giovedì 2 novembre 2017

S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 33

"La Madonna in trono, san Giuseppe e offerenti" di Lorenzo Peracino il vecchio, 1763

"Alla Scuola di Nazareth"

Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
tratti dagli scritti del can. don Paolo Bonaccia, 
Direttore dei Missionari 
della Sacra Famiglia di Spoleto (1838-1894)

TEMA: "La Famiglia Nazarena, eccelso Modello delle famiglie"


1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.

“Dal fortunato istante in cui fu eletto Sposo della Madre celeste e Custode del divin Figlio, Giuseppe ha portato a compimento fedelmente l’ufficio di Capo della sua Famiglia: la sua vita, infatti, si è consumata in famiglia, la sua virtù si è perfezionata in famiglia e l’Eterno Padre lo ha costituito anche Capo e Avvocato d’ogni famiglia cristiana... Riparatevi all’ombra di Giuseppe, case cristiane: grande sarà il frutto del suo patrocinio!”.


2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.

“In ogni tempo, Maria è accorsa al sollievo, alla guida, alla difesa delle case cristiane. Le famiglie furono ricolme di benedizioni quando la invocarono come loro Protettrice... Oggi molte famiglie vacillano o rovinano poiché, dimenticando e disprezzando il Figlio, hanno dimenticato e disprezzato anche la Madre”.


3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.

“O Gesù, Figlio del Padre nella divinità,  Figlio di Maria nell’umanità, Figlio verginale di Giuseppe, rientra da Santificatore in tutte le famiglie del mondo ed esse risorgeranno, da Te partirà la vita che le rinnoverà!”. 


4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.

“O Famiglia di Cristo, come sublimi le nostre famiglie! Tu sei un sole che le rischiara di una luce ammirabile!”.


5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.

“Vieni, o Santa Famiglia, vieni nelle famiglie cristiane che ti aprono le porte! Vieni e non tardare: il mondo ti attende e ogni giorno che passa arreca con sé maggiori rovine.  Risuonino i tuoi nomi dall’Oriente all’Occidente e li ripetano tutti i tempi a venire!... Felice chi potrà respirare l’aria salvifica della Casa Nazarena; fortunato chi saprà fare propria tale fragranza di Paradiso, chi sarà chiamato ad abbeverarsi a quell’acqua pura, a refrigerarsi a quell’ombra, a ripararsi in quella modesta dimora! Lo stesso immaginarlo ci delizia: cosa sarà il possederlo?”.




Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.

Leggiamo, infatti, al  n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.

Ad ulteriore approfondimento, in questo blog: un brano della lettera che suor Lucia scrisse a Paolo VI in occasione del viaggio del Santo Padre a Fatima per il 50° anniversario delle apparizioni (13 maggio 1967).

Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.

https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html

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