluzione disinfettante) e POI di indossare i guanti che – lo ripetiamo – in quanto NON sterilizzati, NON salvano i fedeli da un eventuale contagio. Mani igienizzate, dunque, che sono poi nuovamente sporcate dai guanti stessi. Un’assurdità.
Qualcuno, a questo punto, potrebbe obiettare: ma i Sacerdoti non toccano le mani dei fedeli!
Bene, allora perché usarli?
Perché oltraggiare in tale modo Nostro Signore, VIVO, SANTIFICANTE, in OGNI Ostia consacrata, in cui Egli è presente con il suo Corpo, Sangue, Anima e Divinità?
E dov'è la tua Fede, Chiesa cattolica?
- Come accettare, infatti, che il Corpo sacramentale di Nostro Signore, Tesoro e Cuore della Chiesa cattolica, possa essere toccato con materiale vile come un guanto in lattice?
- Come accettare che, al termine della distribuzione delle S. Comunioni, i guanti monouso siano purificati nello STESSO calice che ha contenuto il Sangue di Cristo?
- O nel caso in cui non siano nemmeno purificati, come accettare che i frammenti che si sono certamente attaccati ai guanti – in cui è contenuto LO STESSO Gesù Cristo che è presente in ogni Ostia consacrata – vengano poi gettati con i guanti nella spazzatura?
UNA PRECISAZIONE IMPORTANTISSIMA
Il fedele che assiste/partecipa ad una S. Messa in cui il Sacerdote indossi guanti monouso NON ha responsabilità davanti a Dio.
Ma la sua responsabilità SUSSISTE nel caso in cui accetti di accostarsi alla S. Comunione in tale modo.
SOLUZIONI
- Innanzitutto rammentiamo CON FORZA il DOVERE di assistere/partecipare alla S. Messa ogni domenica e nelle feste di precetto. Commetterebbe quindi PECCATO MORTALE chi – scandalizzato e amareggiato per quanto sta accadendo – decidesse di non recarsi più in chiesa per seguire unicamente la S. Messa alla TV o in internet.
- Nel caso in cui i Sacerdoti della parrocchia in cui viviamo intendano seguire il Protocollo, vi sono le seguenti soluzioni:
1. Provare a parlare con loro, esponendo con semplicità, delicatezza, rispetto, ma anche chiarezza e fermezza la profanazione di cui sopra.
2. Nel caso in cui essi non vogliano sentire ragioni, provare a chiedere se è possibile ricevere il Signore Gesù fuori Messa, senza guanti.
3. Se anche ciò non fosse possibile, vi sono due possibilità: a) cercare altrove (in un'altra parrocchia, santuario o convento) un Sacerdote che distribuisca la S. Comunione senza guanti oppure b) partecipare alla S. Messa senza fare la Comunione sacramentale, ma scegliendo la Comunione spirituale, che comunque è sempre fonte di grande grazia per l’anima e che evita di divenire parte di questa profanazione eucaristica.
Essa NON prevede l’assunzione dell’Ostia consacrata ma, domanda al Signore Gesù di venire a noi SOLO SPIRITUALMENTE.
Va fatta in ginocchio, al banco, mentre gli altri fedeli sono in fila per la Comunione sacramentale.
Ecco il testo:
Gesù mio,
credo che sei realmente presente
nel Santissimo Sacramento dell'altare.
Ti amo sopra ogni cosa
e Ti desidero nell'anima mia.
Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente,
vieni almeno spiritualmente nel mio cuore.
(Breve pausa)
Come già venuto,
io Ti abbraccio e tutto mi unisco a Te;
non permettere che io mi abbia mai
a separare da Te con il peccato.
LA TENTAZIONE DI QUESTI TEMPI DI PROVE
Comprendiamo il desiderio (che è anche quello di chi scrive) di potersi di nuovo cibare di Gesù - Pane di Vita nuova ed eterna - mediante la S. Comunione sacramentale, al fine di nutrire la nostra anima lungo il cammino della vita.
NON è infatti lecito a nessun cattolico ricevere la Santissima Eucaristia A TUTTI I COSTI, adducendo sentimentalismi o giustificazioni del tipo “Non ce la faccio senza la Comunione…”.
NON cediamo alla tentazione della profanazione!
“Tenete sempre in mano
LO SCUDO DELLA FEDE,
con il quale potrete spegnere
tutti i dardi infuocati del maligno”
(Lettera di san Paolo Apostolo agli Efesini 6, 16)