martedì 24 ottobre 2017

S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 24

"Il sogno di san Giuseppe" di Francisco Rizi, 1665

"Alla Scuola di Nazareth"

Insegnamenti del Servo di Dio don Dolindo Ruotolo
sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe 



1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.

“Maria credette al grande mistero che le si annunziò e credette all’effusione dello Spirito Santo in Lei... San Giuseppe capì perfettamente che era scelto a Custode del Figlio divino di Maria e della illibata verginità di Lei, ed Egli obbedì al Signore con piena sottomissione”. 


2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.

“Elisabetta vide Maria nello splendore della sua sovrumana bellezza… Era bellissima come non lo fu mai nessuna creatura, e rapiva perché spirava santità e pace... Era come un fiore aperto alla vita… Sembrava un Angelo del Paradiso, più di un Angelo, fulgente nei raggi della Divinità, che in Lei riposava”.


3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.

“Quale momento dovette essere quello per Maria, allorché i suoi occhi si incontrarono in quelli di Gesù! Essa sentì in quel Bambino tutta la maestà del suo Dio; si umiliò profondamente, lo adorò e l’anima sua fu angosciata nel vederlo tanto umiliato e così privo di tutto. Anche san Giuseppe, nella grande contentezza del suo cuore, dovette sentire tutta l’amarezza della sua posizione. Era stato eletto ad essere il Custode di Gesù, eppure non poteva difenderlo dal freddo, non poteva procurargli una culla dove potervelo adagiare! Per un cuore delicato come il suo, doveva essere un dolore immenso!”.


4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.

“Gesù veniva offerto come vittima di espiazione per i peccati di tutto il mondo…Veniva così destinato all’umanità intera come il Sacerdote eterno ed universale”. 


5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.

“Giuseppe lavora, e Gesù lo aiuta nell’umile mestiere, e non disdegna il lavoro di fabbro. Egli bagna di sudore le membra, prima di bagnarle di sangue, ed offre al Padre anche la pena del suo lavoro per nostra espiazione… L’intimità della piccola Casa di Nazareth… O vita mirabile, o mirabile esempio delle famiglie cristiane! Beati quelli che mutano la casa in un tempio, e vi passano la vita nella pace, lodando il Signore in compagnia Vostra, o Gesù, o Maria, o Giuseppe!”. 




Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.

Leggiamo, infatti, al  n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.

Ad ulteriore approfondimento, in questo blog: un brano della lettera che suor Lucia scrisse a Paolo VI in occasione del viaggio del Santo Padre a Fatima per il 50° anniversario delle apparizioni (13 maggio 1967).

Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.

https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html

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