"Lo Sposalizio della Vergine di Pietro Ivaldi (1810-1885) |
"Alla Scuola di Nazareth"
Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
tratti dal Magistero di Papa Benedetto XVI
1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.
“Nulla è impossibile a Dio, si sentì dire la Vergine dall’Angelo che le annunciava la sua divina Maternità. Maria credette, e per questo è beata… Preghiamo Maria, la nostra Madre, perché ci dia il coraggio di pronunciare questo Sì, e ci guidi al Suo Figlio, alla vera Vita... Rispondendo all’invito rivolto dalla Vergine a Fatima, affidiamo al suo Cuore Immacolato il mondo intero, perché sperimenti l’amore misericordioso di Dio e conosca la vera pace”.
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“Maria si reca dall’anziana cugina Elisabetta, che tutti dicevano sterile e che invece era giunta al sesto mese di una gravidanza donata da Dio, portando in grembo Gesù appena concepito. E’ una giovane ragazza, ma non ha paura, perché Dio è con Lei, dentro di Lei… La presenza di Gesù la ricolma di Spirito Santo”.
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Nella notte di Betlemme, il Redentore si fa uno di noi, per esserci compagno sulle strade insidiose della storia. Accogliamo la mano che Egli ci tende: è una mano che nulla vuole toglierci, ma solo donare”.
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“La risposta di chi segue Cristo è quella di percorrere la strada scelta da Colui che, davanti ai mali del suo tempo e di tutti i tempi, ha abbracciato decisamente la Croce, seguendo il sentiero più lungo ma efficace dell’amore. Se rimaniamo uniti a Lui, allora porteremo frutto anche noi!”.
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“La regalità di Cristo rimase del tutto nascosta fino ai suoi trent’anni trascorsi in un’esistenza ordinaria a Nazareth... Nella vita trascorsa a Nazareth, Gesù ha onorato la Vergine Maria e il giusto Giuseppe, rimanendo sottomesso alla loro autorità per tutto il tempo della sua infanzia e adolescenza”.
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
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