lunedì 2 luglio 2018

S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 54

"Madonna Bridgewater" di Raffaello Sanzio, 1507 circa

Insegnamenti sulla vita, le virtù e la gloria di Maria SS.

TEMA: "La Madre di Dio

1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.

“Nessuno avrebbe mai immaginato che il Messia potesse nascere da un’umile ragazza quale era Maria, promessa sposa del giusto Giuseppe. Neppure Lei lo avrebbe mai pensato, eppure nel suo cuore l’attesa del Salvatore era così grande, la sua fede e la sua speranza erano così ardenti, che Egli poté trovare in Lei una Madre degna”. (Benedetto XVI)

“La Chiesa confessa che Maria è veramente Madre di Dio [Theotokos]”. (Catechismo della Chiesa Cattolica, n°495)


2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.

“Colei che da Elisabetta sua cugina è salutata «Madre del mio Signore», quella stessa noi veneriamo come Genitrice di Dio. Da questo dogma della divina Maternità proviene a Maria una grazia singolare: la sua dignità, che è la più grande dopo Dio”. (Pio XI)


3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.

“Avendo Ella dato alla luce il Redentore del genere umano, divenne Madre benignissima anche di noi tutti, che Cristo Signore volle avere per fratelli. Per questo a Lei confidiamo con filiale abbandono ogni cosa nostra; per questo avviene che, se alla Chiesa si preparano giorni più difficili, a Lei ci rifugiamo con suppliche, per chiedere con insistenza l’aiuto celeste”. (Pio XI)


4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.

“La volontà di Maria era perfettamente conforme alla Volontà del Padre celeste e, senza dubbio, offrì il suo Gesù alla salvezza dell’umanità. Ma ciò non toglie che non abbia provato l’amarezza più profonda nel suo Cuore di Madre di fronte alle indicibili sofferenze del Figlio” (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo)


5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.

“Ti saluto, o Maria, tempio che ha accolto Dio. Ti saluto, o Maria, luogo di Colui che è l’incontenibile; Tu hai accolto l’Unigenito Dio Verbo e, senza arare e senza seminare, hai fatto germogliare una spiga immarcescibile ... Saluto Te, o Maria, Madre di Dio”. (San Cirillo di Alessandria, Omelia XI)





Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.

Leggiamo, infatti, al  n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.

Ad ulteriore approfondimento, in questo blog: un brano della lettera che suor Lucia scrisse a Paolo VI in occasione del viaggio del Santo Padre a Fatima per il 50° anniversario delle apparizioni (13 maggio 1967).

Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.

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