venerdì 10 novembre 2017

S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 39

"Sacra  Famiglia nella bottega del carpentiere" di Christian Wilhelm Ernst Dietrich, 1712-74

"Alla Scuola di Nazareth"

Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe

TEMA: "La Famiglia Nazarena, eccelso Modello di povertà"


1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.

“L’Angelo non è inviato alle grandi città, ai palazzi dei principi, alle figlie dei re ornate di oro, ma a Nazareth, ad una Vergine, Sposa di Giuseppe l’artigiano… Viveva Maria solitaria nella sua povera casetta… Gli occhi umilissimi, coi quali Ella rimirava sempre la divina grandezza, non perdevano mai di vista il proprio nulla”. (Beato Bartolo Longo)


2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.

“Il Figlio di Dio volle provare che cosa voleva dire essere uomo, essere rinchiuso nel grembo materno, dipendere da una madre. Per questo San Paolo dice: Lui che era ricco, si fece povero. Si fece indifeso. Divenne la carne di Maria”. (Madre Teresa di Calcutta)


3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.

“Il celeste Bambino soffre e vagisce nel presepe… Manca di tutto, perché noi apprendiamo da Lui la rinunzia dei beni e degli agi terreni; Egli si compiace degli umili e poveri adoratori per invogliarci ad amare la povertà e preferire la compagnia dei piccoli e dei semplici a quella dei grandi del mondo”. (San Pio da Pietrelcina)


4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.

“Secondo la Legge, la madre doveva offrire un agnello; le povere dovevano presentare due tortorelle… Maria, la Regina del Cielo e della terra, la Madre del Creatore, non si vergogna di comparire povera agli occhi del mondo e nella casa del Signore… Pondera, anima mia, il peso di questo sacrificio che compì Maria contro l’idolo del mondo che è la ricchezza”. (Beato Bartolo Longo)


5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.
“O Verbo eterno, ti fai vedere tra noi da povero dentro una bottega… Dimmi, c’è altro da inventare per farti amare?”. (Sant'Alfonso M. de’ Liguori)





Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.

Leggiamo, infatti, al  n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.

Ad ulteriore approfondimento, in questo blog: un brano della lettera che suor Lucia scrisse a Paolo VI in occasione del viaggio del Santo Padre a Fatima per il 50° anniversario delle apparizioni (13 maggio 1967).

Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.

https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html

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