lunedì 30 ottobre 2017

S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 30

"Adorazione dei pastori" di Bartolomé Esteban Murillo, 1668

"Alla Scuola di Nazareth"

Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
tratti dagli scritti del can. don Paolo Bonaccia, 
Direttore dei Missionari 
della Sacra Famiglia di Spoleto (1838-1894)



1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.

“Dio non dona mai grandi grazie senza contrassegnarle con il sigillo di grandi patimenti. La Croce s’innalzò per Maria dopo l’annuncio celeste, quando ella scorse e abbracciò la sorte crudele riservata al Figlio e alla Madre… A Giuseppe accadde come a Maria: mentre fu innalzato a grandi onori, fu anche destinato a grandi dolori. Egli, però, saggio e prudente, non proferì alcun giudizio, si abbandonò nelle mani divine”. 


2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.

“La S. Vergine chiese a Giuseppe il consenso di partire. Quale atmosfera di Paradiso doveva circondare Maria, la creatura più bella, la più santa delle madri!”.


3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.

“Maria e Giuseppe dedicarono a Gesù ogni cura... Avrebbero voluto allontanare dal divino Fanciullo ogni affanno per gravarsene al suo posto, e al suo dolore si affliggevano, al suo pianto piangevano”.


4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.

“Il santo vecchio Simeone, illuminato da Dio, aggiunse per la Madre parole terribili: E una spada acuta trafiggerà la tua anima! Il sinistro bagliore di questa spada contristò il cuore di Maria durante tutta la sua vita e la trafisse sotto la croce. Da quel giorno il Golgota fu sempre davanti ai suoi occhi… Né lo stesso Giuseppe era indifferente alla sorte della sua Sposa. Anch’egli avvicinò le labbra a quel calice, partecipando alle ansie e alle strette al cuore della Vergine”. 


5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.

“Gesù amò Maria e Giuseppe con amore di predilezione fin dall’eternità e si compiacque in quelle due grandi anime al di sopra d’ogni altra sua creatura, versando nei due Cuori che vissero più a lungo accanto al suo le ricchezze del suo Amore infinito”.




Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.

Leggiamo, infatti, al  n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.

Ad ulteriore approfondimento, in questo blog: un brano della lettera che suor Lucia scrisse a Paolo VI in occasione del viaggio del Santo Padre a Fatima per il 50° anniversario delle apparizioni (13 maggio 1967).

Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.

https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html

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