giovedì 15 giugno 2017

CORPUS DOMINI - 2


"Solenne processione vaticana del Corpus Domini sotto Gregorio XVI", Ferdinando Cavalleri, 1840.

LA FESTA DEL CORPUS DOMINI

Meditazione tratta dall’opera “La Presenza reale” 
di san Pier Giuliano Eymard.


“Questo è il giorno fatto dal Signore”. Salmo CXVII, 24.

Tutti i giorni vengono da Dio che nella sua bontà ne governa l'ammirabile successione. Tuttavia Egli ne lascia sei all'uomo perché attenda ai suoi lavori e provveda ai suoi bisogni e SI RISERVA IL SETTIMO, onde la domenica è specialmente il giorno del Signore.

Ma fra tutti i giorni uno è PER ECCELLENZA IL GIORNO DI DIO: il Corpus Domini, la FESTA DI DIO. E' veramente il giorno che il Signore ha fatto PER SÉ, PER LA SUA GLORIA, PER LA MANIFESTAZIONE DEL SUO AMORE. 

La festa di Dio che la Chiesa chiama la festa del sacratissimo Corpo di Gesù Cristo, festum sacratissimi Corporis Christi, è il solo giorno consacrato ad onorare UNICAMENTE la sua Persona ADORABILE, la sua REALE Presenza IN MEZZO A NOI. 

Le altre feste celebrano un mistero della sua vita passata: sono belle, danno gloria a Dio e sono feconde di grazie per noi, ma sono un ricordo, l'anniversario di un passato già lontano che rivive nella nostra pietà. 

Il Salvatore non è più in questi misteri: li ha vissuti una volta, e solo vi rimane la sua grazia. Ma qui è UN MISTERO TUTTO ATTUALE: la festa ha per oggetto la Persona di Nostro Signore VIVA e PRESENTE in mezzo a noi. 

Perciò la solennità ha un rito speciale. Non si espongono reliquie od emblemi del passato, ma l'oggetto VIVENTE della festa. 

E voi vedete nei paesi ove Dio è libero, come tutti ATTESTANO la PRESENZA di Gesù PROSTRANDOSI innanzi a Lui. Gli empi stessi sono scossi e S'INCHINANO: DIO È LÀ! Qual gloria da' al Signore, presente in mezzo a noi, questa festa, in cui tutti lo riconoscono e l'ADORANO! 

Essa è pure la festa più cara. Noi non abbiamo assistito ai misteri della Vita e della Morte del Salvatore, che celebriamo nel corso dell'anno; sebbene esultiamo delle grazie che ne discendono su di noi. Ma qui PARTECIPIAMO AL MISTERO che si compie sotto i nostri occhi e PER NOI, tra Gesù VIVENTE nel Sacramento e noi viventi nel mondo è una relazione di vita, di corpo a corpo, onde è che la festa non si chiama semplicemente la festa di Nostro Signore, ma la festa del CORPO del Signore. 

Il Corpus Domini è LA PIÙ GRANDE FESTA DELLA CHIESA. La Chiesa è LA SPOSA di Nostro Signore GLORIOSO, RISORTO, non di Gesù nascente o morente: ella non esisteva ancora quando si compirono tali misteri.

Gesù è VERAMENTE con la sua Chiesa poiché VIVE nell'adorabile Sacramento. Coloro che NON sono mai entrati nel luogo santo credono la Chiesa VEDOVA, senza vita, e ne considerano i templi come luoghi in cui non si parla che di morte e di patimenti. Or ecco in questo giorno quelli stessi che non vengono alle solennità celebrate nel sacro recinto, la vedono bella di tutto il suo splendore, a cui lo Sposo divino aggiunge LA SUA PRESENZA. Quale stupendo corteggio si spiega e con quale devozione i fedeli SI PROSTRANO! 

La Chiesa mostra a tutti IL SUO SPOSO NELL'OSTENSORIO RAGGIANTE. CHI OSERÀ DIRLA VEDOVA IN QUESTO DÌ? Gli amici suoi ADORANO, i nemici TREMANO! 

Gesù si mostra a tutti, benedice i buoni, volge sui peccatori uno sguardo di compassione, li chiama e attira A SÉ.

Il Concilio di Trento chiama questa festa IL TRIONFO DELLA FEDE. E la Chiesa pure trionfa NEL SUO SPOSO DIVINO.


"Corpus Domini", origini e significato:

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