domenica 15 ottobre 2017

S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 15

"Annunciazione delle Murate" di Fra Filippo Lippi, 1450 circa

"Alla Scuola di Nazareth"

Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe 
tratti dagli scritti di sant'Alfonso M. de' Liguori



1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.

“Giuseppe sapeva bene e per sicura rivelazione avuta dall’Angelo che quel fanciullo era il Verbo divino che, per amore degli uomini, si era fatto uomo. Sapeva che Egli stesso lo aveva eletto fra tutti per Custode della sua vita e voleva essere chiamato suo Figlio”.


2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.

“E’ tanta la pietà che ha di noi questa buona Madre e tanto è l’amore che ci porta, che non aspetta le nostre preghiere per soccorrerci”.


3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.

“Considera quale fu l’amore e la tenerezza di Giuseppe, quando guardò con i propri occhi il Figlio di Dio fatto bambino e sentì gli Angeli che cantavano e vide quella grotta ripiena di luce!... Allora Giuseppe, inginocchiato e piangendo di tenerezza, disse: Quale sorte è la mia di essere il primo, dopo Maria, a vederti nato e di sapere che nel mondo tu vuoi essere chiamato e stimato mio Figlio! Dunque, lascia che anch’io da ora ti dica: Dio mio e Figlio mio, a te tutto mi consacro”.


4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.

“Dolce mio Bambino, come io, sapendo quanto hai patito per me, ho potuto esserti tanto ingrato col darti tanti disgusti?”.


5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.

“Considerate che incendio di santo amore si doveva accendere nel cuore di Giuseppe nel vedere il suo Signore che gli obbediva in tutto quello che gli ordinava… Quali affetti dovevano destarsi nel suo cuore nel portarlo in braccio, nell’accarezzarlo e ricevere le carezze che gli rendeva quel dolce fanciullo, nell’ascoltare le sue parole di Vita eterna e nell’osservare i santi esempi di tutte le virtù che gli dava quel divino garzoncello… O uomini superbi, come potete ambire di comparire e di essere onorati, vedendo il vostro Dio che spende trent’anni di vita vivendo da povero, nascosto e sconosciuto?”.



Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.

Leggiamo, infatti, al  n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.

Ad ulteriore approfondimento, in questo blog: un brano della lettera che suor Lucia di Fatima scrisse a Paolo VI in occasione del viaggio del Santo Padre a Fatima per il 50° anniversario delle apparizioni (13 maggio 1967).

Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.

https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html

Nessun commento:

Posta un commento