venerdì 20 ottobre 2017

S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 20

"Annunciazione di Cestello " di Sandro Botticelli, 1489-90

"Alla Scuola di Nazareth"

Insegnamenti del beato Pietro Bonilli
sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe 



1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.

“Maria fu Madre di Dio perché vergine e umile. Custodì queste virtù con il nascondimento, la mortificazione, la preghiera… Tieniti stretto caramente alla Madonna… Maria, con Gesù, fu quella che ci salvò”.


2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.

 “O Vergine Immacolata, guardo a Voi, e Vi contemplo tutta amore, tutta pietà, tutta misericordia. Tutto ciò che si concede passa per le Vostre mani… Quanto mi è caro il saper che da Maria dipende la mia salvezza!”.


3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.

“Rammentate che la Santa Famiglia è vissuta povera, umile e in mezzo a mille sacrifici… L’esempio della Sacra Famiglia ci conforti a portare pazientemente le nostre amarezze. Eccovi la scala: patire, patire, patire. Prendete la vostra croce e portatela pazientemente con Gesù, Maria e Giuseppe e giungerete alla gloria”.


4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.

“Alle soavi parole di Simeone, il volto amabile della Madre tutto si consola e rasserena… Ma la gioia si muta ben presto in dolore perché il santo vecchio le dice: Donna, quanto hai da soffrire per Lui! La vista delle sue pene sarà un colpo di spada che trapasserà l’anima tua!”.


5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.

“Nel terzo giorno, i due Sposi hanno l’ineffabile gioia di ritrovare il loro Gesù. Il riabbracciarlo, il ricondurlo nella loro Casa, il godere della sua compagnia fu un largo compenso ai dolori acerbissimi di quei tre giorni di desolazione e di pianto”.




Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.

Leggiamo, infatti, al  n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.

Ad ulteriore approfondimento, in questo blog: un brano della lettera che suor Lucia scrisse a Paolo VI in occasione del viaggio del Santo Padre a Fatima per il 50° anniversario delle apparizioni (13 maggio 1967).

Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.

https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html

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