"La Sacra Famiglia" di Bartolomé Estaban Murillo, 1660 |
"Alla Scuola di Nazareth"
Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe
TEMA: "La Famiglia Nazarena, eccelso Modello di umiltà"
(PRIMO SCHEMA)
“Maria SS. fu tutta umile e vuota di sé, perciò fu tutta ripiena del divino Amore”. (Sant’Alfonso M. de’ Liguori)
2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.
“O Vergine santa, quanto è eccelsa la tua umiltà nel presentarti al servizio altrui! Anche Tu, o Maria, a somiglianza del tuo Figlio, non sei andata per essere servita, ma per servire”. (San Bernardo)
3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
“Dio, contro l’aspettativa di chi è privo della sapienza divina, rinunzia fino a nascere nell’umile casetta di Giuseppe, rinunzia finanche ad un modesto alloggio fra parenti e conoscenti nella città di Giuda e, quasi rifiuto degli uomini, chiede rifugio e soccorso a vili animali, scegliendo la loro dimora per luogo di sua nascita, il loro fiato per riscaldare il suo tenero corpicciolo”. (San Pio da Pietrelcina)
4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.
“Rammentate che la Santa Famiglia è vissuta povera, umile e in mezzo a mille sacrifici… L’esempio della Sacra Famiglia ci conforti a portare pazientemente le nostre amarezze. Eccovi la scala: patire, patire, patire. Prendete la vostra croce e portatela pazientemente con Gesù, Maria e Giuseppe e giungerete alla gloria”. (Beato Pietro Bonilli)
5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“Era loro sottomesso: era obbediente a Maria e a Giuseppe. Ecco tutto! Gesù si è umiliato, benché ripieno di gloria, e noi perché insuperbire, noi, che per umiliarci avremmo bisogno solo di conoscerci, di conoscere il fondo di miseria che abbiamo dentro? E quando ci convinceremo che l’umiltà deve essere il nostro pane quotidiano e il fondamento su cui poggiare il grande edificio della perfezione?”. (Beato Giuseppe Nascimbeni)
Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.
Leggiamo, infatti, al n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.
Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.
https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html
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