venerdì 11 maggio 2018

S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 52

"Immacolata Concezione con san Carlo Borromeo, san Luigi Gonzaga e san Filipo Neri"
di Lorenzo Peracino il vecchio, 1763

Insegnamenti sulla vita, le virtù e la gloria di Maria SS.,
tratti dagli scritti di san Massimiliano M. Kolbe

TEMA: "L'Immacolata
(PRIMO SCHEMA)

1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.

Benché la dignità della Maternità divina costituisca la ragione principale di tutti i privilegi della Madonna, tuttavia la prima grazia che Ella ricevette da Dio è la sua Immacolata Concezione, l’esenzione dal peccato originale, fin dal primo istante di esistenza”.


2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.

“E’ difficile, anzi impossibile, avvicinarsi a Gesù senza Maria... L’Immacolata è creatura di Dio nel modo più perfetto possibile ad un essere meramente umano. Ella è strumento di Dio. Con piena consapevolezza si lascia volontariamente condurre da Dio, si conforma alla Sua Volontà. Desidera solo ciò che Egli vuole, opera secondo la Sua volontà e ciò nel modo più perfetto possibile, senza il minimo difetto, senza alcuna deviazione della propria volontà dalla Volontà di Lui”.


3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.

“Dalla Divina Maternità scaturiscono tutte le grazie concesse alla Santissima Vergine Maria, e la prima di tali grazie è l’Immacolata Concezione... L’Immacolata è purissima sotto ogni aspetto; in Lei il peccato non hai mai dominato. Ella è più che santa, più che innocente, più santa dei santi, più pura degli spiriti celesti, la sola sopra ogni misura immacolata, la sola oltre ogni misura beata”. 


4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.

“Nelle opere divine, nulla di grande nasce senza dolore... Le croci sono necessarie, perché anche l’Immacolata è vissuta su questa Terra passando attraverso le croci, anzi lo stesso Gesù non ha scelto una via diversa”. 


5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.

“Rivolgiamo lo sguardo verso Gesù, il nostro Modello più perfetto. Egli, Dio, la santità stessa, si dona all’Immacolata senza alcuna riserva, diviene suo Figlio, vuole che Ella lo guidi a proprio piacere per ben trent’anni della sua vita terrena...  Seguiamo l’esempio di Gesù! La devozione all’Immacolata è un segreto che molti ancora non conoscono, piuttosto lo conoscono e lo praticano solo superficialmente, mentre, per Volontà di Dio, è la sostanza di tutta la santità”.






Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.

Leggiamo, infatti, al  n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.

Ad ulteriore approfondimento, in questo blog: un brano della lettera che suor Lucia scrisse a Paolo VI in occasione del viaggio del Santo Padre a Fatima per il 50° anniversario delle apparizioni (13 maggio 1967).


Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.

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