mercoledì 15 novembre 2017

S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 41

"Sacra Famiglia in preghiera" - Immagine devozionale del XX secolo, autore anonimo

"Alla Scuola di Nazareth"

Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe

TEMA: "La Famiglia Nazarena, eccelso Modello di preghiera"
(SECONDO SCHEMA)


1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.

“Maria fu Madre di Dio perché vergine e umile. Custodì queste virtù con il nascondimento, la mortificazione, la preghiera”. (Beato Pietro Bonilli)


2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.

“Maria, levando al cielo gli occhi, esclamò: L’anima mia magnifica il Signore! Mai uscì da labbro umano un cantico più sublime di gioia, mai un cuore si aprì a Dio con tanto riconoscente amore... Sembrava un Angelo del Paradiso, più di un Angelo, fulgente dei raggi della Divinità che in Lei riposava”. (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo)


3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.

“Unico asilo ai più grandi personaggi della terra è una stalla. In un angolo di questo rifugio, Maria entra in profonda contemplazione e, Vergine e Immacolata, diviene realmente Madre, mettendo al mondo il suo Figlio... Chiama il suo vergine Sposo e con lui gli rende le prime e le più pure adorazioni che la terra gli abbia mai rese”. (Beato Bartolo Longo)


4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.

“Tutte le nostre preghiere non meritano d’essere dal Signore né esaudite, né considerate, poiché noi non meritiamo grazie, ma castighi per i nostri peccati; ma ben merita d’essere esaudito Gesù Cristo, che intercede per noi ed offre tutti i patimenti della sua vita, il suo Sangue e la sua morte. Non può il Padre negare niente ad un Figlio così caro... Ringraziamo dunque Dio. E speriamo tutto nei meriti di Gesù Cristo”. (Sant'Alfonso M. de’ Liguori)


5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.

“È dolce rappresentarci questa santa Famiglia di Nazareth all’ora della consueta preghiera. Nell’alba dorata o nel violaceo crepuscolo della Palestina, sulla piccola terrazza della loro bianca casetta, Gesù, Maria e Giuseppe sono in ginocchio; Giuseppe, come capo della famiglia, recita la preghiera, ma è Gesù che la ispira, e Maria unisce la sua dolce voce a quella grave del santo Patriarca. Meditate e imitate questo esempio, che troppi uomini oggi dimenticano!”. (Papa Pio XII)






Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.

Leggiamo, infatti, al  n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.

Ad ulteriore approfondimento, in questo blog: un brano della lettera che suor Lucia scrisse a Paolo VI in occasione del viaggio del Santo Padre a Fatima per il 50° anniversario delle apparizioni (13 maggio 1967).

Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.

https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html

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