domenica 8 gennaio 2017

S. ROSARIO - MISTERI GAUDIOSI - MEDITAZIONI EUCARISTICHE - 3


Meditazioni eucaristiche 
del Servo di Dio don Dolindo Ruotolo (1882-1970)

1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine 
e il “Sì” dei due santi Sposi.

L’Angelo si abbassò 
innanzi al Cuore di Maria, 
tabernacolo dell’Eterno… 

La casetta era tutto un silenzio di pace… 

Le pareti parevano soffuse 
di un mistico incenso, 
come le pareti d’un tempio 
dopo la Messa solenne… 

C’era una frescura di vita 
in quelle umili stanze, 
che sembravano come un campo di biondissima messe, 
poiché là era maturato nella terra benedetta
il frumento degli eletti.

2. La visita di Maria Santissima 
a Santa Elisabetta.

Rivestito di umana carne era il Salvatore. 

Quell’annientamento 
portava il segreto della grandezza, 
doveva disperdere l’umano orgoglio. 
Egli doveva essere il vincitore di Satana 
ed essere Egli, Pane di vita, 
la sazietà dei suoi fedeli... 
Maria esclamò: - L’anima mia magnifica il Signore! 

3. La nascita di Gesù 
nella grotta di Betlemme.

Il Bambino era piccolino, roseo, bellissimo…

Gli occhi brillanti di bontà,
le labbra sorridenti di amore… 

Era nato in Betlem, la casa del pane,
e come Pane di vita 
stava in una mangiatoia. 
Quale bellezza delicata, 
dolcissima e maestosa, 
piccolina e più grande dei cieli!

4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio
e l’offerta della Santa Famiglia 
per la salvezza del genere umano.

Rechiamoci anche noi ogni giorno 
al Tempio di Dio, 
offriamo Gesù al Padre 
per le mani della Chiesa!… 

L’Eucaristia è il sacrificio 
che sta al centro del culto 
e che dona al Signore una gloria infinita… 

E’ il cibo di amore del nostro esilio.

5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio 
e la vita nascosta della Santa Famiglia 
nella Casa di Nazareth.

In questa dimenticata borgata 
Maria allevò il suo Bambino, 
e San Giuseppe cercò di sopperire 
alle necessità della casa col suo lavoro…

Gesù era tutta la loro vita… 

Il piccolino dolcissimo, 
perfettissimo di forme, 
rifulgente nella sua divinità, amabile, soave…

I suoi occhi brillavano di un’intelligenza 
che costringeva all’adorazione… 

Maria lo toccava come un’Ostia consacrata…

Era tutta splendente di amore, 
era la Madre di Dio.

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