giovedì 26 ottobre 2017

S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 26

"La Visitazione" di Jerónimo Ezquerra (1660-1737)

"Alla Scuola di Nazareth"

Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
tratti dall'opera "Mistica città di Dio"
della Ven. Madre Maria di Gesù d'Agreda



1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.

“Questa Donna celeste entrò in possesso della maternità divina con tali privilegi che nemmeno i più dotti e sapienti troveranno termini adatti per spiegarla… Il Signore pose su Giuseppe uno sguardo colmo di bontà e dolcezza, mai usato verso altra creatura; lo accettò come Padre verginale e, per corrispondere a questa missione, gli diede pienezza di scienza e doni celesti”.


2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.

“L’Unigenito del Padre riposava dolcemente nel talamo verginale di sua Madre, gioendo dell’amore con cui ella lo adorava, lo benediceva, lo contemplava”.


3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.

“La Madre avvolse il Figlio in fasce e lo depose nella mangiatoia, adagiandolo così nel primo letto che Dio fatto uomo ebbe sulla Terra”. 


4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.

“Giunto il mattino in cui nelle braccia dell’Alba purissima doveva uscire il Sole del Cielo alla vista del mondo, la divina Signora avvolse il Bambino Gesù nei suoi panni e con lui e col santo Sposo Giuseppe si dispose ad avviarsi al Tempio… Nel medesimo tempo in cui Simeone pronunciava le parole profetiche circa la Passione e Morte del Signore, il Bambino accettò la profezia del Sacerdote come sentenza dell’eterno Padre”.


5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.

“Fu tanta la felicità del santo Patriarca che, se negli altri figli di Adamo divenne castigo l’essere condannati al lavoro delle proprie mani ed al sudore della fronte, in San Giuseppe fu benedizione e consolazione senza pari l’essere stato eletto perché col suo lavoro nutrisse lo stesso Dio e sua Madre… La Regina degli Angeli, in cambio della premura e della fatica di San Giuseppe, si prendeva cura di lui, gli era obbediente in tutto, lo serviva, gli donava sollievo e a lui stava umilmente sottomessa”.




Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.

Leggiamo, infatti, al  n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.

Ad ulteriore approfondimento, in questo blog: un brano della lettera che suor Lucia scrisse a Paolo VI in occasione del viaggio del Santo Padre a Fatima per il 50° anniversario delle apparizioni (13 maggio 1967).

Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.

https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html

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